Katastrojka. La perestrojka nel culo della Russia
Aleksandr Zinov’ev
Edizioni Spirali, pagg.159, Euro 12,91
 
IL LIBRO – Katastrojka, ovvero la catastrofe della perestrojka: un romanzo che ha volto in chiave ironica le affermazioni popolari inerenti alla nuova era. Aleksandr Zinov'ev scrive: “Sul cervello, sul cuore e sull'anima della Russia si è già scritto molto. Molto poco, invece, si è scritto sul suo culo, benché quella parte del corpo non sia meno importante delle rimanenti. Comunque, tutti coloro che l'hanno fatto si sono vergognati di chiamarlo con il suo vero nome, preferendo usare espressioni più colte, tipo ‘viscere’, ‘recessi’, ‘fondo’. Ciò non ha contribuito, tuttavia, a rendere i ‘recessi’ russi più nobili, mentre è stata la verità a risentirne. E quella parte dell'organismo sociale non ha cessato di esistere per il fatto che la chiamavano con nomi impropri. Esiste, invece, eccome, e, non più tardi di ieri, il suo ruolo in Russia era svolto da Partitograd".

  DAL TESTO – “L’“Intourist” preparò urgentemente una guida dall’allettante titolo di “Visitate Partitograd”! Ecco cosa si diceva nella prefazione: “Se non bramate spettacoli e divertimenti, ma desiderate allargare e approfondire le vostre conoscenze della vita quotidiana sovietica e dell’andamento della perestrojka, andate a Partitograd! Gli ospitali abitanti di Partitograd saranno lieti di accogliere qualsiasi ospite occidentale. Vi spalancheranno non solo le porte delle loro case, ma anche le loro anime. La celebre gentilezza d’animo russa si avverte qui in modo particolarmente forte. Tra l’altro, la parola russa “dusit” (soffocare) deriva dalla parola “dusa” (anima), cioè ha la stessa radice della parola “dusevnost” (gentilezza d’animo). Anche il monastero vi mostreranno. Altrimenti che cosa l’hanno costruito a fare?! Vi mostreranno anche le chiesette aperte le quali, se non hanno valore artistico, sono in compenso interessanti come esempio di libertà di coscienza (vale a dire libertà di professare la fede) nella società sovietica. Pope ben nutriti e istruiti vi spiegheranno che una libertà di religione come quella di Partitograd non la trovereste nemmeno in Vaticano. E vi daranno da mangiare caviale. E da bere vi daranno vodka, perché voi non siete lavoratori russi, ma ospiti stranieri. E l’astinenza obbligatoria non si estende a voi. Bevete allora alla vostra salute, quanto vi pare! E vi porteranno anche appositamente da Mosca cucchiai, scodelle e matrjoske colorate. E vi lasceranno parlare con il popolo senza intoppi. E gli agenti della CIA e degli altri servizi segreti occidentali non li smaschereranno nemmeno, e nemmeno li arresteranno. Anzi, verranno aiutati in ogni modo a scoprire tutto quanto prima si considerava segreto. Affrettatevi a visitare Partitograd, faro della perestrojka!”. Il primo gruppo di stranieri trascorse una settimana a Partitograd. Al loro ritorno a casa, i membri del gruppo pubblicarono articoli entusiasti su giornali e riviste, per raccontare tutto quello che avevano visto in Unione Sovietica. Dopo avere esaminato i giudizi entusiasti degli stranieri sulla perestrojka in generale, e su Partitograd in particolare, il capodipartimento del KGB della regione di Partitograd, compagno Gorban’, disse al suo aiutante che occorreva “fare rinsavire un po’ quegl’idioti in Occidente, altrimenti la smetteranno del tutto di aver paura di noi”".

  L’AUTORE – Aleksandr Zinov’ev (1922-2006) nasce a Pachtino (Kostroma), un villaggio della Russia europea. Completati gli studi, diviene docente di logica matematica presso l'Università di Mosca. E' autore di numerosi lavori in materia ma si fa conoscere più che altro per alcuni scritti di satira e di critica al sistema comunista. Nel '76 appare, prima in edizione russa poi francese, una sorta di autopsia satirica e clinica del totalitarismo nel suo funzionamento quotidiano: si tratta del romanzo 'Cime abissali' (Adelphi) in conseguenza del quale viene sollevato da tutte le funzioni, privato dei diplomi, escluso dal partito comunista dell’Urss e - nel 1978 - espulso dal paese (dove verrà riammesso solo nel 1990). Trasferitosi a Monaco di Baviera, dottore in filosofia, diviene professore membro dell’accademia finlandese delle scienze e per la sua attività scientifica viene unanimamente considerato tra i grandi logici contemporanei. Scrive libri di logica, di filosofia, di linguistica; particolarmente importanti risultano i suoi lavori di analisi delle manifestazioni culturali in nesso con il linguaggio. Nella sua variegata produzione spiccano anche romanzi, saggi, poesie, disegni e dipinti, anche se la notorietà presso il largo pubblico rimane legata all'opera letteraria. Dedica una particolare attenzione ai temi dell'oppressione burocratica realizzatasi nella Russia sovietica e dell'utopia intorno alla costruzione dell'“uomo nuovo”. La sua voce, autonoma e sempre personale anche rispetto a quella di altri dissidenti, mette al centro l'uomo: riconosce profondamente la tragedia avvenuta nel corso della storia, scagliandosi nel merito analitico contro le semplicazioni, i superficialismi e le facili llusioni. Tra le pubblicazioni più recenti apparse in Italia ricordiamo 'Appunti di un guardiano notturno', 'La casa gialla', 'La caduta dell’Impero del male'; ed ancora 'L'umanaio globale' (Spirali, 1998), visione apocalittica del mondo nel XXI secolo. Per Spirali ha pubblicato anche: 'Lo slancio della nostra giovinezza' (saggio letterario e filosofico sullo stalinismo), 'Catalogo dei dipinti e dei disegni' (arte), 'Katastrojka. La perestrojka nel culo della Russia' (romanzo).

  INDICE DELL’OPERA – Prologo – Parte prima: Nel culo della Russia – Parte seconda: La rivoluzione dall’alto – Parte terza: Il buco sull’Occidente