La regione ebraica in Russia
Alessandro Vitale
Gampiero Casagrande Editore, pagg.288, Euro 20,00
 
IL LIBRO - Una remota e vasta regione della Siberia, adagiata sulle rive dell’Amur, ai confini con la Cina nell’Estremo Oriente russo e attraversata dalla Transiberiana, è stata “la Prima Israele”. La Regione Autonoma Ebraica, volontariamente colonizzata dal 1928, è l’unica entità politica specificamente ebraica esistente nell’età contemporanea oltre a Israele.
  La sua storia, pur segnata da pesanti delusioni, violenze e persecuzioni, ha lasciato un’eredità originale: dalle macerie dell’Impero sovietico affiora infatti un’insospettata convivenza fra etnie e nazionalità, legate dal rispetto reciproco e dalla collaborazione quotidiana, abituate a far propria la ricchezza di culture diverse senza cadere nell’assimilazione, incapaci persino di comprendere il significato dell’antisemitismo e orgogliose della loro appartenenza a una terra nella quale gli Ebrei rimasti non si percepiscono come parte di una diaspora, ma come un ramo dell’albero dell’Ebraismo mondiale. La “Prima Israele” sta vivendo una lenta rinascita, poco nota ma non per questo meno ricca di potenzialità.
  Il caso della Regione Autonoma Ebraica non solo solleva rilevanti e complesse questioni in tema di Relazioni Internazionali, di teoria federale e di interazione fra etnie, ma induce anche a gettare uno sguardo, con una lente diversa da quella statocentrica abituale, su quanto accade nel Medio Oriente e in Israele, imprigionati in una condizione di guerra permanente, difficilmente separabile dall’incapacità di immaginare e adottare forme alternative di convivenza.
 
  DAL TESTO - "La regione della quale Birobidzhan è il capoluogo, solcata dai fiumi Bira e Bidzhan e che ancora figura sulla carta geografica della Russia post-sovietica come Regione Autonoma Ebraica, è stata "la prima Israele", la prima terra a essere colonizzata da una popolazione in gran parte ebraica, la prima terra promessa degli Ebrei. Oggi però è dimenticata e della sua storia non si parla più. Eppure, se quell'esperimento di creazione di un'entità politica fosse continuato fino all'autogoverno, [...] prima effettivo e poi latente, forse oggi non avremmo a che fare con il Medio Oriente insanguinato da una guerra senza fine, ma con una terra ricca, vasta e bellissima nella sua natura rigogliosa, con inverni solo più rigidi di quelli canadesi, con popolazione a maggioranza ebraica: una terra probabilmente al riparo da contrasti fra etnie e religioni".
 
L'AUTORE - Alessandro Vitale - Bressanone/Brixen (Bolzano/Bozen) 1961 - è ricercatore in 'Relazioni Internazionali' presso il Dipartimento di Studi Internazionali dell’Università degli Studi di Milano e docente incaricato di 'Studi Strategici' dal 2003 presso la Facoltà di Scienze Politiche, Università degli Studi di Milano. Dopo la Specializzazione post-laurea in Comunicazioni Sociali (Università Cattolica di Milano), è stato ricercatore a tempo indeterminato presso l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI), Milano. Borsista presso le Università di Mosca e di Vilnius (Lituania), ha insegnato per dieci anni in corsi seminariali all’Università Cattolica di Milano, quindi presso l’Università degli Studi di Milano e in alcune Università dell’Europa Orientale, soggiornando a lungo in Russia, Lituania e Polonia. Ha svolto studi presso la Temple University di Filadelfia e l’Università dell’Alabama (USA).
  Membro del settore 'Research and Analysis' del 'Non Governmental Peace Strategies Project' (Ginevra- New York-Torino), 'free lance correspondent' della Redazione russa di 'Radio Free Europe/Radio Liberty' (Praga), inviato temporaneo da Mosca e da Vilnius per "l’Avvenire", ha soggiornato a più riprese in Unione Sovietica e nella Russia post-sovietica e ha insegnato e viaggiato in Siberia, partecipando a tre missioni del "Corriere della Sera" con l’inviato speciale Ettore Mo. Ha collaborato con la 'Fundacja Miedzynarodowe Centrum Rozwoju Demokracij' (Fondazione Internazionale 'Centro per lo Sviluppo della Democrazia) e l’Institut Studiow Strategicznych' di Cracovia (Polonia) e con il Centro Militare di Studi Strategici (CeMiSS), Roma. È consigliere dell’Associazione Italia-Russia Lombardia, ricercatore del CARC (Centro interfacoltà per lo Studio dell’Asia, Università degli Studi di Milano), ricercatore del CEEUN (Central Eastern European University Network), ricercatore dell’IFRA (International Futures Research Academy) e Vicepresidente eletto dell’ILB (Italijos-Lietuviu Bendruomene - Centro di Cultura Lituana - Comunità Lituana in Italia, Lombardia), membro della SISP (Società Italiana di Scienza Politica). Ha collaborato con numerose riviste italiane e straniere.
 

  INDICE DELL'OPERA - "Il sionismo rosso" di Sergio Romano  - Premessa - Introduzione - La città attraverso l'obiettivo di Luigi Baldelli - 1. La ricerca di una patria ebraica nell'Impero Russo - 2. Il Distretto Nazionale Ebraico: la prima Israele sorgerà in Siberia - 3. La formazione della Regione Autonoma Ebraica - 4. Una colonizzazione volontaria - 5. L'appoggio della Comunità ebraica mondiale - 6. La Regione Autonoma Ebraica nelle relazioni internazionali - 7. Il fallimento dell'immigrazione di massa e la repressione staliniana - La Regione Ebraica. Storia, economia e società attraverso immagini d'archivio - 8. Il Birobidzhan nella fase post-staliniana: nuovi freni all'insediamento 9. Le relazioni interetniche: un modello di possibile convivenza - 10. Birobidzhan e la sua Regione nella Russia post-sovietica - Una regione autonoma in un sistema federale apparente - 12. La Regione Autonoma Ebraica e la politica internazionale - 13. Conclusioni - Apparati - Cronologia dei principali avvenimenti della Regione Autonoma Ebraica - Glossario - Indice dei nomi e dei luoghi - Bibliografia - Ringraziamenti - L'autore e il fotografo