Un broker disonesto. Gli Stati Uniti tra Israele e Palestina
Naseer H. Aruri
Casa editrice il Ponte, pagg.304, Euro 22,00
 
IL LIBRO – "Il libro di Aruri è unico nel suo genere: indispensabile, provocatorio e ben documentato. Nessuno studente, nessun ricercatore e nessun cittadino responsabile dovrebbe lasciarsi sfuggire l'occasione di leggere questo lavoro fondamentale." (Edward Said)  

  "Finalmente anche un'edizione italiana di questo libro. Un potente correttivo alle illusioni e alle false rappresentazioni." (Noam Chomsky) 

  "I lettori che vogliono comprendere perché tutti gli sforzi di pace in Palestina abbiano finito per fallire durante la pax americana, potranno ricevere una risposta chiara da questo libro eccellente. Aruri distingue nettamente la retorica sulla pace dalle politiche realmente intraprese. Sotto questo punto di vista diventa chiaro come gli Stati Uniti abbiano fatto di tutto per diventare i soli mediatori di pace nella regione e l'angelo custode dello Stato israeliano. Mentre escludeva ogni altra alternativa di pace, Washington continuava a sostenere l'aggressività israeliana a forza di armi, sostegno finanziario e veti alle Nazioni Unite. Il ruolo dominante giocato da Washington è ben documentato in questo libro, così come lo sono gli effetti distruttivi della sua fallita pretesa di essere un onesto mediatore" (Ilan Pappe)

  DAL TESTO – “Analizzando la recente storia diplomatica del Medio Oriente si viene a scoprire che tutte le amministrazioni americane, a partire dall’occupazione israeliana del 1967, hanno contrastato ogni piano volto a raggiungere un accordo internazionale. Proteggendo Israele dal giudizio internazionale, i vari governi sono riusciti a fare in modo che Israele consolidasse l’occupazione della Palestina e di altri territori arabi”.   

  L’AUTORE – Naseer H. Aruri (Gerusalemme, 1934), cittadino americano dal 1970, è professore emerito di Scienze Politiche alla University of Massachusetts, Dartmouth. Tra le sue numerose pubblicazioni, ricordiamo: "Occupation: Israel Over Palestine" (1983); "The Obstruction of Peace: The U.S., Israel and the Palestinians" (1995); "Palestinian Refugees: The Right of Return" (2001). Presidente del Trans-Arab Research Institute (TARI), è membro del comitato esecutivo del Center for Policy Analysis on Palestine (Washington DC) e della Indipendent Palestinian Commission for the Protection of Citizens Rights (Ramallah). È uno dei fondatori della Arab Organization for Human Rights (Cairo, Geneva) e fa parte del comitato editoriale della Third World Quarterly (London). È stato membro del comitato direttivo dello Human Rights Watch/Middle East e di Amnesty International. Editorialista per vari quotidiani e settimanali arabi (come Al-Hayat, Al-Mustaqbal), ha collaborato con la BBC, la  CNN e la ABC News. Di questo libro, nel 2005, sono uscite un'edizione spagnola (Buenos Aires) e un'edizione araba (Beirut). 

  INDICE DELL’OPERA – Ringraziamenti – Introduzione - Un processo di pace incrinato - 1. La Palestina, gli arabi e la politica americana - 2. L’evoluzione della strategia globale americana - Una sorprendente continuità - 3. Special relationship e alleanza strategica durante e dopo la guerra fredda - 4. L’ostruzionismo al processo di pace - 5. La marginalizzazione della questione palestinese - 6. L’ulteriore marginalizzazione della questione palestinese. Il dopo Oslo - 7. Reciprocità non reciproca. Oslo secondo Netanyahu - 8. Gerusalemme e la politica americana - 9. Gli Stati Uniti e la questione dei profughi palestinesi - 10. Camp David, l’intifada e la fine di Oslo - 11. Bush e Sharon - 12. Processo di pace o strategia negoziale? - Epilogo (febbraio 2006) – Appendice - Tabella. Insediamenti e coloni nella West Bank (1967-2001) – Indice