La grande menzogna. Il ruolo
del Mossad, l’enigma del Niger-gate, la
minaccia atomica dell’Iran

Ferdinando Imposimato
Koinè Nuove Edizioni, pagg.174, Euro 14,00
 
“La politica internazionale, ma anche quella interna […] della gran parte delle attuali democrazie occidentali, - scrive il giudice Clementina Forleo nella Prefazione - si sono fondate, soprattutto a seguito dei noti e tragici fatti dell’11 settembre 2001, su varie “grandi menzogne”, utilizzando proprio lo strumento mediatico per controinformare, per manipolare le coscienze delle masse, per alimentare le paure, e ciò all’evidente fine di perseguire interessi economici di grande portata”.
  “A proposito dei conflitti bellici internazionali […] con particolare riferimento a quello iracheno - aggiunge la Forleo – sono stati legittimati massacri indiscriminati di donne e bambini e comunque innocenti […] la tragica verità che emerge dall’elevatissimo numero delle vittime civili che tali conflitti bellici, mascherati dal fine di “esportare la democrazia in tutto il mondo”, hanno generato, con mezzi di distruzione ad altissima potenzialità offensiva ed in totale spregio del diritto internazionale umanitario”.
  Secondo Ferdinando Imposimato (giudice istruttore dei più importanti casi di terrorismo in Italia), “l’obiettivo di demonizzare Saddam Hussein per legittimare una guerra e liberare il mondo dal Male è stato raggiunto”.
  A proposito dell’affare Niger-gate diffuso dai media, osserva l'Autore: “[...] questa messinscena era iniziata dal 2000 ed era il primo segnale della guerra in Iraq […] ripetiamo fino alla noia che Saddam costruisce l’atomica. La gente ci crede e lo odia. E dà il consenso all’America per scatenare la guerra all’Iraq. Così la notizia falsa diffusa più volte da giornali e Tv diventa l’evento vero. La bugia diventa realtà fino a produrre un capovolgimento del reale. Ciò che viene solo detto cento, mille volte sulla carta stampa e in TV diviene reale”.
  “Oggi, per l’America, a minacciare la pace sarebbe gli iraniani che ostacolano il processo di disarmo nucleare […] – continua Imposimato - ma i rischi non derivano solo dall’Iran ma anche dagli Stati Uniti, che stanno mettendo in atto uno sforzo eccezionale per costruire armi nucleari di tipo nuovo, piccole bombe atomiche a effetto territoriale limitato. I pericoli maggiori nascono dalla pretesa americana di usare le nuove bombe cancellando la definizione di armi nucleari per queste piccole atomiche. In modo che la guerra nucleare possa venire combattuta e “sentita” come normale dalla comunità internazionale”.
  “Proprio in Iraq, a Falluja, sono state usate dagli americani armi non convenzionali, le bombe al fosforo, contro la popolazione civile. […] Saddam Hussein è sotto processo a Baghdad per delitti contro l’umanità ma nessuno paga per i massacri di Falluja”.
  “[…] l’Unione europea non ha fatto nulla per scongiurare la guerra all’Iraq – spiega l’Autore - ed oggi appoggia Bush che vuole la guerra all’Iran […]. Bush era l’autore di una guerra illegittima, di elezioni illegittime, della vergogna di Guantanamo e di Abu Ghraib, dei massacri di 25.000 civili in Iraq, tra cui donne e bambini. Colui che ha trasformato Osama Bin Laden, agli occhi del mondo arabo, nel paladino della libertà, nel nemico dell’imperialismo USA. E nell’antagonista di un Bush che ha ignorato gli appelli della pubblica  opinione mondiale a favore della pace. E  che ora sta preparando politicamente e militarmente un'altra guerra, questa volta contro l’Iran.Oggi l’America continua a ritenersi il titolare esclusivo del diritto della guerra preventiva”.