Speriamo in bio. La grande rivoluzione pacifica contro i cibi che minacciano la nostra salute
Marina Seveso
Orme Editori, pagg.255, Euro 16,00
 
IL LIBRO - Il mondo si divide in chi soffre di denutrizione e chi per un'alimentazione sbagliata e poco sana: la causa di entrambe le cose è la stessa, il modello agroalimentare imposto a tutto il mondo. Cantina a credenza di un tempo, ma anche i primi frigoriferi, avevano una chiave: solo la padrona di casa decideva come, quando e per chi aprire la dispensa. Mentre allora c'erano molte chiavi e molte padrone di casa, oggi la fonte del cibo è nelle mani di gruppi sempre più ristretti di persone. Ma fino a che punto è saggio che le mani pochi controllino il cibo di tutto il mondo?
  "Speriamo in bio" esamina la realtà nascosta dietro al carrello del supermercato: come viene prodotto e allevato il nostro cibo, i rischi per la salute, la carenza sempre più pericolosa delle risorse che agevolano l'agricoltura intensiva e la grande distribuzione. L'alternativa è la produzione biologica e sostenibile, di cui nel saggio si esaminano affidabilità, controlli, vantaggi e prospettive, non tacendo il discusso aspetto del maggiore impatto della dieta biologica sul bilancio familiare. Vivere biologico è però possibile per tutti: il volume non si rivolge infatti solo a chi è già sensibile ai temi affrontati, ma vuol essere d'indicazione anche per chi combatte la battaglia quotidiana contro lo stress e la mancanza di tempo, la quarta settimana del mese e le mille tentazioni del consumismo.
 
  DAL TESTO - "Credo che il vivere biologico si possa riassumere in una parola un po' passata di moda, che è 'rispetto', ma chi vuole può anche chiamarlo senso delle proporzioni: quei nostri frigoriferi traboccanti, gli apparecchi elettrici tenuti accesi spesso senza scopo, i giri in macchina che portano solo alla ricerca isterica di un posteggio, quello sciupio continuo e multiforme che chiamiamo novità, quel senso dello spreco che insieme alla continua ansia caratterizza il nostro modo di vivere, non è rispettoso di nulla".
 
  L'AUTRICE - Marina Seveso, scrittrice e giornalista free-lance che collabora a diverse testate nazionali, vive e lavora a Genova. Ha curato pubblicazioni sul riciclaggio e riutilizzo degli oggetti e sui movimenti verdi europei. Fra i suoi libri, "Terme e benessere" (Mondadori, 2000), "Guida ai mercatini d'Italia" (piemme, 2001). Da anni si batte in favore dell'agricoltura e dell'alimentazione biologiche.
 
  INDICE DELL'OPERA - Prefazione - Capitolo 1. Il paese di Bengodi - Capitolo 2. Campi di battaglia - Capitolo 3. La dieta del kamikaze - Capitolo 4. Metti un Frankenstein in Tokyo -Capitolo 5. Una scelta condivisa - Capitolo 6. Biologico si può, si deve - Bibliografia - Ringraziamenti