Il convegno italo-francese di studi corporativi (1935)
Giuseppe Parlato
Fondazione Ugo Spirito, pagg.215, Euro 15,49
 
IL LIBRO –  Nel 1935 a Roma il Ministero delle Corporazioni organizzò un convegno nel quale si confrontarono economisti, sindacalisti, uomini politici francesi (Aron, Roditi e Mounier) e italiani. Per la prima volta compaiono gli atti di questo importante incontro nella loro interezza.
  Il saggio che li precede illustra le posizioni dei corporativisti italiani negli anni Trenta e quelle della delegazione francese presente a Roma. Tra i partecipanti al Convegno, Bottai, Spirito, Pavolini, Cabrini, e Antonio Amendola, il figlio del leader antifascista.
 
  DAL TESTO – “Per diversi motivi, il 1935 fu un anno chiave anche per ciò che concerne i rapporti tra Italia e Francia. Può sembrare, questa, un’affermazione persino ovvia, se soltanto si pensa agli accordi Mussolini-Laval del gennaio, a Stresa, e, infine, al progressivo deterioramento dei rapporti con il mondo culturale francese determinato dall’inizio dell’impresa etiopica. Al di là di questi tre episodi determinanti vi furono situazioni minori – spesso da quelli determinati - che consentono di inquadrare il clima nel quale si svolse il Convegno italo-francese. Nella ripresa delle relazioni culturali fra i due paesi, all’inizio degli anni Trenta, certamente ebbero una notevole importanza i comitati “France-Italie” e “Italia-Francia”. La caratteristica ufficiale di questi comitati era evidente. Il primo era composto da vecchi notabili dello schieramento conservatore francese che vedevano in Mussolini essenzialmente colui che aveva sconfitto la democrazia parlamentare e il socialismo. Il secondo era composto soprattutto di politici e di industriali: la presidenza del sen. Borletti e la presenza nel Comitato di personaggi come Agnelli, Volpi, Mazzini – solo per citarne alcuni – mostrava come la collaborazione fra i due paesi non dovesse essere soltanto culturale".
 
  L’AUTORE – Giuseppe Parlato è allievo e continuatore di De Felice, ordinario nell’Università San Pio V di Roma, direttore della Fondazione Ugo Spirito, a sua volta importante storico del Fascismo: in particolare ricordiamo “La sinistra fascista” edito dal Mulino.
 
  INDICE DELL’OPERA – Inquadramento storico e motivi politico-culturali del Convegno italo-francese di studi corporativi – 1. Il 1935 e gli studi sul corporativismo in Italia – 2. Il 1935, il corporativismo e la Francia – 3. Il convegno italo-francese di studi corporativi: organizzazione e partecipanti – 4. I lavori del Convegno – 5. La polemica sul ruolo dello stato – 5. Il problema del rapporto partito-corporazione – 7. Il problema della libertà – 8. Corporativismo e sindacalismo nei rapporti di lavoro: verso una rivoluzione sociale? – 9. Dopo il Convegno – Bibliografia Convegno italo-francese – Appendici – Atti del Convegno italo-francese di studi corporativi