Stalin sconosciuto. Alla luce degli archivi segreti sovietici 
Roj A.  Medvedev -  Žores A.   Medvedev
Feltrinelli, pagg.400, Euro 19,00
 
IL LIBRO -  I libri dedicati a tratteggiare la figura di Stalin sono molti, ma nessun testo prima di "Stalin sconosciuto" ha tenuto conto in maniera decisiva e dettagliata di quanto è emerso dal torrente di nuovi documenti resi pubblici dopo l’apertura degli archivi segreti, avvenuta in seguito al collasso dell’Unione sovietica. Si tratta di documenti che sciolgono in maniera definitiva alcune delle questioni controverse che da sempre sono associate al regime staliniano: le ragioni dell’accordo Molotov-Ribbentrop, per esempio, o il sospetto relativo a un complotto per assassinare Stalin culminato nella sua morte nel 1953, la presunta designazione di un erede “segreto”, il XX Congresso e la denuncia del “culto della personalità”, la paventata esistenza di un archivio personale del dittatore.
  Gli Autori prestano anche un’attenzione molto particolare al cosiddetto “secondo stalinismo”, un periodo poco studiato finora, che a partire dalla fine degli anni trenta (gli anni del processo a Bucharin) arrivano fino alla definizione del programma nucleare sovietico. Se sono forse proprio queste le parti più innovative del libro, il lavoro di ricerca – anche nelle pagine dedicate ai temi più frequentati in sede storiografica – si svolge sulla base di una documentazione aggiornatissima e arricchita da testimonianze personali spesso appassionanti.
 
  DAL TESTO - "Stalin è stato un despota assoluto, un dittatore e un tiranno. Ma sotto il manto del "culto della personalità" c'era anche una persona in carne e ossa. Certamente fu crudele e vendicativo ma aveva anche altre caratteristiche: era un pensatore, un calcolatore, un lavoratore instancabile dotato di una volontà di ferro e di considerevoli capacità intellettuali; indubbiamente era un patriota, dedito al rafforzamento della posizione storica della Russia. Questo è lo "Stalin sconosciuto" che costituisce l'argomento del nostro libro. Lo si può comprendere solo nel contesto degli aspetti ancora ignoti della sua vita e della sua attività. Gli eventi analizzati in questo libro non sono stati esaminati in dettaglio in nessuna delle biografie esistenti. La disponibilità di nuovo materiale (e di sicuro ce ne sarà altro in futuro) ci dà l'occasione di rivedere determinati stereotipi e di ampliare la nostra comprensione su episodi controversi del recente passato".
 
  GLI AUTORI - Roj A. Medvedev, nato a Tbilisi nel 1925, studi di filosofia, docenza di pedagogia, storico, è stato uno dei più autorevoli rappresentanti del dissenso in Urss fin dagli anni settanta. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni, molte delle quali tradotte in tutto il mondo, tra cui "Lo stalinismo" (Mondadori 1972); "Gli ultimi anni di Bucharin" (Ed. Riuniti 1979); "Krusciov: gli anni del potere" (Mondadori 1977); "Tutti gli uomini di Stalin" (Ed. Riuniti 1985); "Dissenso e socialismo" (Einaudi 1977); "La rivoluzione di Gorbaciov" (scritto con Giulietto Chiesa, Garzanti 1989); "Intervista sul dissenso in Urss" (a cura di Piero Ostellino, Laterza 1977).
  Žores A. Medvedev, gemello di Roy, biochimico, già negli anni cinquanta si era opposto alle teorie di Lysenko. Ha svelato al mondo i disastri ambientali e umani che hanno accompagnato l’ascesa del complesso nucleare sovietico. Confinato in un’istituzione totale, dal 1973 trovò asilo a Londra dove è ora Senior Research Scientist per il National Institute for Medical Research. Ha scritto numerosi libri, tra cui "L’ascesa e la caduta di T.D. Lysenko" (Mondadori 1971); "Gorbaciov" (Mondadori 1987) e un testo su Andropov (Norton 1983).
 
  INDICE DELL'OPERA - Introduzione - I. Dopo la morte - II. Stalin e le armi nucleari - III. Stalin e la scienza - IV. Stalin e la guerra - V. Stalin sconosciuto - Note - Postfazione - Glossario