Gli straordinari viaggi
di Ibn Battuta
Ross E. Dunn
Garzanti, pagg.433, Euro 10,00
 
Nato nel 1304 a Tangeri, Abu 'Abdallah ibn Battuta è unanimemente riconosciuto come il più grande viaggiatore dell'epoca pre-moderna. Compì spedizioni non solo nelle regioni centrali dell'impero islamico, ma raggiunse anche le sue remote frontiere, India, Indonesia, Asia centrale, Africa orientale e Sudan occidentale, attraverso l'equivalente di 44 paesi moderni. Dopo una carriera durata 29 anni, Ibn Battuta redasse un libro di viaggi che è, a un tempo, resoconto di avventure e ampio ritratto del mondo cosmopolita di principi, mercanti, studiosi e religiosi musulmani con cui venne in contatto nel corso della sua lunga vita.
  Seguendo la sua vicenda e i suoi viaggi, Ross E. Dunn (docente di storia alla San Diego State University) traccia, in questo saggio, un ampio e avvincente affresco della civiltà islamica medievale, mettendone in luce, in particolare, la dimensione internazionalistica.
  "Tradizionalmente - scrive l'Autore -, il mondo occidentale ha celebrato Marco Polo, morto un anno prima che Ibn Battuta lasciasse la sua città per la prima volta, come "il più grande viaggiatore della storia". Negli inevitabili paragoni col veneziano, Ibn Battuta di solito si è conquistato il secondo posto come "il Marco Polo del mondo arabo" o "il Marco Polo dei Tropici". [...] Tuttavia Ibn Battuta visitò molti più luoghi di Marco Polo, e i suoi resoconti offrono particolari, talvolta in forma di accenni incidentali, talaltra di lunghe disquisizioni, su quasi tutti gli aspetti della vita dell'epoca, dalle cerimonie della corte del sultano di Delhi ai costumi sessuali delle donne delle isole Maldive alla raccolta delle noci di cocco nell'Arabia meridionale. Inoltre la sua storia è assai più personale e umanamente coinvolgente di quella di Marco Polo".
  Quest'ultimo rimane tuttavia "il più famoso d'una pattuglia di viaggiatori via terra del macrocontinente eurasiatico in realtà meno sparuta di quanto di solito si crede: il mondo musulmano arabofono è ricchissimo di viaggiatori che fin dal VII-VIII secolo hanno spaziato dal Maghreb a Sumatra e dal Baltico all'Etiopia e all'India".