Gladiatori e attori nella Roma giulio-claudia. Studio sul Senatoconsulto di Larino
Carla Ricci
Led Edizioni Universitarie, pagg.146, Euro 16,50
 
IL LIBRO - Sul finire degli anni '70 del secolo scorso veniva rinvenuta nel territorio dell'antica Larinum, municipium della secunda regio augustea, una tavoletta bronzea con inciso parte del testo di una deliberazione senatoria dell'età di Tiberio, datata 19 d.C., recante le misure contro la partecipazione a spettacoli pubblici nel teatro o nell'arena da parte di membri - uomini e donne - appartenenti agli ordini superiori, senatorio ed equestre. Intorno a tale reperto si è sviluppato negli anni un vivace dibattito accademico, dal momento che, in quanto mutilo, esso ha restituito solo una parte del testo della statuizione del Senato di Roma. Numerose e spesso in contrasto tra loro sono state le ipotesi ricostruttive delle lacune del testo, e ciò ha offerto lo spunto per un approfondimento degli aspetti giuridici della Tabula Larinas. In particolare, oltre a fornire un nuovo completamento del testo, questo studio sviluppa un originale approfondimento dei legami tra il Senatoconsulto di Larino e le legali previsioni in tema di matrimonio-adulterio in vigore nel periodo augusteo, oltre che degli schemi giuridici di reclutamento di gladiatori ed attori, ipotizzando l'alternatività dell'auctoramentum e della locatio-conductio, con un'attenzione particolare al tema della condizione giuridica dei gladiatori ed a quello della gladiatura femminile. Sono state inoltre ricostruite puntualmente la cronologia ed il contenuto dei precedenti testi normativi riguardanti i divieti di esibizioni pubbliche di senatori e cavalieri, senza tralasciare una dettagliata analisi delle definizioni delle parentele e dei concetti di dignitas senatoria ed auctoritas presenti nel testo.
 
  DAL TESTO - “La sententia e la relatio del princeps potevano spesso assumere la struttura di una oratio, sebbene dallo storico degli Annales non è possibile ricavare la differenza tra i discorsi pronunciati come presidente dell’assemblea (relationes vere e proprie) e quelli costituenti semplice espressione del proprio orientamento, in veste di senator (sententiae) [Tac. Ann. 1.52.3, 1.81.1; 2.36.4; 2.63.3; 3.12.1; 3.57.1; 4.4.1; 4.8.2; 4.9.1. L’oratio può esser trasmessa anche per litteras, come in Ann. 3.56-7]. Se la relatio o la sententia determinavano l’emanazione di un senatoconsulto, il principe ne veniva definito auctor (Ann. 1.58.5: ‘nomenque imperatoris auctore Tiberio accepit’) [Tac. Ann. 3.19.1; 3.37.1; 4,4,13,1]”.
 
  L'AUTRICE - Carla Ricci (Campobasso, 1969), dottore di ricerca in Storia delle Strutture Amministrative, è autrice di diversi saggi in tema di diritto comparato ed internazionale e collabora con la cattedra di Istituzioni di diritto romano dell’Università di Napoli “Federico II”.
 
  INDICE DELL'OPERA - Prefazione, di Antonio Palma - Abbreviazioni - Introduzione - I. Il reperto epigrafico. 1. Descrizione, trascrizione ed analisi del reperto allo stato attuale. Diversi metodi di ricostruzione delle lacune - 2. Trascrizione integrata del testo - 3. Annotazioni sul testo - 4.Contenuto del senatoconsulto - II. 1. Iniziativa del senatoconsulto - 2. Ricostruzione delle legali previsioni in tema di matrimonio/adulterio - 2.1. Il caso-Vistilia - 3. Rapporti tra il senatusconsultum di Vistilia ed il senatusconsultum di Larino - III. Senatori, cavalieri e spettacoli pubblici. 1. Gli spettacoli pubblici: tipologia - 1.1 Provvedimenti legislativi. Organizzazione e svolgimento dei ludi. - 1.2. I protagonisti degli spettacoli pubblici: estrazione sociale e condizione giuridica di attori/gladiatori - 1.3. Modalità di reclutamento di attori/gladiatori - 2. Brevi note sul fenomeno delle donne gladiatrici - 3. Senatori, cavalieri e rappresentazioni pubbliche - IV. Aspetti particolari del Senatoconsulto di Larino. 1. Le esibizioni pubbliche di senatori e cavalieri: cronologia e contenuti dei relativi divieti normativi - 2. Aspetti particolari del senatoconsulto di Larino. Collocazione nel contesto normativo in materia di pubbliche esibizioni. Analisi delle definizioni delle categorie di destinatari individuate dal provvedimento: le parentele - 2.1. I concetti di dignitas ed auctoritas presenti nel provvedimento - 2.2. Ulteriori destinatari del provvedimento: impresari di manifestazioni sceniche e gladiatorie (ll.7-11 del senatoconsulto) - 3. I diversi tipi di attività gladiatorie interdette: analisi di alcune particolari espressioni presenti nel documento – Conclusioni - Indice delle fonti - Bibliografia