L'incredibile menzogna
Thierry Meyssan
Fandango, pagg.173, Euro 15,00
 
"Il grande merito di questo libro, ciò che ha reso praticamente obbligatorio pubblicarlo anche in Italia, è l'aver denunciato quello che era letteralmente sotto gli occhi di tutti e che nessuno era riuscito a vedere, cioè l'impossibilità pura e semplice che l'11 settembre sia successo ciò che dicono le autorità americane."
Sandro Veronesi, dalla Prefazione

La nostra diffidenza nei confronti della 'versione' che la propaganda statunitense ha diffuso in ordine agli attentati dell'11 settembre 2001 ha trovato un validissimo appoggio in questa eccellente opera di Thierry Meyssan (animatore del Réseau Voltaire). Il libro, che ha già ottenuto enorme successo in Francia, si basa "esclusivamente" su documenti della Casa Bianca e del Dipartimento di Stato Usa, e sulle dichiarazioni rese dai dirigenti civili e militari statunitensi alla stampa internazionale.
Thierry Meyssan dimostra, in apertura, che l'11 settembre - contrariamente a quanto sostiene la 'vulgata' ufficiale - nessun aereo colpì il Pentagono, e l'incendio sanguinoso fu probabilmente provocato da un ordigno esplosivo collocato all'interno dell'edificio.
Secondo Meyssan, "gli attentati [dell'11 settembre] (…) non sono stati commissionati da un fanatico che crede di portare a compimento un castigo divino, ma da un gruppo presente in seno all'apparato di stato, che è riuscito a imporre una politica al presidente Bush". E si chiede: "Più che un colpo di stato volto a rovesciare le istituzioni, non si tratterebbe dunque della presa di potere da parte di un gruppo particolare nascosto all'interno delle istituzioni?". Ne è convinto anche Lyndon LaRouche, secondo il quale i fatti dell'11 settembre non possono non essere stati orditi "dall'interno" delle istituzioni USA, da parte di "elementi canaglia" tra i servizi ed i militari.
L'Autore rivela, inoltre, che, nell'ottobre 2001, il Pentagono ha organizzato, sotto il comando del generale Simon Pete Worden (ex capo dell'US Space Command), "un Ufficio per l'influenza strategica (Office for the Strategic Influence): si tratta di un organismo legato ai Programmi di informazione internazionale (International Informations Programs) del Dipartimento di Stato, il quale, "attraverso la mediazione del Gruppo militare di informazione militare internazionale (International Military Information Group) del colonnello Brad Ward", è destinato alla manipolazione delle opinioni pubbliche e dei governi occidentali.
Per quanto riguarda i legami tra la Cia e Osama bin Laden, secondo Meyssan non si sarebbero interrotti nel 1998. Egli, infatti, ricorda che il miliardario saudita, durante la degenza presso l'ospedale americano di Dubai (Emirati Arabi Uniti), dal 4 al 14 luglio 2001, ha ricevuto la visita - oltre che di alcuni membri della sua famiglia e di personalità saudite e degli Emirati - anche del rappresentante locale della Cia. "La CIA - scrive Meyssan - ha continuato a ricorrere ai servizi di Osama Bin Laden contro l'influenza russa come aveva già fatto contro i sovietici. Non si cambia una squadra che vince. La "legione araba" di Al Qaeda è stata usata, nel 1999, per sostenere i ribelli kosovari [i narcoterroristi albanesi dell'Uck] contro la dittatura di Belgrado [il governo legittimo e democraticamente eletto del Presidente Milosevic], come segnala il New York Times. La presunta ostilità di Bin Laden contro gli Stati Uniti permette a Washington di negare la propria responsabilità in questi colpi bassi [e di perseguire indisturbata i propri interessi…]".
Parlando della Bank of Credit and Commerce International (BCCI), l'Autore ricorda che essa "fu utilizzata da Ronald Reagan per corrompere il governo iraniano [il governo degli ayatollah, sedicenti "nemici" del "Grande Satana"…] affinché ritardasse la liberazione degli ostaggi americani nell'ambasciata di Teheran e sabotasse così l'ultimo periodo della presidenza di Jimmy Carter (operazione detta "October Surprise")".
"L'incredibile menzogna" è un libro meritevole di 'attenta' lettura.