La guerra come menzogna
Giulietto Chiesa
Edizioni nottetempo, pagg.46, Euro 3,00
 
"La guerra come menzogna" di Giulietto Chiesa è un saggio che aiuta a disintossicarsi dalle troppe menzogne diffuse dagli organi di (dis)informazione di massa del Sistema a partire dall'11 settembre 2001.
"Un paese - scrive l'Autore - non può essere considerato democratico se gran parte della popolazione è soggetta a una comunicazione manipolata e a un'informazione sostanzialmente falsa. Il quadro che abbiamo di fronte dice che ci stanno portando via la democrazia, anche se non c'impediranno di andare a votare. Anzi: noi continueremo ad andare a votare, senza renderci conto (o dimenticando) che l'esercizio democratico è cosa ben diversa dall'esercizio del voto. Quest'ultimo ne è solo una parte, necessaria ma non sufficiente per identificare come democratica una società. Ma è evidente che l'esercizio di voto perde ogni sostanza e diventa una pura procedura formale se chi vota non è più in grado di scegliere, di distinguere tra le varianti, tra i programmi, tra le opzioni possibili. Ed è l'informazione che rende possibile conoscere ciò che importa scegliere".
Interessante è l'osservazione di Giulietto Chiesa circa la Russia di Putin: "[La guerra all'Afghanistan] era cominciata come la grande guerra contro il terrorismo. Il risultato è una geografia politica dell'Asia centrale completamente rivoluzionata. Putin ha ingoiato e, in questo senso, è saggio. Non strilla perché sa che è inutile. Ma il silenzio russo non dev'essere interpretato come acquiescenza. Ci sono brontolii profondi e minacciosi, è solo questione di tempo e si sentiranno. Nel dicembre 2001, Putin ha varato il sommergibile Ghepard, il più tecnologico sommergibile nucleare mai concepito dalla ricerca militare russa, cioè sovietica. Le stesse fonti americane hanno scritto che è una novita assoluta. Il che significa che questo sottomarino nucleare, armato di almeno 120 missili a testata multipla, diventa una pericolosissima arma strategica. E' la prima volta dalla fine dell'Unione Sovietica che la Russia vara un sommergibile nucleare, un anno dopo la fine del Kursk".
La vera spina nel fianco degli Stati Uniti, tuttavia, è la Cina. "Della Cina - scrive l'Autore - si dovrà parlare a lungo. Il destino, la storia, le hanno assegnato un ruolo centrale nel secolo che è appena cominciato. E' la Cina il vero problema di Washington. E' alla Cina che era dedicato il PNAC, il Progetto per il Nuovo Secolo Americano. I dirigenti cinesi lo sanno perfettamente. E non ci sarà ripresa, o ripresina, di Wall Street a togliere di mezzo questo problema, che andrà a cozzare contro l'assioma di Bush, e che fu di Reagan: il tenore di vita del popolo americano non è negoziabile".
Chiesa non si attende una risposta popolare di massa negli Stati Uniti ostile alla guerra: "Chi è stato colpito dal virus dell'iperconsumismo, chi ha percorso fino in fondo la strada che lo trasforma in consumatore senza rimedio, trova arduo capire l'esistenza dei problemi di cui stiamo discutendo. Semplicemente non li vede. E' diventato cieco. Se è vero che - come è stato scritto molto efficacemente - in questi dieci anni gli americani si sono arricchiti dormendo, come gli si può spiegare che devono svegliarsi? E' difficile, per loro. Anche per noi, tra non molto, sarà difficile".
"La guerra come menzogna" è pubblicato dalle Edizioni nottetempo (tel. e fax 06/32111140 - e-mail: nottetempo@edizioninottetempo.it).