Storia di Valerio Fioravanti e Francesca Mambro
Piero Corsini
Tullio Pironti Editori, pagg.272, Euro 12,91
 
IL LIBRO – Una gioventù bruciata negli scontri di piazza, nelle rapine, negli omicidi: la storia di Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, dall’appartenenza ai NAR, la più agguerrita formazione del terrorismo nero, agli ergastoli, alle polemiche per la condanna quali esecutori materiali della strage che ha segnato la nostra storia. Tra inchiesta e analisi psicologica, giornalismo investigativo e ricostruzione di un’epoca, il libro scandisce la cronaca nei ritmi serrati della contemporaneità, in un racconto sospeso tra la drammaticità del passato e il dolore del presente, cui danno voce le testimonianze spesso inedite dei diretti protagonisti. Ma soprattutto, l’indagine rigorosa e la verifica dei documenti processuali ripropongono i dubbi suscitati dalla sentenza per l’eccidio di Bologna e gli interrogativi tuttora irrisolti sul più orrendo crimine dell’Italia repubblicana.
 
  DAL TESTO – “La politica s’è fatta strada anche in casa Fioravanti. Difficile dire come: ognuno la racconta a modo suo. Valerio ricorda Cristiano a 13 anni, già un attivista di punto della sezione MSI di Monteverde: “Avevano tutti il casco uguale, lo striscione sotto cui marciare, a lui piaceva questa forma di paramilitarismo, forse lo faceva sentire accettato, la domenica usciva prima dell’alba per attaccare i manifesti”. Cristiano aggiusta il tiro: “Ero molto chiuso, non avevo amici, me ne stavo sempre per conto mio, mi trovavo bene solo quando potevo confondermi in un gruppo di persone. Mia madre pensò che frequentare quell’ambiente mi avrebbe aiutato. E difatti dopo, quando poi lei si disperava per tutto quello che era successo, glielo dicevo, scherzando, “E’ stata colpa tua”. Naturalmente, almeno all’inizio, di politico c’era ben poco: è stato solo in un secondo tempo che ho scoperto che gli ideali della destra – il coraggio fisico, la lealtà, il rispetto delle persone che hai vicino – corrispondevano anche al mio modo di pensare e di essere"".
 
  L’AUTORE – Piero Corsini, giornalista professionista, in RAI dal 1986. Per “Mixer”, il programma di Giovanni Minoli di cui è stato tra gli autori, ha realizzato numerose inchieste, tra le quali quelle sulle stragi in Italia, il caso Moro, la morte di Giovanni Falcone. Co-autore di “Mixer Giovani” e di “Gli anni in tasca”, ha curato inoltre il programma “Okkupati”. Collaboratore fisso di “Esquire”, “Primavisione cinematografica”, “Velvet e Romac’è”, ha pubblicato articoli su l’”Europeo”, “Epoca”, "Mucchio selvaggio".