L’alleanza contro Babilonia
John K. Cooley
Elèuthera, pagg.319, Euro 18,00
 
IL LIBRO - Le rovine dell'antica Babilonia sono ancora lì a ricordarci che il conflitto attuale è uno dei tanti che hanno travolto l'Iraq e più in generale il Medio Oriente. E alla storia vecchia e recente si ricollega Cooley, con magistrale tocco di narratore e giornalista, per spiegare l'invasione e l'occupazione dell'Iraq. Questa guerra segna un punto di svolta nelle relazioni tra Occidente e mondo arabo e altera l'equilibrio di potere in Medio Oriente. L'elemento cruciale di questa svolta è la relazione tra Israele e gli Stati Uniti. Nell'analizzare le drammatiche vicende attuali da questa prospettiva specifica, Cooley apre un'ampia prospettiva storica che per l'appunto parte dalla Babilonia biblica e arriva e si dispiega pienamente ai nostri giorni, mostrandoci come gli interessi di USA e Israele fossero dapprima contraddittori, ma come si sia gradualmente creata una solida alleanza tra i due. Un'alleanza contro Babilonia.
  "In questo libro John Cooley rompe il silenzio sul ruolo cruciale che ha avuto Israele nell'avventura imperiale in Iraq. Per dirla tutta: la coda a Tel Aviv ha spesso fatto dimenare il cane a Washington. Questo libro è essenziale e brillante. Bisogna leggerlo". (John Pilger)

  DAL LIBRO – “Dopo la caduta di Saddam e la presa di Baghdad nell’aprile 2003, il generale Ya’akov Amidror ha sottolineato come Israele avesse aiutato  gli americani a preparare la strada verso l’obbietivo preannuciato di portare la democrazia in Medio Oriente “bloccando i progetti nucleari iracheni nel 1981; a riprova della collaborazione strategica tra il nostro Paese e gli Stati Uniti”. Israele aveva sempre temuto che si formasse una coalizione siro-irachena. “Nel 1973, l’arrivo in extremis delle forze irachene aveva quasi permesso ai siriani di conservare  le alture del Golan. Eliminata la minaccia di una coalizione, cambia del tutto la prospettiva di Israele riguardo a un conflitto sul fronte orientale”".

  L’AUTORE - John K. Cooley (New York City, 1927) è stato per oltre quarant'anni corrispondente dal Medio Oriente e dall'Africa del Nord e lavora attualmente per la rete americana ABC. Di lui John Pilger ha scritto: «La sua conoscenza del Medio Oriente non è seconda a nessuno». Ha scritto diversi libri, l'ultimo dei quali ("Una guerra empia", Elèuthera 2000, arrivato alla sesta edizione), sui rapporti tra Bin Laden e la CIA, ha avuto un grande successo mondiale. Scritto due anni prima degli attentati dell'11 settembre quel libro si è rivelato tragicamente profetico nel paventare i nefasti esiti di una collaborazione americana con l'estremismo islamico nata in Afghanistan in funzione antisovietica.

  INDICE DELL’OPERA – Introduzione - I. L'eredità babilonese - II. Il disfacimento dell'impero ottomano - III. Operazione «Ezra e Neemia»: fuga agrodolce verso Sion - IV. L'ingresso dell'Iraq sulla scena palestinese - V. Ménage à quatre: Usa, Israele, Iran e curdi iracheni - VI. La Cia dà una spinta a Saddam - VII. Il regno di Saddam (atto I): affari con gli Usa, guerra con Israele - VIII. Il regno di Saddam (atto II): giochi di potere e guerra - IX. Il regno di Saddam (atto III): sconfitta e sfida, 1980-90 - X. Gerusalemme-Washington: un'alleanza più stabile e forte - XI. Finale di partita: democrazia o smembramento per l'Iraq?