Morale e ipermorale. Un'etica pluralistica
Arnold Gehlen
Ombre corte Edizioni, pagg.202, Euro 14,36
 
IL LIBRO – ll testo del grande filosofo e sociologo tedesco Arnold Gehlen, qui presentato per la prima volta al lettore italiano, rappresenta uno dei vertici del pensiero "conservatore" degli ultimi quarant’anni, vale a dire di una linea di ricerca che ha cercato, in maniera pragmatica e a partire da un’immagine non ottimistica della natura umana, di fissare regole dell’agire capaci di orientare gli "abitanti" di un’età del livellamento, in cui però non mancano occasioni di turbamento e di frustrazione e quindi di insicurezza.
  Polemico e controcorrente, il saggio di Gehlen, che non mancò di catturare l’attenzione critica di J. Habermas, invita a rispettare quella pluralità di idee e di istituzioni in cui si articola la società contemporanea, cercando di conservarla e di migliorarla, senza tuttavia rincorrere obiettivi "illusori" di rinnovamento radicale e totale: la sua ricetta di sopravvivenza, contro gli ideali "umanitaristici" – propagandati da intellettuali portati a confondere il mondo con le aule universitarie, e fondati su un’immagine dell’uomo lontana dalla realtà –, è dunque quella della ripresa della disciplina istituzionale, di quel complesso di norme e di valori che si è depositato negli istituti propri della tradizione dell'umanità.

  DAL TESTO – “Inoltre presso di noi gli individui, sotto l’influsso dell’inaudita sconfitta e dopo la distruzione di tutte le riserve interne, sono ricaduti nei loro interessi privati che godono soltanto di orizzonti a breve termine. Ciò che vi trovano è la morale fautrice dell’uguaglianza della famiglia, che è tale soprattutto in periodo di calamità; vi trovano il pensiero del benessere e il femminismo che per origine sono identici alla morale dell’umanitarismo. Infine il razionalismo degli obbiettivi vicini, così come viene generato dalla cultura industriale, si lascia facilmente riunire alle abitudini dell’educazione, come ad esempio nella formula di Babeuf: “Trovare una condizione in cui ogni individuo possa godere di una vita più agiata con il minor sforzo”. Se questa analisi delle correnti principali è giusta, allora si chiariscono facilmente gli elevati gradi di estraneità al mondo, presunzione di giudizio e voracità dell’esistenza che si incontrano dappertutto. Affinché l’ipertrofia morale sia probabile, essa è raggiunta solo con il precipitare dei valori di riscontro”.

  L’AUTORE – Arnold Gehlen (Lipsia 1904 - Amburgo 1976) è stato uno dei protagonisti più rilevanti del panorama filosofico e sociologico tedesco. Le sue opere più significative sono apparse in traduzione italiana: "L’uomo. La sua natura e il suo posto nel mondo" (Feltrinelli, 1983); "L’uomo nell’era della tecnica" (SugarCo, 1982); "Le origini dell’uomo e la tarda cultura" (il Saggiatore, 1994); "Quadri d’epoca" (Guida, 1989). 

  INDICE DELL’OPERA - Introduzione: Morale in prospettiva antropologica, di Ubaldo Ladini – Premessa - 1. Antistene - 2. Zenone - 3. Pluralismo - 4. Disposizione. Ethos della reciprocità - 5. Virtù fisiologiche - 6. Umanitarismo - 7. Istituzioni - 8. Stato - 9. Religione ed etica, un nuovo stile - 10. Ipertrofia morale - 11. La buona causa e la coscienza - 12. Sulla mancanza della parola e la menzogna - Indice dei nomi