11 Settembre:
il reichstag di Bush
Robin de Ruiter
Zambon Editore, pagg. 160, Euro 12,00
 

 

Questo importante saggio di Robin de Ruiter (giornalista e scrittore olandese) esamina gli avvenimenti principali che, a partire dall'11 settembre 2001, hanno caratterizzato lo scenario politico internazionale.
L'Autore spiega che l'amministrazione statunitense utilizza la cosiddetta "guerra contro il terrorismo" "come pretesto per ribaltare completamente la politica estera nordamericana e la vita politica interna. Essa mette in atto verso l'esterno un programma militare di destra radicale mentre all'interno attacca i diritti democratici. La minaccia maggiore per la popolazione nordamericana non viene dai terroristi stranieri o dai fondamentalisti islamici, ma da manovre occulte dell'amministrazione stessa. Gli attacchi terroristici vengono usati come pretesto per allestire un governo parallelo che opera alle spalle degli organi legislativi. La "guerra contro il terrorismo" è soltanto la giustificazione sulla cui base l'amministrazione Bush sta creando una dittatura basata sull'esercito e sulla polizia, condotta da una banda segreta di persone senza volto che opera da diversi "luoghi sicuri" e sconosciuti, lontano da ogni controllo".
Sebbene la verità sull'11 settembre non la conosceremo mai, non è assurdo pensare che il crollo delle Torri Gemelle sia stato sapientemente provocato dall'establishment statunitense. La storia, infatti, dimostra che, da "quando gli Stati Uniti, ormai da un centinaio d'anni a questa parte, sono assurti al ruolo di potenza mondiale, la classe dominante USA ha preso posizione in quasi tutte le guerre con provvedimenti o azioni violente di questo tipo, per poter così superare l'istintiva avversione nordamericana verso la guerra".
Da alcuni documenti pubblicati dall'archivio nazionale degli USA, è emerso che "nel 1962 i capi di Stato Maggiore nordamericano (JCS) proposero di condurre una sanguinosa guerra terroristica contro il proprio paese, per spingere l'opinione pubblica nordamericana verso una guerra subdolamente provocata contro Cuba. Obiettivo dell'operazione era l'invasione di Cuba e la liquidazione di Fidel Castro".
Per poter scatenare la guerra contro il Vietnam, inoltre, gli Stati Uniti hanno utilizzato "una storia fantasiosa secondo la quale la flotta vietnamita avrebbe attaccato quella nordamericana nella baia del Tonchino. Secondo le notizie apparse sulla stampa nordamericana la guardia costiera nordvietnamita avrebbe cannoneggiato il 2 agosto 1964 due cacciatorpediniere americane". Soltanto molti anni dopo si è saputo che ciò era falso.
Aggiunge de Ruiter: "Un'altra storia liberamente inventata: quella delle incubatrici. I soldati iracheni avevano strappato 312 neonati kuwaitiani alle loro incubatrici, gettandoli sul pavimento gelido dell'ospedale e condannandoli così a morte sicura. Il diffuso sentimento di sdegno che seguì a queste rivelazioni servì a raggiungere il tasso di consenso necessario a giustificare un attacco militare contro [...] Saddam Hussein. Anche gli interventi a Grenada (1983), Panama (1989), Somalia (1993) e Jugoslavia (1994-1999) furono giustificati con bugie mediatiche e l'attribuzione di false colpe".
E' ormai risaputo, inoltre, che "Roosvelt conosceva le intenzioni dei giapponesi almeno 48 ore prima dell'attacco di Pearl Harbor. Ma egli non mosse un dito per mettere in guardia i suoi marinai e i cittadini delle Hawai, perché, grazie a questo attacco, voleva sconvolgere l'opinione pubblica nordamericana in modo da ottenere un incondizionato appoggio a favore dell'ingresso in guerra".
Tornando agli attentati dell'11 settembre, l'Autore avanza l'ipotesi secondo cui non ci sarebbero stati degli attentatori suicidi a bordo degli aerei che si schiantarono contro le Torri Gemelle. "Esiste una tecnologia grazie alla quale si può impedire il controllo dell'aereo da parte del pilota e si può controllare l'aereo con un comando a distanza. Il comando a distanza di un grande aereo non è una speculazione. L'esistenza di questa tecnologia è di pubblico dominio. E' stata elaborata dalla Northroop Grumman per l'utilizzo del Global Hawk, un jet militare automatico degli americani (con l'apertura alare di un Boeing 737). Questo spiega, forse, anche perché siano stati disattivati i transponder di tutti gli aerei e nessun pilota abbia potuto informare via radio l'autorità per il controllo aereo (FAA)".
Nel libro viene anche analizzato il ruolo esercitato della lobby sionista nella politica mediorientale degli Stati Uniti. Tale lobby rappresenta "di gran lunga il gruppo politico più potente, più temuto e politicamente più influente. La lobby pro Israele negli Stati Uniti è diventata di anno in anno più grande, più raffinata e più forte. E' la strategia della forza e della violenza che agisce dietro le quinte, che determina e guida la politica nordamericana per il Medio Oriente".
Degno di nota, infine, è l'ultimo capitolo del saggio, dove de Ruiter descrive "uno scenario allucinante del possibile futuro cui potremmo andare incontro se non riusciremo sin d'ora a demistificare la realtà contraffatta che ci viene imposta da un sistema mediatico sempre più omogeneizzato, falso e totalizzante per imporre invece un controllo davvero democratico sul potere". In un futuro forse non troppo lontano, la società potrebbe essere basata "sul controllo costante e continuo su tutto e su tutti". Si potrebbe arrivare persino "ad impiantare nelle persone un microchip". "La circolazione del denaro verrà sostituita da un sistema computerizzato": così "alle persone giudicate scomode e ribelli non sarà semplicemente più concesso di accedere al loro conto! Essi scenderanno così ad un livello di esistenza rispetto al quale la schiavitù sembrerà allettante come una vacanza felice".
"Che il mondo si trovi in una situazione veramente disperata - conclude l'Autore -, oggi sono in molti ad ammetterlo. Noi purtroppo temiamo che il peggio debba ancora venire: il fatto che le relazioni fra gli stati continuino costantemente a peggiorare fa presagire che sia in arrivo un cambiamento violento. In un prossimo futuro tutto il pianeta verrà posseduto da un piccolo gruppo elitario e il resto dell'umanità verrà "rieducato" e controllato. Si tenterà di ridurre l'intera umanità allo stato di schiavitù! Perderemo molto presto la società così come la conosciamo ed entreremo in un'epoca buia e sadica".
Il libro di Robin de Ruiter - la cui lettura è vivamente consigliata - è distribuito in Italia dalle Edizioni Achab di Verona (tel. 045/8489196 - posta elettronica: info@edizioni-achab.it).