Desert Queen. La vita straordinaria di Gertrude Bell: avventuriera, consigliera di re, alleata di Lawrence d’Arabia | ||||
Janet Wallach | ||||
Greco & Greco Editori, pagg.581, Euro 16,00 | ||||
IL LIBRO – «Desert Queen» è la biografia poco conosciuta di una donna importante per la storia dell’Iraq: Gertrude Bell. Archeologa (fonderà il museo archeologico di Baghdad), arabista, proconsole britannico a Baghdad dopo la fine della Grande Guerra, ebbe un ruolo vitale nel Medio Oriente moderno. Intrepida viaggiatrice attraversò più volte, sola, a dorso di cammello, il deserto dell’Arabia fermandosi a cenare sotto le tende dei più potenti sceicchi o a bere l’“amaro caffè” dei Beduini che la ribattezzarono “Regina del Deserto”. “Ha il cervello di un uomo” dicevano di lei i politici del tempo e per una donna vittoriana era un grande complimento. Consigliera di Churchill, alleata e confidente di Lawrence d’Arabia, sostenne la candidatura dell’Emiro Faisal fino a farlo eleggere re dell’Iraq. Un regno sorto secondo il modello della Gran Bretagna, ricco di petrolio ma abitato da troppi gruppi etnici: Sciiti, Sunniti, Ebrei, Turcomanni, Caldei, Curdi… Ed è di questa miscela esplosiva e di petrolio che sentiamo parlare quotidianamente dopo la guerra all’Iraq del 2003. Siamo alla complicata storia dei nostri giorni. Ma la lettura di questo libro darà la chiave per capirla meglio.
DAL TESTO – “La cittadella sul Tigri, costruita dal Califfo Abbaside Mansur otto secoli dopo la nascita di Cristo, un secolo dopo la morte del Profeta Maometto, fiorì per cinquecento anni. Cuore dell’Impero Abbaside, fu la città più grande e prosperosa del mondo. Più di un milione di persone di ogni razza, colore e credo, affollavano i suoi vicoli, lavoravano nelle sue botteghe, si bagnavano nei suoi bagni pubblici. Spettegolavano nei suoi caffè. La sofisticata e cosmopolita Baghdad di mille anni fa, vantava biblioteche e saloni letterari, banche e case commerciali, parchi e giardini zoologici. I suoi scrittori e poeti produssero alcune delle maggiori opere letterarie del mondo arabo e tradussero in arabo le opere di Euclide, Aristotele e Platone. "I matematici di Baghdad introdussero il concetto di zero; gli scienziati costruirono un osservatorio astronomico e studiarono la rotondità della terra; i medici ottenevano i loro attestati professionali in vere e proprie scuole di medicina e lavoravano in ospedali pubblici; gli uomini d’affari incassavano assegni in agenzie bancarie tanto lontane come la Cina”. L’AUTRICE – La profonda conoscenza e l’interesse di Janet Wallach per la politica e la storia del mondo arabo l’hanno portata alla vita di Gertrude Bell. Corrispondente del “Washington Post” e di altre pubblicazioni, Janet Wallach è co-autrice con John Wallach, suo marito, di due libri sul Medio Oriente: “Still Small Voices: The Real Heroes of the Arab- Israeli Conflict” e “Arafat: the Eye of the Beholder". Vive a New York City. INDICE DELL’OPERA – I. Una grande nobile stirpe – II. Un mondo maschile – III. Un matrimonio sfortunato – IV. Fuga – V. Primi passi nel deserto – VI. Una sfida diversa – VII. Il deserto e il seminato – VIII. I diritti delle donne – IX. Lawrence – X. Dick – XI. Verso Hayil – XII. Prigioniera in Arabia – XIII. Rombi di guerra – XIV. Una tragica fine – XV. Fuga in Oriente – XVI. Una donna straordinariamente intelligente – XVII. Una situazione intricata – XVIII. Una donna indipendente – XIX. Baghdad – XX. Caos – XXI. Parigi e la questione araba – XXII. Tensione araba – XIII. Un nuovo modo di pensare – XXIV. Tempeste sul deserto – XXV. Profumo d’Inghilterra – XXVI. Lo scontro – XXVII. Una vittoria amara – XXVIII. Il ritorno di Cox – XXIX. La conferenza del Cairo – XXX. La resistenza – XXXI. Faisal – XXXII. Il Re – XXXIII. Ken – XXXIV. Addio a Cox – XXXV. Inquietudini – XXXVI. Il sonno |