La guerra civile spagnola
Antony Beevor
Rizzoli, pagg.590, Euro 24,50
 
IL LIBRO - Nella notte tra il 17 e il 18 luglio 1936, il colpo di stato delle truppe guidate dal generale Franco segnò l’inizio di una guerra civile che dilaniò la Spagna per i tre anni seguenti: fu una vera e propria prova generale della Seconda guerra mondiale nella quale vennero sperimentate sistematicamente quelle atrocità sulla popolazione che avrebbe caratterizzato il conflitto successivo. Anche alcuni dei protagonisti furono i medesimi: Hitler e Mussolini inviarono delle truppe regolari in aiuto di Franco, e Stalin sostenne con armi, volontari e denaro le formazioni comuniste. Dagli Stati Uniti e da tutta Europa, nonostante la posizione ambigua e di sostanziale neutralità tenuta dai vari governi, giunsero migliaia di volontari: scrittori come Ernest Hemingway e Gorge Orwell, e uomini politici italiani come Palmiro Togliatti e Piero Nenni, pronti ad aderire alle brigate internazionali per "fronteggiare la minaccia fascista" e "difendere la Repubblica spagnola".
  A settant’anni da quei tragici eventi, Antony Beevor, che già con Stalingrado ha saputo rievocare magistralmente gli orrori della Seconda guerra mondiale, ci offre l’avvincente resoconto di uno dei conflitti pù duri e sanguinosi del Ventesimo secolo.
  Attingendo a una notevole mole di nuovi documenti emersi dagli archivi spagnoli, tedeschi e russi, l’Autore ricostruisce con la consueta chiarezza e lucidità le cause e gli sviluppi di questa guerra, offrendoci una nuova prospettiva sugli eventi.
  Con le straordinarie doti di narratore cui ha abituato i suoi lettori, Beevor presenta in maniera vivida e coinvolgente uno dei momenti cruciali della storia del Novecento, quello che per la prima volta ha visto contrapporsi, in uno scontro epocale, Fascismo e antifascismo.
 
  DAL TESTO - "La guerra civile spagnola è stata molto spesso definita uno scontro fra la destra e la sinistra, ma questa è una semplificazione fuorviante. Ci sono almeno altri due aspetti fondamentali: il centralismo statale contrapposto all'indipendenza regionale e l'autoritarismo contrapposto alla libertà dell'individuo. Le forze nazionaliste di destra erano molto più unite perché, tranne alcune eccezioni minori, combinavano tre fattori di aggregazione: erano di destra, centraliste e autoritarie nello stesso tempo. Dal canto suo la Repubblica era un calderone di incompatibilità e di reciproci sospetti, con i centralisti e gli autoritari, soprattutto i comunisti, in opposizione ai regionalisti e ai libertari".
 
  L'AUTORE - Antony Beevor, romanziere e saggista, è stato per cinque anni ufficiale di carriera dell’esercito britannico, prima di dedicarsi esclusivamente alla scrittura. Uscito nel 1998, il suo libro 'Stalingrado' (Rizzoli 1998, BUR 2000) è stato un bestseller a livello internazionale. Rizzoli ha inoltre pubblicato con grande successo 'Berlino 1945. La caduta' (2002, Bur 2003) e 'Creta' (2003).
 
  INDICE DELL'OPERA - Parte prima. La Vecchia Spagna e la Seconda Repubblica - Parte seconda. La guerra delle due Spagne - Parte terza. La guerra civile diventa internazionale - Parte quarta. La guerra mondiale per procura - Parte quinta. Tensioni interne - Parte sesta. La via della sconfitta - Parte settima. Vae victis!