Vicino Oriente
Oliviero Diliberto
Aliberti Editore, pagg.105, Euro 13,50
 
IL LIBRO – Medio Oriente, Palestina e Israele, Iraq, Siria, Libano, mondo arabo e cultura islamica. Oliviero Diliberto, segretario nazionale dei Partito dei comunisti italiani, ha viaggiato a lungo e ripetutamente nei Paesi dell'area; ne ha conosciuto i leaders (fra tutti lo scomparso Arafat, con cui ha instaurato un dialogo politico e un'amicizia personale) e le tensioni profonde che attraversano drammaticamente la regione; ne ha approfondito le cause, ha cercato le ragioni e i moventi storici, sociali e umani. Dalla sua intensa esperienza sul campo è uscito questo libro: una conversazione con la giornalista Manuela Palermi, in cui Diliberto affronta apertamente tutti i principali temi sul tappeto e le questioni più scottanti, fornendo analisi chiare e senza mezzi termini. Quale futuro attende un Iraq dilaniato da una guerra infinita e ancora lontano da un'ipotesi reale di democrazia? La pacificazione fra Palestinesi e israeliani è davvero possibile, con queste leadership e queste road map? Siria e Iran sono davvero nemici dell'Occidente, oppure sono il nuovo spauracchio da agitare sulla scena mondiale per giustificare la politica di potenza targata Usa? La riflessione ad alta voce di Diliberto, condotta con uno stile colloquiale e insieme rigoroso, è a trecentosessanta gradi, e si estende fino a coinvolgere il ruolo dell'Europa e del nostro Paese. L'Oriente è vicino, sembra dirci Diliberto sin dal titolo del volume. Tanto più vicino all’Italia, data la sua posizione geopolitica di Paese-chiave per gli equilibri del Mediterraneo.
 
  DAL TESTO – “Ma da millenni, appunto, il Mediterraneo è stato in qualche modo “centro”, crocevia, di tutte le principali contraddizioni del pianeta. Oggi, è di nuovo così. La tragedia irrisolta della Palestina, l’occupazione militare da parte di Israele di amplissimi territori appartenenti al popolo palestinese – lo affermano risoluzioni delle Nazione Unite, oltre che circa duemilacinquecento anni di storia – le sofferenze indicibili di quel popolo oppresso, l’incapacità della comunità internazionale di affrontare e risolvere tale questione: tutto concorre a rendere – ancora una volta – questa area del mondo centrale per provare a fermare l’orrenda spirale di guerra”.
 
  L’AUTORE – Oliviero Diliberto è nato a Cagliari il 13 ottobre 1956. Attualmente ricopre il ruolo di segretario nazionale del Partito dei Comunisti Italiani con un passato prima nel Partito Comunista Italiano e poi nel PRC. Laureato in Giurisprudenza, è titolare della Cattedra di Diritto romano presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Cagliari. Originariamente iscritto al PCI e poi a Rifondazione, ha lasciato quest'ultimo partito nel 1998 nell'ambito della scissione che ha portato alla nascita del PdCI. E' deputato dal 1994, è quindi alla sua terza legislatura. E' stato Ministro di Grazia e Giustizia nel governo D'Alema dall'ottobre 1998 alla primavera 2000. Concluso l'incarico di ministro, è stato eletto segretario nazionale del suo partito. Ha diretto nel 1994 il quotidiano 'Liberazione' ed è autore di numerosi saggi.
 
  INDICE DELL’OPERA - Un ricordo, come una prefazione - I. Gerusalemme - II. Dare la morte, anche a se stessi - III. L'Europa vista da sinistra - IV. La guerra - V. Paesi canaglia? - VI. Beirut, Damasco, Teheran - VII. Occidenti