Di' qualcosa di destra. Da "Caterina va in città" a Paolo Di Canio
Angelo Mellone
Marsilio, pagg.222, Euro 11,00
 
IL LIBRO - Nonostante la retorica della Seconda repubblica, nel nostro Paese sopravvive l’idea di una destra minoritaria, socialmente reazionaria, antropologicamente bacchettona, culturalmente arretrata e destinata a subire il processo di modernizzazione anziché generarlo. Si tratta di una falsa rappresentazione, che fino a oggi né la classe politica né tanto meno quella intellettuale sono state in grado di capovolgere. Il libro di Mellone, definito nell’introduzione da Claudio Velardi "un campionario puntuale di quanto si muove di nuovo e di interessante nella destra italiana", prova a sfatare questo "mito negativo". Rivelando l’esistenza di una destra italianissima radicata nella società, dinamica, creativa, serenamente postideologica, che si muove tra i fenomeni di costume, il dibattito intellettuale, le culture popolari, l’immaginario diffuso: dal cinema alla letteratura, dalle curve degli stadi al mondo imprenditoriale, dalle occupazioni "non conformi" agli sport estremi, dal pop-fascismo a D&G, dalle fiction alle tendenze gastronomiche. Eppure, sostiene l’Autore, dire "qualcosa di destra" oggi, nel nostro Paese, è ancora complicato. Perché? Il libro, un’originale narrazione a cavallo tra l’analisi sociologica e la cronaca giornalistica, cerca di rispondere a questo interrogativo, che rimanda al carattere articolato, complesso e affascinante della destra italiana, alle difficoltà della politica a interpretarla, e alla speranza per una "svolta riformista" che tarda ad arrivare.
 
  DAL TESTO - “Ci sono le condizioni per governare da destra il processo di modernizzazione. Ciò significa vincere la prova del "riformismo di governo", realista e radicale. Immaginare da destra nuovi modelli sociali nell’epoca del "pensiero unico" in economia. Ma ogni "svolta", se non poggia sulla solidità di un percorso storico, rischia sempre di franare su se stessa e di implodere. Non è paradossale, dunque, che per fare un altro passo in avanti sia necessario, almeno per un momento, voltarsi indietro: e dimostrare che se l’Italia "dice" e "fa" qualcosa "di destra" non è la creazione estemporanea della Prima Repubblica”.
 
  L'AUTORE - Angelo Mellone (Taranto, 1973). Giornalista professionista, è editorialista del "Secolo d’Italia" e collaboratore del "Riformista". Ha conseguito il dottorato in comunicazione presso il Dipartimento di scienza della politica e sociologia dell’Università di Firenze, e svolge attività di ricerca al Dipartimento di Scienze storiche e socio-politiche della Luiss di Roma. Ha pubblicato 'Il circuito politico-mediale' (2002) e 'L’apparenza e l’appartenenza' (con Bruce I. Newman, 2004).
 
  INDICE DELL'OPERA - Introduzione - Caterina sta in città - Tipi di destra - Fascisti da Marte - Credere, trasgredire, riflettere - Riformismo pop - Note al testo