Storia della Corea
Maurizio Riotto
Bompiani, pagg.411, Euro 12,00
 
Partendo dalle stesse mitiche origini della nazione coreana, dal territorio e dalla lingua, Maurizio Riotto (docente di Lingua e Letteratura della Corea nell’università degli studi di Napoli “L’Orientale”) dipinge la grande avventura di un popolo di antica civiltà che, occupando da sempre un posto fondamentale nello scacchiere geopolitico dell’estremo oriente, contribuì considerevolmente alla formazione di quella cultura giapponese oggi nel mondo ben più conosciuta e apprezzata. Per secoli vaso di coccio fra vasi di ferro, la Corea sta ancora pagando per un’intrinseca debolezza e soprattutto per la protervia altrui, che proprio nel XX secolo l’ha portata prima a perdere un’indipendenza fino ad allora sempre difesa con successo e poi all’incommensurabile tragedia della divisione e della guerra fratricida.
  Questo saggio, esaminando dalle sue stesse origini il complicato percorso storico della Corea, finisce anche per spiegarne i malesseri, le contraddizioni e molti altri fenomeni contemporanei ritenuti risibili o semplicemente anacronistici e incomprensibili dall’osservatore occidentale.
  "L'indifferenza dell'Occidente verso la Corea e la sua pur notevole civiltà - scrive l'Autore - è conseguenza diretta dei difficili eventi storici sofferti dal Paese, eventi che lo hanno visto soccombere e dunque lo hanno reso "minore" agli occhi di chi valuta l'importanza di una civiltà col metro della forza economica e militare. Dove poi non è arrivata l'ignoranza è giunta la verità distorta: è cronaca recentissima (ma problema antico) la crisi diplomatica fra Corea e Giappone a proposito dei travisamenti storici abilmente inseriti dai nipponici nei libri di testo della scuola dell'obbligo e perfino la Cina, l'alleato tradizionale, sta oggi tentando di togliere ogni "coreanità" (a vantaggio del proprio nazionalismo) a quel grandioso fenomeno storico e culturale che fu il regno di Koguryo. Purtroppo, i pregiudizi occidentali sulla Corea antica e moderna non sono solo il frutto della mediocrità intellettuale, ma spesso sono stati alimentati ad arte da una propaganda sottile e sistematica svolta da tutti coloro che hanno trovato un vantaggio personale nel propagare una diffidenza generale verso questo Paese. Il fatto che ancora oggi una parte della Corea sia definita addirittura un avamposto del terrore e un potenziale pericolo per l'Umanità ha radici antiche, ma quasi mai ci si chiede come si sia arrivati a questo punto e quale sia stata la responsabilità delle potenze mondiali nell'oltraggiare questo Paese fino a provocarne la divisione, il più odioso fra tutti i pur numerosi torti subiti".