Documenti del coraggio civile
di Harm Wulf

La scrittrice e amica del Reichslandwirtschaftsminister (Ministro del Reich per l'agricoltura) Richard Walther Darré, Marie Adelheid Prinzessin Reuß-zur Lippe offre la sua vita per salvare soldati SS condannati a morte in un processo farsa. Tratto da pag 63 e 66 di Mars Ultor 2007
Mars Ultor 2007 Der Taschenplaner der völkischen Avantgarde
15 euro spese postali incluse da inviare a
ARIADNE, Königsquellenweg 6a - D 34537 Bad Wildungen - Deutschland
fax 05621 960118 e-Post: ariadne.buch-und-kunst@t-online.de  www.thule-seminar.org

Marie Adelheid Prinzessin Reuß-zur Lippe
Bremen, Berliner Str. 29 den 10. Februar 1951
And den Amerikanischen Hochkommissar
Mr. Mc Cloy
Frankfurt a/M

Tief erschüttert durch die Tatsache, daß sieben der 28 zum Tode verurteilten Landsberger sogenannten “Kriegsverbrecher” trotz der erwiesenen Fragwürdigkeit der Nürnberger Urteile und trotz aller Proteste und Eingaben in-und ausländischer Stellen weiter- hin verurteilt bleiben, bitte ich Sie, falls Sie wirklich der Ansicht sind aus irgendwelchen Gründen auf diese Opfer nicht verzichten zu können, mich als Stellvertretung für einen der Sieben hinzurichten und zwar für den unter ihnen, der die meisten Kinder durch seinen Tod vaterlos machen würde. Ich bin alte Nationalsozialistin, und es ist einem Versprechen gemäß, das ich 1930 dem Reichsführer SS gegeben hatte, meine Aufgabe, für die Angehörigen der SS zu sorgen, wo und wie es mir möglich wäre. Dieses Versprechen, in den glücklichen Tagen der Hoffung auf ein schöneres und besseres Deutschland gegeben, habe ich stets zu halten versucht und will es auch nun in den Tage tiefsten deutschen Leides halten, dem Liede entsprechend, das wir damals in mancher Feierstunde miteinander gesungen haben: “ Wenn alle untreu werden, so bleiben wir doch treu…” Ich stehe Ihnen jederzeit zur Verfügung.
gez. Unterschrift
Marie Adelheid Prinzessin Reuß-zur Lippe
Brema, Berliner Str. 29, 10 Febbraio 1951

All’Alto Commissario americano
Mr. Mc Cloy
Francoforte sul Meno

Profondamente scossa dal fatto che sette dei ventotto dei cosiddetti “criminali di guerra” giudicati con sentenza di morte a Landsberg siano tuttora condannati nonostante l’evidente discutibilità della sentenza di Norinberga e nonostante tutte le proteste e le petizioni interne ed estere io la prego, nel caso che lei sia veramente delll’opinione di non poter rinunciare per qualsivoglia motivo a queste vittime, di giustiziarmi in sostituzione di uno dei sette condannati e cioè di quello tra loro che renderebbe orfani con la sua morte il maggior numero di figli. Io sono una Nazionalsocialista della prima ora ed è mio compito sulla base di una promessa che io feci nel 1930 al Reichsführer SS di occuparmi degli appartenenti alla SS dove e come sia possibile. Questa promessa fatta nei giorni felici della speranza di una Germania più bella e migliore ho sempre cercato di mantenerla e la rispetterò anche ora nei giorni delle più profonda pena tedesca restando fedele alle parole del canto che talvolta insieme nelle ore liete abbiamo cantato: “Quando tutti tradiranno, allora noi resteremo fedeli…” (1) Sono a sua disposizione in qualsiasi momento.

