Perché ci odiano
Paolo Barnard
Bur, pagg.352, Euro 9,60
 
IL LIBRO - Le menzogne uccidono. Ci sono le prove, le testimonianze, i documenti. Basta cercare. È quello che ha fatto l’Autore di questo libro utilizzando fonti “non sospette”, spesso Top Secret: cioè quelle ufficiali americane, inglesi, israeliane che dimostrano come il terrorismo occidentale, ben prima di Bin Laden e su scala assai maggiore, sia stata l’arma principale di questi Paesi per imporre un ordine mondiale fondato sulla sopraffazione e la violenza.
  Da decenni. Da quando i sionisti e gli israeliani in Palestina, gli americani e gli inglesi in Medioriente, Indonesia, Africa e America Latina, si sono resi responsabili di immani massacri, pulizie etniche, attentati, assassini e repressioni. Milioni di innocenti perseguitati, torturati e ammazzati da quelli che oggi guidano la “Guerra al Terrorismo”. Crimini rimasti non solo impuniti, ma spesso spacciati come giusta difesa del “mondo libero” occidentale, e che sono la vera fonte dell’odio dei fanatici che oggi ci attaccano.
 
  DAL TESTO - "In questo accannimento nell'errore e nell'indifferenza da parte del blocco occidentale, Israele e la sua occupazione illegale dei territori palestinesi (Gaza solo di recente esclusa), con le sue ben note, reiterate e sanguinarie violazioni di quasi ogni norma esistente di legalità internazionale rese possibili in buona parte dell'incondizionato appoggio americano, hanno svolto una funzione tristemente primaria. Israele è nato e cresciuto facendo largamente uso del terrorismo [...], e infatti dal terrorismo è poi stato travolto a caro prezzo, ma quello che interessa a questo punto della narrazione è che anche in questo caso gli avvertimenti all'Occidente di quanto devastante fosse la condotta israeliana nei confronti del popolo palestinese e di quanto profonde, insanabili e pericolose sarebbero state le conseguenze in termini di risentimento contro i nostri Paesi, furono ignorati per decenni nonostante fossero noti oltre ogni dubbio. Niente meno che illuminante si può definire in tal senso il contenuto di un telegramma Top Secret che l'ambascita americana a Baghdad spediva al Dipartimento di stato a Washington l'11 settembre del 1952 [...] e nel quale l'ambasciatore in persona scriveva che <<...senza eccezione, ogni iracheno che incontro solleva come prima cosa la questione palestinese, e non lascia dubbi sulla profondità dei suoi sentimenti. Mi dicono che non hanno nulla contro quegli ebrei che sono stati i benvenuti in Oriente quando l'Occidente li perseguitava. Ma i sionisti sono un'altra cosa, sono crudelmente egoisti e pericolosamente aggressivi...La creazione dello stato d'Israele su terre che furono arabe dai tempi del Califfo Omar e che ancora oggi sono parte dell'eredità spirituale degli arabi, ha inflitto una ferita eterna alla spiritualità musulmana. Questo non sarebbe stato possibile se non attraverso l'intervento e il sostegno degli USA>>"
 
  L'AUTORE - Paolo Barnard è stato corrispondente dall’estero, collaborando con i maggiori quotidiani italiani. Ha realizzato per la trasmissione “Report” (Rai 3) inchieste dedicate alla globalizzazione, al terrorismo internazionale, alla 'new economy'. Attualmente collabora con Rai Educational. Ha curato per la Bur il libro di Bartoccioni, Bonadonna e Sartori, 'Dall’altra parte'.
 
  INDICE DELL'OPERA - 1. Le menzogne uccidono - 2. Le ragioni dell'odio - 3. Due paesi e due misure - 4. Il terrore intoccabile - Appendice 1. Né pro né contro - Appendice 2. Sintesi storica del conflitto israelo-palestinese - Viaggio nel calvario ceceno (di Giorgio Fornoni)