La tariffa
Vincenzo Costa
il Mulino, pagg.92, Euro 9,30
 
IL LIBRO - Con il titolo "L'ultimo federale" nel 1997 il Mulino ha pubblicato, per iniziativa di Renzo De Felice, le memorie di Vincenzo Costa, il federale milanese del Partito Fascista Repubblicano. Quel testo derivava da un memoriale di oltre mille pagine, del quale De Felice aveva scelto la parte, del resto preponderante, relativa al 1943-45.
  Quella raccolta nel volume intitolato "La tariffa", invece, è la parte immediatamente successiva, le cento pagine che raccontano le traversie vissute da Costa dalla cattura a fine aprile '45 al ritorno in libertà nell'ottobre 1949. Si tratta dunque di una testimonianza autobiografica sulla sorte dei fascisti dopo la fine della guerra, di coloro che dalla guerra uscivano vinti e che l'Italia repubblicana chiamò a pagare "la tariffa" delle proprie presunte responsabilità. Il racconto prende le mosse negli ultimi giorni di aprile, nel carcere di Como: da lì Costa è trasferito dopo pochi giorni in un campo a Piacenza, poi nel campo di concentramento di Coltano, vicino Pisa; in autunno, insieme a Vito Mussolini è portato a Milano, a San Vittore, per il processo. Sarà condannato a diciotto anni, ma ne sconterà poco più di tre, fra Pizzighettone e San Gimignano. Le prigioni dell'ultimo federale offrono una prospettiva rovesciata sull'Italia del secondo dopoguerra, che al fascista appare un purgatorio degradato di angherie e miserie, dove l'unica luce è la fedeltà al passato. Una prospettiva rivelatrice delle fratture e delle durezze di quell'acerba stagione in cui l'Italia repubblicana muoveva i primi passi...
 
  DAL TESTO - "Per oltre una ventina di volte fui prelevato dai carabinieri, ammanettato e tradotto nelle Assise di Milano, Cremona, Piacenza, Parma, Brescia, a testimoniare in favore dei fascisti che avevano i loro processi di revisione. Molte volte ignoravo le accuse mosse ai fascisti in catene e non poche volte gli stessi avevano scaricato su di me le imputazioni a loro contestate, credendo che il federale Costa fosse stato ucciso come la radio e la stampa avevano a suo tempo annunciato: i morti non parlano e su di loro era comodo scaricare i propri addebiti. Quando invece mi traducevano ai processi, nelle celle del palazzo di giustizia avevo tempo di accordarmi con l'imputato, e dunque di assumere una posizione a lui favorevole".
 
  L'AUTORE - Vincenzo Costa (1900-1984), volontario a Fiume, fascista della prima ora, prese parte come ufficiale degli Alpini alle diverse campagne della seconda guerra mondiale combattendo in Francia, Grecia, Croazia e Russia. Dopo l'8 settembre a Milano rientrò nell'attività della federazione fascista repubblicana, dapprima come collaboratore del federale Resega poi, alla morte di questi, come federale. Dopo il 25 aprile fu arrestato, processato e condannato ad alcuni anni di detenzione.
 
  INDICE DELL'OPERA - Introduzione, di Sergio Luzzatto - Notizia sull'autore e sul testo - I. Faremo fuori tutti i fascisti - II. Coltano - III. San Vittore - IV. Il processo - V. Da Pizzighettone a San Gimignano - Indice dei nomi