L’arco e la clava
Julius Evola
Edizioni Mediterranee, pagg.304, Euro 19,63
 
IL LIBRO – Con "arco" e "clava" si sono voluti indicare i due principali domini trattati in questo insieme di saggi, in cui l'Autore considera problemi molto vari. Con l'"arco" si raggiungono obiettivi lontani, e a questo riguardo ci si riferisce a problemi d'ordine superiore, come quelli delle relazioni fra Oriente e Occidente, del concetto di iniziazione, dell'essenza dei miti e dei simboli, del senso della romanità, della vita dell'azione e della contemplazione, dell'ideale olimpico, dell'incontro delle religioni, dei centri iniziatici, del vero significato della Tradizione, e così via. Con la "clava" si colpiscono e abbattono oggetti vicini, e qui si tratta di quei saggi che contengono una critica radicale e una presa di posizione di fronte a fenomeni vari del costume e della società contemporanei. Così il lettore troverà affrontati anche argomenti attuali, molto correnti e alla portata di tutti, però inquadrati secondo punti di vista inusuali, anticonformisti e rifacentisi ad una superiore concezione della vita e dell'uomo. Argomenti come l'omosessualità, la pornografia, la perdita del significato originario delle parole, il gusto per la volgarità nella vita di ogni giorno, lo sport e in particolare l'alpinismo e lo sci, il neospiritualismo, le teorie della "liberazione sessuale", la pubblicità, il jazz, le canzonette, il moderno giornalismo. Nel volume sono riuniti saggi già pubblicati separatamente altrove, o costituenti il testo di conferenze, o del tutto nuovi. Fra essi, di un particolare interesse e di ancora pressante attualità è 'La gioventù, i beats e gli anarchici di Destra' che già all'epoca della sua prima pubblicazione nel 1968, cioè alle origini della "contestazione" in Italia, era da considerarsi un punto fermo e anticonvenzionale per valutare il fenomeno, mettendone in evidenza le (poche) valenze positive e le (molte) negative. Non solo, ma in esso vengono anche tratteggiati i caratteri di chi volesse porsi contro una società e una civiltà che gli sono estranee senza però seguire le vie di una "contestazione" priva di veri ideali, essenza intima, riferimenti superiori, e non volendo nemmeno adottare forme violente e terroristiche come quelle dell'anarchismo classico. In Appendice, 'L'Arco e la Clava 1930', cioè la riproduzione dei testi evoliani apparsi nella rubrica del quindicinale 'La Torre' che aveva lo stesso titolo e gli stessi intenti che quasi quaranta anni dopo l'Autore ha dato al presente volume di saggi tra loro unificati da questo filo conduttore. Altro filo conduttore è il rapporto tra "esoterismo" e "politica" analizzato da Giorgio Galli nel suo studio introduttivo, mentre Marco Rossi, che ha curato l'Appendice, inquadra la polemica evoliana nel suo tempo e ne tratteggia motivi e scopi.
 
  DAL TESTO – “Uno dei segni del fatto, che il corso della storia ha rappresentato, fuor dal piano puramente materiale, tutt’altro che un progresso è dato dalla povertà delle lingue moderne rispetto a molte lingue antiche. Non vi è una delle cosiddette “lingue vive” occidentali, che per organicità, articolazione e plasticità, regga il confronto, ad esempio, col latino antico o col sanscrito. Fra le lingue di ceppo europeo forse il solo tedesco ha conservato qualcosa della struttura arcaica (ed è per questo che la lingua tedesca ha fame di essere “così difficile”), mentre la lingua inglese e quelle dei popoli scandinavi hanno parimenti subito un processo di erosione e di appiattimento. In genere si può dire che le lingue antiche di cui accenniamo erano tridimensionali, mentre quelle moderne sono bidimensionali".
 
  L’AUTORE – Julius Evola (Roma, 19 maggio 1898 - 11 giugno 1974), pseudonimo di Giulio Cesare Andrea Evola, fu un pensatore italiano del XX secolo. Le sue posizioni, vicine al Fascismo e al Nazionalsocialismo, ne espressero una critica nella chiave del tradizionalismo. Mussolini, che ne apprezzò il lavoro, gli preferì in seguito Giovanni Gentile come teorico del Fascismo. Le sue critiche, da posizioni ancora più radicali, gli valsero in Italia la sospensione di alcune sue pubblicazioni e in Germania il sospetto delle gerarchie nazionalsocialiste. La complessità del suo pensiero gli procurò, anche dopo la fine della guerra, un grande seguito negli ambienti conservatori italiani ed europei, dai nostalgici del Fascismo fino a esponenti della destra più moderna.
 
  INDICE DELL’OPERA - Nota del Curatore - Cultura esoterica e cultura politica in Julius Evola, di Giorgio Galli - 1. Civiltà dello spazio e civiltà del tempo - 2. La razza dell'uomo sfuggente - 3. Il terzo sesso - 4. America negrizzata - 5. Sfaldamento delle parole - 6. Psicanalisi dello sci - 7. Il mito e l'errore dell'irrazionalismo - 8. L'idea olimpica e il diritto naturale - 9. Il gusto della volgarità - 10. Il riso degli dèi - 11. Sul concetto di iniziazione - 12. Libertà del sesso e libertà dal sesso - 13. Romanità, germanicità e la "Luce del Nord" - 14. Influenze subliminali e "stupidità intelligente" - 15. Il mito di Oriente e Occidente e l'"incontro delle religioni" - 16. La gioventù, i beats e gli anarchici di Destra - 17. I centri iniziatici e la storia - 18. Sulla Metafisica del Sesso e sull'"Uno" - 19. Che cosa è la "Tradizione" - Riferimenti bibliografici - Appendice - L'Arco e la Clava 1930 - Evola e la "rete di protezione", di Marco Rossi - La rubrica "L'Arco e la Clava" de La Torre - Indice dei nomi e dei testi anonimi