Comunismo magico
Francesco Dimitri
Castelvecchi, pagg.493, Euro 18,00
 
Lenin non è morto: si limita a dormire. Attende, nel suo mausoleo quadridimensionale, che qualcuno riesca a riportarlo in vita come una Bella Addormentata baciata dal suo Principe Azzurro (o Principe Rosso?).
  Questo interessante saggio di Francesco Dimitri è la prima indagine sistematica che sia mai stata svolta sulla relazione tra i Regimi del Socialismo reale e le Sfere dell'Arte Reale - come una volta veniva definita la magia praticata da sovrani laici e alchimisti. Si potrà riconoscere, così, che la maggior parte di questi Regimi invece che reprimere ed espellere le tendenze irrazionali, magico-sacrali e mistiche dal corpo sociale, preferiscono stringere con esse una sorta di "patto di non aggressione" - quando non addirittura intrattenere proficui e duraturi rapporti. Mentre telepati e ufologi popolavano le terre russe, Mao Tse-Tung difendeva con ardore l'antica sapienza della medicina tradizionale cinese. E se il coreano Kim Il-Sung, da tempo defunto, viene definito nei manuali del Partito "Grande Presidente Immortale", Fidel Castro non è forse l'ultima incarnazione in vita di Obatalà, dio della giustizia nella Santeria cubana?
  Destreggiandosi tra sandinisti teosofi e rivoluzionari massoni, teorizzatori dell'immortalità e moderni alchimisti, il Comunismo intreccia così legami profondi con il mondo magico, con la bizzarra sfera di esistenza al confine tra realtà, politica e immaginario.
  "Uno spettro si aggira per l'Europa", proclamavano Marx ed Engels nell'incipit del "Manifesto del Partito comunista". Questo nuovo spettro, laico e scientifico, avrebbe dovuto esorcizzare  una volta per tutte i vecchi fantasmi. Ma alla fine gli spettri trovano sempre il modo di mettersi d'accordo. Marx stesso nel sognare una Rivoluzione che avrebbe mutato per sempre l'umanità, si rese (chissà quanto involontariamente) simile a un profeta o a un taumaturgo. Sulla sua scia i dirigenti dei Partiti comunisti si sono spesso trasformati nei sacerdoti di una nuova religione: una religione laica, in cui anche la trascendenza è all'interno del Mondo e della storia, ma non per questo è meno carica di sacralità. Le mummie di molti di questi capi dell'Internazionale, moderni faraoni, aspettano con Lenin che il marxismo scopra il segreto della Resurrezione dei corpi. Iside e Osiride non sono mai stati tanto vicini alla Falce e Martello...
  Per "comunismo magico" l'Autore intende "la concezione magico-religiosa del Comunismo (e più precisamente delle teorie di Marx). La magia comunista è invece la magia vera e propria che, in un modo o nell'altro, è sopravvissuta e in alcuni casi ha prosperato sotto i regimi comunisti".
  "In questo libro - scrive Dimitri - non dimostrerò nessuna Verità Ultima Nascosta Dietro la Storia. Non affermerò che i comunisti fossero in realtà satanisti, né massoni, né stregoni, né nient'altro. Più semplicemente l'idea di base è che i comunisti abbiano commerciato con la magia (e con la religione) proprio in quanto comunisti. Non pretendo che quello magico-religioso sia il vero aspetto del Comunismo, soltanto che ne sia un aspetto ingiustamente trascurato".