Esoterismo e Fascismo
a cura di Gianfranco de Turris
Edizioni Mediterranee, pagg.412, Euro 29,90
 
IL LIBRO - Il primo libro che esamina esaustivamente i rapporti fra esoterismo e Fascismo attraverso 37 saggi di 26 autori diversi e con l'aiuto di documenti spesso inediti, al di là di ogni sensazionalismo e fantasticheria ma in base a ricerche d'archivio secondo un metodo rigorosamente storico-scientifico.
  Non è esistito un "esoterismo fascista" né un "Fascismo esoterico", cioè una componente del Fascismo che si basasse su conoscenze di questo tipo come avvenne invece per il nazionalsocialismo, ma vi fu sicuramente un complesso rapporto fra alcuni ambienti e singole personalità che avevano interessi spiritualisti, occulti, esoterici e il Regime fascista, che operarono accanto ad esso o anche al suo interno.
  Di questa poco indagata situazione si occupa il volume curato da Gianfranco de Turris che esce dopo un lavoro di circa tre anni: per la prima volta un gruppo di specialisti esamina complessivamente i collegamenti tra massoneria, teosofia, antroposofia, neopaganesimo, tradizione italica e fascismo tracciando anche i ritratti di personalità importanti e a torto considerate minori come Arturo Reghini, Julius Evola, Aniceto del Massa, Massimo Scaligero, Guido De Giorgio, il duca Colonna di Cesarò. Si analizza il mistero de "la Grande Orma" e di una rappresentazione teatrale come Rumon.
  Il campo d'indagine è anche allargato al culto della romanità, che non fu solo esteriore, descrivendo l'attività dell'archeologo Giacomo Boni, e quindi ai simboli che utilizzò il fascismo e al suo aspetto di "religione civile" con la Scuola di Mistica Fascista, alle teorie della razza a sfondo tradizionale ed esoterico, al retroterra culturale "spirituale" e "spiritistico" di scrittori, pittori, musicisti che operarano in quel periodo. Si traccia il profilo del d'Annunzio "occulto" e del suo architetto "massone" Moroni. Si parla della fondazione dell'IsMEO voluto da Giovanni Gentile e Giuseppe Tucci per una apertura alla spiritualità dell'Oriente. Si indaga sulla presenza di Crowley in Italia e sulle piste "esoteriche" degli attentati a Mussolini. Non manca un esame delle riviste e degli editori che si occuparono di questi argomenti, del cinema mitico del fascismo e della cosiddetta "archeologia misteriosa" durante il Ventennio.
  Una panoramica mai effettuata prima con questa ampiezza che rivela caratteri inaspettati della cultura italiana fra le due guerre. Con due interviste a Giorgio Galli e Emilio Gentile.
 
  DAL TESTO - "Mi pare il caso di sottolineare l'aspetto del tutto innovativo di alcune delle ricostruzioni qui effettuate (massoneria, teosofia, antroposofia, Gruppo di Ur, l'enigma della "Grande Orma";, gli attentanti a Mussolini, il razzismo) e il quadro estremamente complesso che ne emerge: il sovrapporsi tumultuoso degli eventi e delle persone negli anni Venti ha obbligato alcuni autori a ripercorrere in parte i passi di altri qui presenti, ma più che di sovrapposizioni si tratta di precisazioni, o anche della stessa vicenda osservata da punti di vista diversi o con analisi e deduzioni diverse. Il che offre al lettore e allo studioso ampia materia di riflessione, soprattutto perché si riportano notizie e dati in genere ignorati o trascurati. Un punto di partenza per indagini più approfondite soprattutto per l'enigmatico groviglio di eventi che si produssero e delle personalità che agirono nel decennio 1919-1929".
 
  IL CURATORE - Gianfranco de Turris, giornalista e scrittore, lavora da oltre venti anni in RAI nella redazione culturale del Giornale Radio. Ha pubblicato quindici libri, divisi fra la letteratura dell'Immaginario e la critica culturale e di costume. Ha curato l'edizione italiana di diverse centinaia di libri. Per le Mediterranee dirige le collane "La Biblioteca dei Misteri" e "Opere di Julius Evola".