Il console
Omar di Maria
Pendragon, pagg.344, Euro 16,00
 
IL LIBRO - Il 25 luglio 1943 è solo il rombo che precede il terremoto della storia. Quando il maresciallo d’Italia Pietro Badoglio riceve dal re l’incarico di formare il nuovo governo e Mussolini viene arrestato, è allora che comincia a incrinarsi la compattezza del Regime. A poche settimane dall’8 settembre, Michelangelo Grazioli, fascista della prima ora in forza alla X Legio di Bologna, viene incaricato dal comando della divisione Centauro, stanziato alle porte di Roma, di una missione investigativa nella capitale per prevedere lo sviluppo degli eventi che di lì a poco travolgeranno il paese. Il nervoso resoconto del protagonista scivola attraverso gli ambienti romani brulicanti di gerarchi nazisti e informatori, prostitute e contrabbandieri, per condurci direttamente nelle stanze del potere, non ultima quella di un inedito Mussolini: Duce paterno e privato, provato e instancabile, le cui parole ci lasciano intravedere gli intrighi di palazzo nei quali la storia ama far perdere le sue tracce.
  Alla sua prima prova letteraria, Omar di Maria ha saputo costruire una efficace macchina narrativa, che dipana con precisione e rigore storico la matassa dei principali avvenimenti che hanno caratterizzato il bienno 1943-1945. Possibile controparte del più celebre "Partigiano Johnny", la vicenda tesa e vibrante di Michelangelo Grazioli è il simbolo indelebile di tutti coloro che, pur rimanendo fedeli al proprio credo politico, non hanno esitato a compiere una scelta difficile ma necessaria.
 
  DAL TESTO - "Il Duce mi attende, vengo nuovamente introdotto alla sua presenza, è in compagnia dell'eccellenza Bombacci, parlano fittamente nel loro angolo vicino al caminetto acceso, Bombacci esce dall'altro lato della stanza con un pacco di fascicoli in mano, Mussolini si accomoda in poltrona e mi chiama con un cenno della mano.
  ""Sedetevi console, avete visto chi è uscito? Non so se lo riconoscete, è Nicola Bombacci, uno che a Livorno nel 1921 ha fondato il Partito comunista d'Italia. Come me romagnolo e come me maestro elementare, uno [...] a cui ho consentito per vent'anni di scrivere, parlare, dissentire. Ora è qui, un comunista con il capo dei fascisti, chi glielo fa fare? Ma sono contento di averlo con me [...]"". 
 
  L'AUTORE - Omar di Maria, nato a Mombaroccio (PU), attualmente vive e lavora a Bologna. Laureato in Sociologia all’Università di Urbino, ha vissuto per oltre vent’anni a Roma, dove ha prestato servizio presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Si occupa da anni di Storia contemporanea, con particolare attenzione al periodo 1943-1945. Questa è la sua prima opera.