DAL TESTO – “Inizio con una parola che tutti, da che uomo è uomo, hanno detto: “grazie”. È una parola che ha equivalenti in tutte le lingue. E in tutte è ricca di una gamma di significati. Nelle lingue romanze va dalla spiritualità alla felicità, dalla grazia che Dio concede agli uomini per salvarli dall’orrore e dalla morte, alla grazia della ragazza che balla, a quella del felino che corre nell’erba: Grazia è perdono, clemenza, favore, beneficio, nome, ispirazione, felicità nel modo di parlare o di dipingere, è un gesto che rivela le buone maniere, che rivela bontà d’animo. La grazia è gratuita, è un dono; chi lo riceve, il graziato, se non è un maledetto lo gradisce: dà la grazia. È quello che sto facendo ora, con parole di poco peso. Spero che la mia emozione compensi la loro levità. Se ciascuna di esse fosse una goccia d’acqua, voi potreste vedere ciò che sento: gratitudine, riconoscenza. Ed anche un’indefinibile miscuglio di timore, di rispetto e di sorpresa perché sto qui, davanti a voi, in questo recinto che è, contemporaneamente, il luogo delle lettere svedesi e la causa della letteratura universale. Le lingue sono realtà più vaste delle entità politiche e storiche che chiamiamo nazioni”.

L’AUTORE – Octavio Paz (1914-1996) Poeta, saggista e romanziere. Premio Nobel per la letteratura nel 1990. Fra le sue opere: In India (Guanda, 2001), Aquila o sole? (Auleo, 2003), La duplice fiamma. Amore ed erotismo (ES, 2006), Piedra de Sol (Siciliano, 2006)

INDICE DELL’OPERA – Alla ricerca del presente, di Octavio Paz – Quattro o cinque punti cardinali. Intervista di Roberto González Echevarrìa e Emir Rodrìguez Monegal – Octavio Paz, un messicano universale. Intervista di Jaime Antúnez Aldunate – L’uccellino della lettura messicana. Intervista di Braulio Peralta – Octavio Paz e la sua vocazione. Intervista di Héctor Magana Vargas – Profilo di Octavio Paz, di Susanna Bernabei