La "Banda Carità". Storia del Reparto
Servizi Speciali (1943-45)
Riccardo Caporale
Edizioni S. Marco Litotipo, pagg.432, Euro 25,00
 
IL LIBRO - Questo lavoro, frutto di una ricerca meticolosa presso archivi italiani e stranieri, vuole fornire, per la prima volta, una visione organica delle vicende della "banda Carità", il sinistro nome con cui era conosciuto il Reparto servizi speciali, il reparto di polizia più efficiente della Repubblica Sociale Italiana, comandato da Mario Carità. Le vicende del reparto vengono analizzate calandole nel contesto politico nel quale la "banda Carità" si è trovata a operare, a Firenze come a Padova, passando per Bergantino. Utilizzando documenti inediti, si è voluta ricostruire una vicenda globale al di là della "leggenda nera" che copriva da sempre la storia di questo reparto. Come si legge nella motivazione del premio che la Fondazione Luigi Micheletti ha conferito all'Autore per la tesi nel dicembre 2004, "l'autore è riuscito ad individuare una pluralità di fonti (coeve, giudiziarie, giornalistiche, fotografiche, memorialistiche, orali) dalle quali ha ricavato un quadro composito, non demonizzante ma nemmeno "comprensivo" verso la cosiddetta Banda Carità".
 
  DAL TESTO - "[...] Carità avrebbe voluto alzare il tiro, "colpire in alto", lavare il "tradimento" del 25 luglio e punire proprio quelle classi che, secondo lui e buona parte del fascisti di Salò, avevano tradito il regime dopo averne ricevuto doni e cariche. Non gli riuscì a Firenze, ma potè farlo, seppur parzialmente, a Padova [...]. Carità certo si rifaceva alla violenza squadrista che aveva già praticato in Lomellina nel 1920-22. Tuttavia aveva compreso che un'azione squadrista non sarebbe bastata per la lotta intrapresa dalla Rsi, poiché il nemico era molto più organizzato e forte di quello battuto vent'anni prima".
 
  L'AUTORE - Riccardo Caporale si è laureato con lode nel luglio 2004 in storia contemporanea alla Facoltà di Lettere della Università di Bologna. Borsista presso la University of Wisconsin di Madison nel quadro del Mosse Program (2002), vincitore del premio V° borsa di studio intitolata a Luigi Micheletti presso la Fondazione Micheletti di Brescia nel dicembre 2004. Collabora con l'Istituto Provinciale della Resistenza di Bologna e l'Istituto per la Resistenza e lo studio della storia contemporanea di Lucca. 
 
  INDICE DELL'OPERA - Presentazioni di: Mariella Zoppo (Assessore alla Cultura della Regione Toscana); Andrea Tagliasacchi (Presidente della Provincia di Lucca); Berto Corbellini Andreotti (Presidente dell'Istituto storico della resistenza e dell'Età contemporanea in provincia di Lucca) - Prefazione, di Daniella Gagliani - Premessa sulle fonti utilizzate - Alcune precisazioni - Ringraziamenti - Capitolo I: Firenze - Capitolo II: Bergantino "sede di riposo" - Capitolo III: Ultima fermata Padova - Capitolo IV: La fine del Rss e i due processi - Conclusioni: una memoria "maledetta" - Appendice - Fonti e bibliografia - Indice dei nomi