Un parricidio mancato.
Hegel e il giovane Marx
Roberto Finelli
Bollati Boringhieri, pagg.320, Euro 28,00 
 
IL LIBRO - Questo saggio ripropone il tema che da lunga data appariva esaurito e concluso del rapporto tra il giovane Marx e la filosofia di Hegel. Secondo l’ordine canonico della vecchia marxologia il passaggio dell’idealismo di Hegel al materialismo di Marx altro non doveva significare che il tradursi di una teoria del divenire, prima confinata nel piano astratto dell’Idea e dello Spirito, nell’agire reale degli esseri umani e delle loro relazioni in un orizzonte storicamente concreto. La tesi di fondo della ricostruzione di Finelli rompe invece questo ordine e questa presunta progressività proponendo una lettura del rapporto tra Hegel e il primo Marx segnata da una permanente e strutturale subalternità del giovane intellettuale rivoluzionario al grande filosofo di Stoccarda. Tanto che la sostanza del nesso tra Hegel e il primo Marx si risolverà sostanzialmente in un "parricidio mancato" e nel confronto tra due antropologie di cui quella giovanil-marxiana appare di natura organicistica e spiritualistica malgrado la presunzione di materialismo e concretezza di cui si ammanta. Rispetto alla originalissima concezione hegeliana del soggetto che diventa se stesso in rapporto con l’alterità la filosofia della soggettività del giovane Marx, modulandosi solo sul tema dell’eguaglianza e della organicità del genere umano, opera una vera e propria regressione attraverso il materialismo di Feuerbach. Ne resterà profondamente marcata la successiva concezione materialistica della storia elaborata da Marx insieme con Engels.
 
  DAL TESTO -  “[...] una lettura del rapporto tra Hegel e il primo Marx segnata da una permanente e strutturale subalternità del giovane intellettuale rivoluzionario al grande filosofo di Stoccarda. Subalternità che durerà a lungo, per tutto un periodo di vita di Marx, e che, negata e rimossa, sarà all’origine di molte opzioni, troppe frettolose e assai poco meditate, della prima teoria marxiana. Tanto che […] la sostanza di quel nesso tra Hegel e il primo Marx si risolverà sostanzialmente in un atto mancato, in un “parricidio mancato”, e nel confronto asimmetrico tra due antropologie, di cui quella giovanil-marxiana appare di natura […] simbiotico-fusionale, organicistica e spiritualistica, malgrado la presunzione di materialismo e di concretezza di cui s’ammanta. Soprattutto se posta a confronto con l’originalissima concezione del soggetto come “werden zu sich e bei sich im andern sein" (diventare se stesso attraverso il rapporto con l’alterità) che Hegel ha depositato nella denominazione solo apparentemente tradizionale di spirito. […] la filosofia della soggettività propria del giovane Marx, modulandosi solo sul tema dell’uguaglianza e dell’organicità di genere – del “genere umano” -, disconosce ogni senso possibile nei confronti del valore di una individuazione differenziata e opera così una regressione antropologica, attraverso il materialismo “fallace” di Feuerbach, rispetto alla complessità raggiunta dalla teoria della soggettività hegeliana. Arretratezza e arcaicità che s’esprimerà del resto anche nella successiva concezione materialistica della storia, elaborata da Marx insieme a Engels, la quale, pur nella profonda originalità sul piano interpretativo della storia della società umana, rifiuta di mediare il legittimo riconoscimento dato ai bisogni materiali della vita dell’essere umano, e all’organizzazione del lavoro posta in essere per soddisfarli, con quel bisogno immateriale di riconoscimento della più propria e ineguagliabile identità d’ognuno da parte di un altro essere umano, che per la “fenomenologia dello spirito” di Hegel e poi per la psicoanalisi disvela un piano di ricerca imprescindibile dell’antropologia moderna”.
 
  L'AUTORE - Roberto Finelli, professore straordinario di Storia della Filosofia Moderna presso l'Università di Bari, è autore tra l’altro di "Astrazione e dialettica dal romanticismo al capitalismo" (Bulzoni, 1987) e "Mito e critica delle forme. La giovinezza di Hegel (1770-1801)" (Editori Riuniti, 1996). Sua è una nuova traduzione ampiamente commentata dell’opera giovanile di Marx "Critica della filosofia del diritto statuale di Hegel" (Editori dell’Ateneo, 1983).
 
  INDICE DELL’OPERA - Premessa – Tra antico e moderno – Uno schizzo hegeliano – Un giornalismo dall’anima filosofica – Il materialismo ingannevole di Ludwig Feuerbach – Un comunismo troppo umano – Bibliografia – Indice dei nomi