Vite parallele (1 e 2)
Plutarco
Utet, 2 voll., pagg.876 e 730, Euro 12,90 cad. 
 
"Ma il libro dei libri per me fu Plutarco, le vite dei veri grandi". (Vittorio Alfieri) 
  Conosciuto e ammiratissimo dai contemporanei, Plutarco (Cheronea, Beozia, ca. 46 -120), illustre rappresentante della cultura greca durante l'età degli Antonini, fu uno scrittore greco. Studiò ad Atene e la filosofia di Platone costituì una componente essenziale del suo pensiero.
  Compì viaggi in Egitto e a Roma, fu per vent'anni sacerdote del santuario di Apollo a Delfi e rivestì cariche pubbliche nella città natale. Il corpus dei suoi testi sopravvissuti si suddivide in due sezioni: le Vite parallele e i Moralia.
  Le Vite parallele comprendono, quattro "Vite" singole e ventidue coppie di biografie, ciascuna delle quali accosta un personaggio greco e uno romano ed è seguita da un confronto che giustifica il parallelismo. Pur facendo ampio ricorso alla tradizione storiografica, Plutarco non intendeva scrivere un'opera storica, bensì intendeva cogliere i tratti distintivi delle personalità.
  Plutarco ebbe nel corso della tradizione storica periodi di fama incontrastata e quasi mitica, come certo pochi autori hanno conosciuto. La capacità di descrivere scene dense di pathos, il racconto appassionante, l'aura di tragedia che avvolge molti dei suoi protagonisti affascinarono scrittori famosi, come Shakespeare, Leopardi, Alfieri - che allo spirito di Plutarco informò la sua stessa autobiografia -, Goethe e Schiller, e alla suggestione dei suoi eroi non seppero sottrarsi neppure rivoluzionari e uomini di potere come Enrico IV, Washington, Robespierre e Napoleone. Dichiarando più volte di non voler gareggiare con i grandi storici nella descrizione delle imprese, Plutarco si propose di descrivere il carattere dei protagonisti, utilizzando quei dettagli che sfuggono alla maggior parte degli scrittori, i tratti del viso e dell'aspetto, i piccoli gesti, le battute scherzose, i detti e quei "segni dell'anima" che rivelano l'indole di ciascuno.
  I Classici nella versione Utet Libreria riproducono fedelmente i testi pubblicati nella storica edizione rilegata con fregi d'oro. Il primo volume delle "Vite parallele" di Plutarco è curato da Antonio Traglia e raccoglie le vite di Teseo e Romolo, Solone e Publicola, Temistocle e Camillo, Aristide e Catone, Cimone e Lucullo. Nel secondo volume, a cura Domenico Magnino, sono raccolte le vite di Pericle e Fabio Massimo, Nicia e Crasso, Alcibiade e Gaio Marcio, Demostene e Cicerone. I curatori ricostruiscono nei saggi introduttivi il metodo di lavoro di Plutarco e analizzano il valore storico delle Vite presentate nei rispettivi volumi.