Firma
Marie Adelheid Prinzessin Reuß-zur Lippe

La Principessa Marie Adelheid zur Lippe-Biesterfeld, dal 1936 Principessa Marie Adelheid Reuß-zur Lippe, nacque a Drogelwitz il 30/8/1895 e morì a Tangstedt 25/12/1993. Il 19/5/1920 sposa a Drogelwitz, Heinrich XXXII Principe Reuß (4/3/1878 - 6/5/1935) da cui divorzia il 18/2/1921. Il 12/4/1921 sposa a Brema Heinrich XXXV Principe Reuß (1/8/1887-17/1/1936) da cui divorzia il 23/6/1923. Il 24/2/1927 sposa a Berlino il consigliere ministeriale Friedrich  Hanno Konopacki-Konopath (24/2/1882 - 22/9/1962) da cui divorzia il 2/10/1936.
La Principessa Marie Adelheid Reuß zur Lippe fonda nel 1926 insieme al marito Friedrich  Hanno Konopacki-Konopath il Nordischer Ring che mirava a coordinare tutti i movimenti nordicisti. Il suo organo di stampa era il Nordischer Blätter. Marie Adelheid divenne grande ammiratrice ed intima amica di Richard Walther Darré futuro Reichsbauernführer, collaboratrice della rivista Odal e curatrice dei suoi scritti. Darré la chiamava affettuosamente “sorellina” e tenne a battesimo uno dei suoi figli. Anche dopo la sconfitta del 1945 la Principessa Marie Adelheid Reuß zur Lippe non rinnegò i suoi ideali politici. Lavorò per un lungo periodo come manovale edile diventando punto di riferimento per la sua squadra. Fu amica e collaboratrice di  Thies Christophersen, fondatore ed editore del periodico "Die Bauernschaft" e della Kritik Verlag. Venne sepolta insieme ad altri combattenti SS e dirigenti politici nazionalsocialisti nel cimitero pagano "Ahnenstätte Conneforde" da lei fondato nel 1958 tra Wiefelstede e Varel presso Oldenburg sotto un masso circondato da querce e fiori della brughiera. Ahnenstätte Conneforde è sito in uno dei luoghi in cui gli antichi germani festeggiavano il solstizio.

Bibliografia
Das bist Du, 1924, Bremen-Wilhelmshaven, Friesen Verlag
Entscheidungsstunde der nordischen Frau, 1930, Berlin-Köpenick, Reihe der Nordungen, 5°
Nordische Frau und Nordischer Glaube 1934, Berlin, Struppe & Winckler
Mutter Erde, 1935, Berlin, Verlag Neue Nation
Deutscher Hausrat, 1938, Leipzig, Strauch Verlag
Die Overbroocks. Roman, 1942, Berlin, Ahrenlese Verlag
Mein liebstes Buch. Besinnliche Sprüche, o. Jahr (um 1960), Nordenham, Drees
Weltfrömmigkeit, o. Jahr (um 1960), Hameln Soltsien, Die Gute Gabe, Band 1.
Feiern im Jahresring, 1968, Düsseldorf-Garath, Verlag Neues Denken
Freundesgruß. Rückblick auf sechs Jahrzehnte, 1978, Mohrkirch, Kritik-Verlag,
Consultabile al sito: http://www.thule-italia.net/ns/Kritik.pdf

A cura di (Hrsg. Von ) Marie Adelheid Prinzessin Reuß-Zur Lippe
Darré, Richard Walther Achtzig Merksätze und Leitsprüche über Zucht und Sitte aus Schriften und Reden von R. Walther Darré, 1940, Goslar, Blut und Boden Verlag
Darré, Richard Walther Erkenntnisse und Werden, 1940, Goslar, Blut und Boden Verlag
Ralph Hewins Count Folke Bernadotte: Sein Leben und Werk, 1952 Dt. Bearb. M. A. Reuss zur Lippe, Parma-Edition

Tradotto da Marie Adelheid Prinzessin Reuß-Zur Lippe:
Weber, Lenora Mattingly Glückliche Fügung, 1953, Matthias-Grünewald-Verlag, Übersetzung von Marie Adelheid Prinzessin Reuss-zur Lippe
Harry Elmer Barnes Entlarvte Heuchelei, 1961, Wiesbaden, Priester Verlag, Übersetzung  von Marie-Adelheid Prinzessin Reuß-zur Lippe                                             
Paul Rassinier Das Drama der Juden Europas. Eine tecniche studie, 1965, Hannover, Hans Pfeiffer Verlag, Entwurf des Umschlages Günter Bieling, Autorisierte Übersetzung aus dem Französischen von Marie-Adelheid Prinzessin Reuß-zur-Lippe 

