La terza via fascista. Il mito del corporativismo
Gianpasquale Santomassimo
Carocci, pagg.317, Euro 28,00
 
IL LIBRO - Il fenomeno fascista si è configurato negli anni tra le due guerre come una “terza via”, distinta e contrapposta rispetto a liberalismo e socialismo. Una “terza via” in cui il corporativismo sembrava rispondere a una delle questioni più drammatiche dell’epoca: l’assetto complessivo di una società che non poteva più fondarsi sugli automatismi della “mano libera” e che guardava con timore alla soluzione collettivistica che prendeva corpo nell’Unione Sovietica dei piani quinquennali. Il corporativismo, inoltre, assumeva come proprio asse portante la proposta di una radicale sostituzione della rappresentanza politica con una rappresentanza del mondo produttivo, del lavoro, delle professioni, dei ceti: una sorta di sublimazione dell’antipolitica parallela all’inabissamento delle libere istituzioni che il Fascismo stesso contribuisce a logorare e talvolta riesce ad abbattere. Il mito corporativo esercitò una influenza di grandissimo rilievo, contribuendo al fascino internazionale che il nuovo regime italiano sembrò capace di esercitare su gran parte dell’opinione pubblica. Un regime che si presentava quale regno della pace sociale e dell’armonia tra le classi e che tale venne da molti creduto.
 
  DAL TESTO - "Ugo Spirito fu autore, durante il ventennio fascista, dei più radicali e distruttivi attacchi che siano mai stati condotti in Italia contro la scienza economica e i suoi cultori; questa vis polemica non fu soltanto l'approdo momentaneo di un "itinerario teorico" personale, ma si inserì in un clima culturale e politico che tali espressioni promuoveva e proteggeva e che, indubbiamente, favorì la fortuna e la diffusione delle tesi di Spirito. Seppure gli esiti estremi delle sue concezioni furono [...] ben lungi dal costituire il fondamento politico-teorico di una corrente interna al regime, la sostanza, i toni e le inflessioni della sua polemica contro l'economia politica fanno parte di una diffusissima pubblicistica che su tale argomento proliferò in quegli anni".
 
  L'AUTORE - Gianpasquale Santomassimo insegna Storia della storiografia nella facoltà di Lettere dell'Università di Siena, collabora al "manifesto" ed è nella direzione delle riviste "Italia contemporanea" e "Passato e presente". Tra le sue opere più recenti: "La marcia su Roma" (Firenze, 2000) e "Antifascismo e dintorni" (Roma, 2004).
 
  INDICE DELL'OPERA - Premessa - 1. La rinascita del mito corporativo - 2. Uomini e riviste del corporativismo - 3. Il corporativismo senza corporazioni - 4. Il Convegno di Ferrara - 5. La "terza via" - 6. La parabola del mito corporativo - Note - Indice dei nomi