La Germania bombardata
Jörg Friedrich
Mondadori, pagg.519, Euro 23,00
 
Il bombardamento delle città tedesche da parte degli aerei alleati dal 1940 al 1945 rappresenta uno dei crimini più terribili del secondo conflitto mondiale. Circa un milione di tonnellate di bombe fu sganciato sul territorio della Germania nel corso di una campagna terroristica di annientamento, sistematicamente pianificata dall'aviazione inglese e statunitense al fine di fiaccare la resistenza del Popolo tedesco e di provocare dall'interno il crollo e la resa del Terzo Reich.
Al tragico bilancio dell'oltre mezzo milione di vittime civili, coinvolte loro malgrado in una guerra dalle dimensioni totali, si sommò la perdita irrimediabile del paesaggio urbano tedesco, così come si era configurato nel corso di secoli di storia. Se a tutti è nota la tremenda distruzione subita da Dresda e Amburgo, meno conosciuta è la sorte di Pforzheim, Dortmund, Darmstadt, Krefeld, Kassel e di moltissime altre città, rase al suolo o irreparabilmente sfigurate da cinque anni di bombardamenti aerei e di devastanti incendi.
Quest'opera dello storico tedesco Jörg Friedrich colma una lacuna non soltanto nell'ambito della memoria nazionale tedesca, ma anche della storiografia contemporanea. Sulla base di numerose fonti storiche e documentarie, l'Autore raccoglie in un'analisi equilibrata e imparziale una cospicua quantità di dati, informazioni, testimonianze di sopravvissuti. Gli strumenti e le tecniche del bombardamento, il duello tra i bombardieri alleati e i caccia e le batterie contraeree dei tedeschi, lo scontro fra Inghilterra e Germania per il controllo dei cieli tramite gli strumenti di intercettazione radar definiscono le modalità di una guerra aerea trasformatasi, già a partire dal 1940, in una scelta essenzialmente strategica. La dottrina del "moral bombing" contemplava, oltre all'annientamento di obiettivi militari, anche la distruzione a tappeto di intere città (compresi i quartieri residenziali, gli edifici pubblici, le chiese e i monumenti architettonici).
Lo studioso berlinese traccia una precisa mappa dei bombardamenti e delle perdite subite dai principali centri tedeschi, descrive con partecipazione la coraggiosa resistenza dei civili asserragliati nei rifugi e interiormente provati dal continuo stato di all'erta, dagli orrori vissuti, dalla perdita dei propri congiunti e dei propri beni e ricostruisce il disperato tentativo di salvataggio di monumenti, opere d'arte, archivi, raccolte, biblioteche, custodi della storia nazionale e del patrimonio culturale della Germania.