Introduzione di Marie Adelheid Prinzessin Reuß-Zur Lippe:
AAVV Ick will blot dat Recht hemm, min Meenung to seggen, 1987, Kollund, Nordland Verlag, Illustrazioni di Wilhelm Petersen e Claudia Brüning
E’ possibile ricevere il volume scritto nel dialetto della Germania del nord "Plattdeutsch" richiedendolo a: harmwulf2003@libero.it

http://www.thule-italia.net/ns/Kritik.pdf

(1) Wenn alle untreu werden
Testo: Max von Schenkendorf, 1814
Melodia: motivo popolare del 1724

Wenn alle untreu werden, so bleiben wir doch treu,
Daß immer noch auf Erden für euch ein Fähnlein sei.
Gefährten unsrer Jugend, ihr Bilder beßrer Zeit,
Die uns zu Männertugend und Liebestod geweiht.

Wollt nimmer von uns weichen, uns immer nahe sein,
Treu wie die deutschen Eichen, wie Mond und Sonnenschein!
Einst wird es wieder helle in aller Brüder Sinn,
Sie kehren zu der Quelle in Lieb und Reue hin.

Es haben wohl gerungen die Helden dieser Frist,
und nun der Sieg gelungen, übt Satan neue List.
Doch wie sich auch gestalten, im Leben mag die Zeit,
du sollst uns nicht veralten, o Traum der Herrlichkeit..:

Ihr Sterne seid uns Zeugen, die ruhig niederschaun,
Wenn alle Brüder schweigen und falschen Götzen traun.
Wir woll'n das Wort nicht brechen, nicht Buben werden gleich,
Woll'n predigen und sprechen vom heil'gen deutschen Reich.

Quando tutti tradiranno, allora noi resteremo fedeli,
affinché per voi sulla terra ci sia sempre una piccola bandiera.
Compagni della nostra giovinezza, voi immagini di un tempo migliore,
che ci avete consacrato alle virtù virili e alla morte per amore.

Non allontanatevi da noi, stateci sempre accanto,
fedeli come le querce tedesche, come la luna e la luce del sole!
Un giorno torneranno ancora a splendere i cuori di tutti i fratelli,
ed essi torneranno alla sorgente con amore e fede.

Hanno ben combattuto gli eroi di questo tempo,
ma ora che la vittoria è raggiunta Satana ricorre a nuove astuzie.
Ma comunque abbia a formarsi il tempo della vita,
tu non devi invecchiare o sogno di magnificenza.

Voi stelle che tranquille ci guardate dall’alto, siateci testimoni
Quando tutti i fratelli tacciono e si fidano di falsi idoli
Noi non vogliamo mancare alla parola data, né diventare dei furfanti,
vogliamo raccontare e parlare del sacro Impero tedesco.

Ascoltabile nel sito http://home.foni.net/%7Ehahnstrohbach/wennalle.mp3

Gottlob Ferdinand Maximilian Gottfried von Schenkendorf  scrittore e poeta romantico tedesco nacque l'11 dicembre 1783 a Tilsit, oggi Sowetsk, e morì l'11 dicembre 1817 a Koblenz. Dal 1798 al 1806 studiò a Königsberg (oggi Kaliningrad), e divenne impiegato statale. Dal 1807 coeditore del periodico Vesta. Nel 1813 si arruola come volontario e partecipa alle guerre di liberazione tedesche contro Napoleone. Dal 1815 è membro attivo del governatorato militare di Aachen (Aquisgrana) e di Colonia. E' uno dei poeti più famosi delle guerre di liberazione con opere di forte impronta nazionalista. Il canto Wenn alle untreu werden, di cui fu autore, fu scritto nel 1814 diretto al Turnvater Ludwig Jahn (http://www.archiviostorico.info/Rubriche/Autori/storici/HarmWulf/titoliHarmWulfsx.htm) con l'annotazione "Von wegen des Heiligen Römischen Reiches" cioè "per la causa del Sacro Romano Impero" in polemica con le future decisioni del Congresso di Vienna del 1815. La melodia viene da un vecchio canto olandese il Geusenhymne "Wilhelmus van Nassauwe ben ik van duitschen bloed". Diventa, con l'avvento del Nazionalsocialismo tedesco, l'inno ufficiale delle Schutz Staffeln. Con una selezione dei canti del periodo, con Cd allegato di 26 brani, è contenuto nel libro di Mario Delpiano Canti del III Reich, Volume I, Canti, spartiti e 21 illustrazioni Edizoni Effepi, 2002, Genova, 15,00 euro. Richiedere a: Edizioni Effepi, Genova Tel: 338 9195220
E-mail: effepiedizioni@hotmail.com   Sito: http://www.effepiedizioni.com

