Carta de amor
Fernando Arrabal
Datanews, pagg.80, Euro 9,00
 
All’inizio della guerra di Spagna il padre di Fernando Arrabal fu condannato a morte dai franchisti. La pena fu poi tramutata in ergastolo. Dopo essere passato per varie carceri, nel 1941 fugge dal carcere e scompare per sempre. Il trauma di questa tragedia segna la vita e l’opera di Arrabal, scrittore, drammaturgo, regista fra i più importanti della Spagna contemporanea.
  Il pezzo teatrale che pubblicato in questo volume è un monologo struggente in cui la madre, leggendo una lettera del figlio scritta dopo oltre vent’anni di silenzio fra i due, ripercorre la tragedia del padre, il dolore del figlio, l’accusa terribile che aleggia su di lei di essere la responsabile della condanna a morte e poi della scomparsa definitiva del padre. Apparso da poco in Spagna, questo brano di teatro viene pubblicato per la prima volta in Italia da Datanews.

  Fernando Arrabal ha diretto sette lungometraggi, ha pubblicato dodici romanzi, duecento libri di poesia illustrati dai suoi amici Picasso, Dalì, Magritte, Amat, Saura, varie opere teatrali e saggi fra cui la famosa "Carta al general Franco", mentre il dittatore era in vita. Ha ricevuto il Gran premio di teatro dell’Accademia di Francia, il Nabokov per il romanzo, l’Espasa per il saggio, il World’s Theather. Il suo teatro completo è stato pubblicato in due volumi di più di 2.000 pagine da Espasa, una delle più importanti case editrici spagnole. In Italia ha pubblicato: "Uno schiavo chiamato Cervantes" (Spirali,1996), "La pietra della follia" (Giunti, 2004), "Jorge Louis Borges. Testamento poetico letterario" (Giunti, 2004).