Tra Fascio littorio e senso dello Stato
Marco Borghi
Cleup Editrice, pagg.311, Euro 20,66
 
IL LIBRO – Tra le innumerevoli crisi e lacerazioni che seguirono l’armistizio dell’8 settembre 1943, quella vissuta dal personale delle amministrazioni centrali dello Stato fu, certamente, la più sfuggente e la meno conosciuta. Eppure migliaia di funzionari e di impiegati ministeriali, spinti da diverse e contrastanti motivazioni, aderirono alla Repubblica sociale italiana e raggiunsero le sedi dell’Italia settentrionale. Il volume, utilizzando una documentazione in gran parte inedita, affronta i nodi problematici di questa “scelta”, tracciando i contorni di una vicenda a lunga dimenticata. Una ricerca – osserva Luigi Canapini nella presentazione del volume – che “si presenta come un compito quasi impossibile agli occhi almeno di chi ha sperimentato tutte le difficoltà di afferrare elementi concreti, dati non dirò certi ma almeno verosimili, informazioni credibili sulla vita e sulle strutture della Repubblica sociale italiana. (…) Piccoli opportunismi e grandi ambizioni, sensibilità tecnico-amministrative, senso di responsabilità di autentici “Commis d’état” verso il Paese si intrecciano in termini molto difficilmente sceverabili”. 
 
  DAL TESTO – “Salò, contrariamente all’etichetta con la quale è passata alla storia, ebbe un ruolo marginale nella geografia amministrativa della Rsi. Nei pressi della cittadina gardesana trovarono “ospitalità” solamente alcuni uffici dei ministeri degli Affari Esteri e della Cultura Popolare, mentre nelle sue immediate vicinanze si era insediato il baricentro politico della Rsi: la segreteria particolare del duce a Gargnano, il Partito fascista repubblicano e il gabinetto del ministero dell’Interno a Maderno, la Presidenza del Consiglio dei ministeri a Bogliaco e a Desenzano”.
 
  L’AUTORE – Marco Borghi [Venezia 1965] è direttore dell’Istituto veneziano per la storia della resistenza e della società contemporanea. Membro del consiglio direttivo dell’Anpi provinciale di Venezia, si occupa di storia politica e istituzionale ed è autore di numerosi studi su Fascismo, resistenza, dopoguerra, tra i quali: 'Dopo la guerra', Verona, Cierre, 1997; 'Fascisti alla sbarra', Venezia, Comune di Venezia-Iveser, 1999 (con Alessandro Reberschegg); 'I CLN di Belluno e Treviso nella lotta di liberazione', Padova, Cleup, 1999 (con Ferruccio Vendramini); 'Tra Fascio littorio e senso dello Stato', Padova, Cleup, 2001. Ha collaborato al progetto dell’Atlante storico della Resistenza italiana, a cura di L. Baldissara, Milano, Bruno Mondadori, 2000. Recentemente, con Giulia Albanese, ha curato il volume 'Nella resistenza. Vecchi e giovani a Venezia sessant’anni dopo', Portogruaro, Nuova Dimensione, 2004. Si è anche interessato di cinema curando l’edizione critica della tesi di Francesco Pasinetti pubblicata in 'La scoperta del cinema. Francesco Pasinetti e la prima tesi di laurea sulla storia del cinema', a cura di M. Reberschak, Roma, Istituto Luce, 2002. Sulla Repubblica sociale italiana ha pubblicato diversi saggi in riviste e volumi collettanei: 'Dal ministero dell’Economia Corporativa al ministero del Lavoro', in “Rivista di storia contemporanea”, 1993; 'I fascisti repubblicani: uomini e motivazioni della Repubblica Sociale Italiana', in 'La società veneta dalla resistenza alla Repubblica. Atti del Convegno di studi Padova, 9-11 maggio 1996', a cura di A. Ventura, Padova, Cleup, 1997.
 
  INDICE DELL’OPERA – Una ricerca quasi impossibile, di Luigi Canapini  – Nota editoriale – Abbreviazioni e sigle archivistiche – I. Introduzione – II. Il quadro di riferimento – III. Un’amministrazione in movimento – IV. Tra finzione e realtà – V. Epilogo – Appendice – Documenti – Fonti e bibliografia – Indice dei nomi – Indice dei luoghi