 
   
 

In ricordo di Florrie
di Harm Wulf

Florentine Sophie Heubel, più tardi Florentine Rost van Tonningen nasce il14/11/1914 ad Amsterdam e muore in esilio  il  24/3/2007 a Waasmunster nelle Fiandre. E' stata una testimone del suo tempo ed una militante nazionalsocialista fin dalla sua giovinezza. Nata da una famiglia di banchieri trascorre l'infanzia con i due fratelli e la sorella maggiori a Hilversum dove conosce personalmente e frequenta la principessina, e più tardi regina, Giuliana d'Olanda. All'inizio degli anni '30 entra nel movimento giovanile del Nationaal-Socialistische Beweging (NSB) di Anton Adriaan Mussert. In quegli anni studia anche biologia e zoologia all'università di Berlino dove conosce personalmente Konrad Lorenz futuro premio Nobel per l'etologia nel 1973. Nel 1934 a seguito di una operazione mal riuscita rischia la morte e deve rimanere in ospedale fino al febbraio del 1936. Nel 1937 dopo una serie di viaggi nelle Indie Olandesi (oggi Indonesia) torna in Olanda e diviene militante e leader del Jeugstrom il movimento giovanile del NSB. Nel 1939 consce il Dr. Meinoud Marinus Rost van Tonningen, economista, dipendente della Società delle Nazioni e  uno degli uomini guida del movimento, che diviene suo marito il 21 dicembre 1940, testimone di nozze il Reichsführer SS Heinrich Himmler. Il matrimonio con Meinoud le darà la possibilità di conoscere personalmente le alcune delle personalità più influenti del tempo: incontra Adolf Hitler una dozzina di volte. Nell'aprile del 1941 Meinoud Rost van Tonningen viene nominato ministro delle finanze e presidente della banca centrale olandese dal governo filotedesco del Reichkommissar per l´Olanda Dr. Arthur Seyß-Inquart. La coppia avrà tra il 1941 e il 1945 tre figli. Il terzo, Herre, nasce il 28 aprile 1945 lo stesso giorno in cui cade il fratello di Florentine, Wim combattendo nelle Waffen SS (L’SS-Obersturmführer Willem J. (Wim) Heubel http://82.171.90.194/landstorm/ls031.htm  fu il primo olandese volontario della Waffen SS nel 34.SS Freiwilligen Panzer Grenadier Division “Landstorm Nederland”. Oltre 40.000 olandesi si arruoleranno nelle Waffen SS (vedi http://82.171.90.194/landstorm/ ). Croce di ferro di seconda classe nel giugno del 1942 sul fronte orientale. Fu ucciso il 28 aprile 1945 mentre insieme ad altri quattro 'Landstormers' della sua 5. Kompanie cercava di distruggere una posizione britannica. E’ sepolto nel Duitse Militaire cimitero militare di Ysselsteyn comune Venray nella provincia di Limburg in Olanda). Anche Meinoud entra nelle Waffen SS il 6 giugno 1944 e dopo un periodo di addestramento diventa ufficiale della riserva (SS-Untersturmführer ) nel primo battaglione “Landstorm Nederland”. Nel marzo del 1945 Meinoud raggiunge il fronte a Betuwe. Sarà catturato dai canadesi l'8 maggio 1945 nel giorno in cui era divenuto Obersturmführer. Gli alleati lo incarcerano a Schveningen con l’accusa di essere uno degli esponenti principali della collaborazione con i tedeschi. Dopo un mese di inaudite torture ed umiliazioni il 6 giugno 1945 viene assassinato. Florentine ne racconta la tragica fine in un capitolo del libro Auf der Suche nach meinem Ehering: Ein Stück europäischer Zeitgeschichte in Holland der Jahre 1900–1990 (consultabile in lingua inglese al sito http://www.lebensbaum.com/book-01.doc). Nello stesso libro Florentine Rost van Tonningen accusa dell'omicidio anche il principe Bernardo massone, membro della famiglia reale olandese e dal 1944 ufficiale alleato responsabile dell'epurazione. Anche Florentine subisce la repressione dei vincitori e viene condannata ad un lungo periodo di carcerazione. Dopo il suo rilascio all'inizio del 1947 inizia una durissima lotta condotta con ogni mezzo per la riabilitazione postuma del marito e l’incriminazione del principe Bernardo d’Olanda e del governo olandese. A tale scopo indossa costantemente un abito nero che le vale sui media olandesi il soprannome di 'zwarte weduwe' vedova nera. Nessuno dei responsabili delle torture e della morte del marito sarà condannato. Gli amici e camerati d'ogni parte d'Europa la chiamano invece "Florrie". All'inizio degli anni settanta la sua villa di Velp diviene un centro di aggregazione dei patrioti europei. Florentine diventa un personaggio di riferimento per giovani e vecchi camerati che non si sono arresi. Le autorità iniziano una serie sempre più insistente di arbitrarie perquisizioni e provocazioni. Ad 86 anni nel 2000 Florentine Rost van Tonningen emigra in Belgio stanca delle provocazioni (incendio della sua casa, uccisione del suo cane) e delle continue vessazioni giudiziarie. Amica personale di Léon Degrelle fino alla morte del generale nell'esilio spagnolo. Si prese cura di Gudrum Burwitz la figlia di Heinrich Himmler suo vecchio testimone di nozze. Malgrado l'età fu sempre costantemente presente ai raduni dei patrioti europei. Dagli anni ottanta diresse il Consortium de Levensboom editore di molti suoi libri e pubblicazioni (vedi http://www.derlebensbaum.com ). "De Levensboom" divenne il Simbolo della sua instancabile attività politica.

