Dinamiche della crisi
A.a. V.v.
Editrice Petite Plaisance, pagg.176, Euro 15,00
 
DAL TESTO – “1. Il tema che ci interessa non è di facile  inquadramento teorico, e bisogna allora iniziare con una “buona mossa d’apertura”. La mia mossa di apertura consisterà nel mettere in discusione un grande classico della tradizione culturale occidentale, il “Manifesto del partito comunista” di Marx e di Engels del 1848. Questa messa in discussione servirà solo da punto di partenza, e non ha affatto di mira una discussione critica generale su Marx e sul marxsmo, discussione che non è oggetto di questo testo. 2. Nel “Manifesto del partito comunista” marx ed Engels interpretano tutta la storia passata di lotte di classe, ed individuano le classi fondamentali della società capitalistica nella Borghesia e nel Proletariato. Il termine di “borghesia” è usato come sinonimo dell’insieme dei proprietari privati capitalistici dei mezzi di produzione, che hanno la disposizione reale non solo sulle materie prime ma anche sulla forza-lavoro salariata, mentre il termine di “proletariato” indica l’insieme di tutti coloro i quali, esclusi o espropriati dai mezzi di produzione, devono vendere la loro forza-lavoro ai capitalisti sotto l’apparenza di uno scambio eguale (ma in realtà diseguale) fra il lavoro salariato ed il capitale. Questa grandiosa “semplificazione” ha esercitato un fascino enorme, perché non si trattava di una semplificazione infondata, ma dell’effetiva descrizione dello “scheletro “ della società capitalistica.

  Lo scheletro, ovviamente, non è tutto, ma ci vuole anche la carne, il sangue e gli altri organi vitali.

  E’ invece sbagliato pensare che lo scheletro equivalga a tutto il corpo. Si tratta, in estrema sintesi, dell’errore fondamentale della maggioranza delle forme di marxismo storico.  3. la mia tesi di fondo, che ispira questo intero contributo, è che Borghesia e Proletariato non sono classi strutturali e permanenti dell’intero corso del modo di produzione capitalistico, ma solo classi genetiche, iniziali e provvisorie di esso. Nell’attuale età del capitalismo esse sono nell’essenziale gia tramontate, e senza comprendere la dinamica del loro tramonto non è possibile neppure impostare il probema della natura di una crisi culturale. A mio parere siamo infatti oggi in un’età post-borghese e post-proletaria”.

  INDICE DELL’OPERA – Indice dell’opera – Crisi e decisione vitale, giudizio totale di Carmine Fiorillo – Il corso della storia di Luca Grecchi  - La crisi culturale della terza età del capitalismo di Costanzo Preve – Filosofia e rivoluzione di Giuseppe Bailone – Intelligenza artificiale e crisi dell’identità umana di Alberto Giovanni Biuso – Il ritorno di Sisifo di Andrea Fumagalli – Ma “il manifesto” gioca forse a nascondino? (risposta a pintor) di Giovanni Mazzetti – Ciò che “il manifesto” non manifesta di Luca Grecchi – Gli artigli dell’aquila. Gli Stati Uniti e il resto del mondo in un’epoca di crisi. Origini e storia del “nuovo disordine mondiale” di Federico Bordonaro – Per ricordare un amico di Giancarlo Paciello - Immigrazione ebraica e trasformazione economica in Palestina di Pier Giovanni Donini - Invito alla lettura – Il “Nietzsche” di Domenico Losurdo di Luca Grecchi – Los Angeles, città “alla fine del mondo” di Giuseppe Bailone - Fatti e norme, verità e prescrizioni.- di Giuseppe Bailone - Considerazione sul pensiero di Gianni Vattimo di Costanzo Preve - Dagli imperi militari agli imperi tecnologici. Uno studio di e. Di Nolfo di Federico Dordonar. – Qualche annotazione sul problema della verità e del suo fondamento e sul pensiero anticapitalista di Federico Bordonaro - Due riviste: kamen’ e Il Protagora