Scritti di Florentine Rost van Tonningen: tutti i libri sono scaricabili gratuitamente o acquistabili al sito http://www.derlebensbaum.com/ in cui si trova una bibliografia completa. Altri scritti:

Auf der Suche nach meinem Ehering: Ein Stück europäischer Zeitgeschichte in Holland der Jahre 1900 - 1990 Remer-Heipke-Verlag, Bad Kissingen 1993                                                                 

Die unzerstörbaren Erlöser. Heilbringend - Unverbrüchlich. Consortium de Levensboom, Velp1993
Holland und das Deutsche Reich. Drei Reden. Teil II. Consortium de Levensboom, Velp 1989

Wir haben den Nazionalsocialismus erlebt Kritik-Verlag, Lausanne 1983

- La tomba di Florentine Rost van Tonningen nel Heiderust presso Rheden, vicino Arnhem, Olanda
- L'albero della vita (Levensboom), simbolo dell'eterna rinascita come era rappresentato nell'anello matrimoniale di Florentine Rost van Tonningen e come è stato inciso sulla sua tomba.

L'assassinio di M. M. Rost van Tonningen

Tratto da: Florentine Rost van Tonningen "Triumph and Tragedy. Some personal remembrances of dutch and european history in the 20th century" Consortium De Levensboom, 1998, pag. 159 scaricabile gratuitamente a sito http://www.derlebensbaum.com/book-01.doc

"All'accampamento della prigione di Elst mio marito - che parlava molte lingue straniere - è stato impiegato come interprete dal Generale tedesco Kohlrose, durante le sue trattative con gli alleati, che erano condotte in inglese. Ha avuto la possibilità di elaborare un rapporto circa il reclutamento dei membri del NSB per farli espatriare e lavorare in Nuova Guinea olandese. Mentre era detenuto dai canadesi inoltre ha redatto un testamento politico in inglese sulla sua vita, il lavoro ed i suoi obiettivi. È stato completato il 24 maggio 1945 ed è stato firmato lui e da due testimoni canadesi. Ciascuna delle 14 pagine scritte a macchina stata sigillata  con il suo sangue in modo da impedire ogni falsificazione della testimonianza. Quando il principe Bernhard è venuto visitare l'accampamento in Elst, ancora una volta si è trovato faccia a faccia con il mio marito. Il principe aveva rapidamente compreso che Rost van Tonningen era un pericolo perché sapeva troppo. Doveva essere eliminato. Appena dopo la conclusione del suo testamento politico, mio marito è stato trasferito alla prigione di Scheveningen. Là è caduto nelle mani della feccia locale. Quando è arrivato alla prigione, è stato gettato dal veicolo. Le sue gambe sono state legate ad un palo, in modo da non potersi piegare ed è caduto faccia a terra con gran divertimento degli incaricati del trasporto. I criminali nominati guardie carcerarie hanno cominciato subito a percuoterlo con dei bastoni. Il guardiano ha detto a mio marito a che non avrebbe lasciato vivo la prigione. Gli hanno infilato a forza scarpe molto piccole costringendolo a camminare a piccoli passi. Lo costrinsero a correre, cosa impossibile con quelle scarpe minuscole, portando secchi con urina ed escrementi. Essendo stato il presidente della Banca dei Paesi Bassi cercarono compiacendosi di umiliarlo nel modo più crudele ed inumano possibile. Fu percosso continuamente con dei manganelli. Come "scherzo" gli legarono una corda al pene strattonandolo violentemente sul pavimento quando, secondo loro, non era sufficientemente rapido. A volte lo hanno persino sollevato tirando questa corda. I criminali principali protagonisti di queste torture ed umiliazioni in carcere erano i signori Messrs, Pijl, Poot, Damhof, van Rijn, Pronk ed il Dott. de Reus. Le notti erano peggio dei giorni. Le guardie assumevano prostitute e organizzavano orgie selvagge in cui mio marito era oggetto del divertimento. Facevano un rumore assordante, uno suonava il piano, un altro seduto sopra batteva la musica col piede, gli altri urlavano la "bella" canzone Ouwe Taaie. Mio marito doveva salutare cantando l'inno nazionale. Ad ogni sua esitazione essi tiravano violentemente la corda. Ogni giorno disegnavano una grande svastica sul pavimento su cui le guardie sputavano sopra. Mio marito era costretto a leccare il pavimento. Gli è stato ordinato di tenere pesanti mattoni sulla testa fino a che egli cadeva a terra esausto e spesso svenuto. Lo facevano rinvenire e ricominciare lanciandogli addosso secchi di acqua ghiacciata. Il mio povero marito ha dovuto resistere a questo tipo di torture per undici giorni ed undici notti terribili subendo tutti i tormenti che questi criminali e le loro prostitute potessero immaginare. In questo la mente umana sembra inesauribile. I nomi di tutti i responsabili sono conservati nei nostri archivi. Le urla che provenivano dalla prigione hanno richiamato l'attenzione della polizia che ha deciso di tirar fuori dei prigionieri e mio marito in particolare. Il piano sembra essere trapelato nella prigione il che spiegherebbe il fatto che la rete di protezione sotto lo scalone è stata improvvisamente rimossa. Nelle prime ore della mattina del 6 giungo 1945 mio marito fu ancora una volta tirato fuori dalla sua cella. Una delle guardie lo ha aggredito e gli ha fracassato la testa con l'estremità del fucile. Allora è stato gettato sopra la balaustra. Il bibliotecario della prigione W. van der Kolk, fu costretto a spazzare i resti della testa frantumata di mio marito. Fu talmente snervato da quell'atrocità che si ammolò seriamente. Ci vollero due anni di istituto psichiatrico per recuperarlo. Wim Kreischer, uno dei cugini di mio marito, aveva voluto fare un viaggio in biciletta ad Haarlem. Ma una voce interna gli aveva suggerito di girare ed andare piuttosto a Scheveningen. Gli è sembrato di sentire  che la voce di Meinoud lo chiamasse. Anche se non si era mai interessato di politica, era fiero di suo cugino Meinoud e deciso portargli alcuni fiori. È andato alla prigione ed ha chiesto di vedere Meinoud. Tutti pensavano che fosse pazzo. Chi si sarebbe mai interessato a ciò che accadeva ai prigionieri? Tuttavia gli aprirono la porta e fu portato sotto una tettoia. Con orrere vide i resti a mala pena riconoscibili di mio marito in un mucchio di immondizia. Questa visione lo ha sconvolto. Terrorizzato ha deposto i suoi fiori a lato del corpo. Questa immagine non lo avrebbe mai lasciato. Alcuni anni più tardi, quando ero appena stata rilasciata dalla prigione e vivevo a l'Aia, Wim mi è venuto a trovare e mi ha raccontato tutto. Poi ha messo in forma scritta tutto ciò di cui era stato testimone. Poco dopo è deceduto."


Dr. Seys Inquart - Wim Heubel – Onbekend

Il fratello di Florentine, Wim Heubel soldato delle Waffen SS e il 5 agosto 1943 nel giorno del matrimonio con Joanna van den Bergen

Intervista a Florentine in lingua spagnola:

http://miarroba.com/foros/ver.php?foroid=681960&temaid=4745663
Altre fotografie al sito:
http://www.derlebensbaum.com/photos.php
http://www.derlebensbaum.com/photos-02.php
http://www.derlebensbaum.com/photos-03.php
http://www.derlebensbaum.com/photos-04.php

Foto della tomba di Willem Heubel nel Duitse Militaire (cimitero militare olandese) di Ysselsteyn comune Venray nella provincia di Limburg in Olanda

 
   
 

Stuart Russell - Jost W. Schneider
La Fortezza di Heinrich Himmler.
Il centro ideologico di Weltanschauung delle SS - Cronaca per immagini della scuola SS Haus Wewelsburg dal 1934 al 1945

Editrice Thule Italia, 2007, 264 pagine, 272 immagini, 40,00 euro
Per ordini e informazioni: thule@thule-italia.org tel: 340 4948046 - http://www.thule-italia.org

Recensione di Harm Wulf
La prima uscita editoriale della casa editrice Thule Italia si caratterizza per l’eccellente qualità del lavoro prodotto. Si tratta della traduzione italiana, rivista ed ampliata, dello studio di Stuart Russell e  Jost W. Schneider, uscito in Germania nel 1989 presso l’editrice Heitz & Höffkes e ripubblicato nel 1998 dalla Brienna Verlag, dedicato allo studio del castello di Wewelsburg centro ideologico e scuola quadri delle Schutzstaffel. Chi temesse di trovarsi di fronte al solito filone di pseudo-studi esoterici, che da qualche hanno vengono incessantemente proposti da svariate case editrici per un pubblico dal palato non troppo fine, dovrà prontamente ricredersi. La ricchissima documentazione iconografica, che giustifica pienamente il costo del testo, l’apparato documentale, i riferimenti bibliografici e d’archivio fanno di questa opera uno strumento indispensabile per quanti volessero approfondire lo studio di un momento centrale della storia europea senza farsi avvolgere da deliri ed illazioni occultistiche. Fin dalla sobria introduzione alla seconda edizione di uno degli ultimi testimoni diretti, il Dott. Bernhard Frank che lavorò dal 1935 al 1939 nella fortezza in qualità di studioso delle tradizioni popolari, l’opera si caratterizza per il rigore e la serietà dei riferimenti storici. Il castello di Wewelsburg, situato su un altura della parte orientale della Vestfalia a circa 14 km dalla città di Paderborn, fu scelto come centro ideologico dal Reichsführer SS Heinrich Himmler il 3 novembre 1933 il giorno della sua prima visita dell’imponente maniero dalla inconsueta pianta triangolare. Il testo ricostruisce minuziosamente lo sviluppo del castello e delle costruzioni limitrofe, dalla completa ristrutturazione all’ordine di distruzione dato dallo stesso Reichsführer SS ed attuato il 31 marzo 1945 dal pluridecorato SS-Hauptsturmführer Heinz Macher. Il testo ripercorre con le fotografie ed i documenti originali tutte le fasi dello sviluppo della fortezza: l’abbandono negli anni precedenti il nazionalsocialismo, l’inizio dei lavori di rifacimento, la nascita della scuola quadri dirigenti SS, la costruzione della cripta nel torrione nord, chiamata Walhalla, con i 12 scranni per le cerimonie, la Gruppenführersaal con il famoso sole nero incastonato nel pavimento con i 12 raggi a forma di sigrune, la ristrutturazione esemplare della Dorfgemeinschafthaus, il centro ricreativo del villaggio, eseguito con eccezionale maestria nella tipica architettura a traliccio in legno delle case tradizionali dell’area. Di grande rilievo la parte dedicata alla ricerca scientifica effettuata dal personale dirigente di Wewelsburg: la costituzione della ricchissima biblioteca che giunse ad avere 16.000 volumi e che nel 1945 sarà saccheggiata, la costituzione del museo di preistoria e paleontologia del castello diretto dal Prof. Wilhelm Jordan, gli scavi archeologici che portarono ad importanti ritrovamenti nella zona di Böddeken. Vengono inoltre dettagliatamente ricostruite le visite fatte alla fortezza da importanti dirigenti del partito nazionalsocialista e delle SS quali il capo dei contadini del Reich Walther Richard Darré, lo scrittore e poeta Gruppenführer SS Hanns Johst, l’Obergruppenführer  Hans Adolf Prützmann futuro capo del movimento del Werwolf (1), il Generale SS Sepp Dietrich, l’architetto Albert Speer, Rudolf Hess, Martin Bormann e forse lo stesso Adolf Hitler. Ad integrazione del testo, in appendice, vengono fornite preziose indicazioni sui siti di rilevante importanza storica presenti nell’area: la fortezza (Kreismuseum Wewelsburg, Burgwall 19, D 33142 Büren-Wewelsburg - Tel: 02955 / 7622-0 Fax: 02955 / 7622-22 e-mail: kreismuseum.wewelsburg@t-online.de ), il Dorfgemeinschafthaus oggi trasformato in locanda ( Gasthaus Ottens Hof, Langestrasse 1 – D 33142 Büren-Wewelsburg Tel: 02955 6632), il forno pasticceria Ebbers la cui facciata splendidamente decorata da rune e scritte sacre (L’iscrizione recita “Was der Mensch im Herrgott tut, ist ein Saat, die nicht vergeht. Menschenwerk un Gott getan, kann nicht mit der Zeit vergehen. Geht das Leben auf und ab, Gott ist bei uns überall” Ciò che l’uomo fa in Dio, è un seme che non va perso. Ciò che l’uomo crea in nome di Dio non passa col tempo. La vita trascorre, Dio è sopra ogni cosa a noi vicino) è stata tinteggiata di scuro dalla furia iconoclasta degli odierni censori. Nella stessa zona meritano sicuramente una visita: il sito di culto germanico delle Externsteine presso Horn, l’Eresburg con la Stiftskirche con la replica dell’Irmisul simbolo religioso sassone distrutto da Carlo Magno, il monumento ad Hermann (Arminio) che ricorda la battaglia della foresta di Teutoburgo del 9 d.C., il museo preistorico di Oerlinghausen ed il cippo che ricorda la strage impunita di 98 prigionieri tedeschi presso il castello di Hamborn effettuata dai soldati americani per rappresaglia contro l’uccisione del Generale Maurice Rose (1). Chiude il volume una ricchissima bibliografia.

Il Dorfgemeinschafthaus oggi Ottens Hof    -    La forneria Ebbers prima della tinteggiatura della facciata

(1) Su Werwolf e strage di Paderborn vedi: http://www.archiviostorico.info/Rubriche/Autori/storici/HarmWulf/articoliHarmWulf.htm#Werwolf