Fascisti senza Mussolini. Le origini del neofascismo in Italia, 1943-1948
Giuseppe Parlato
Il Mulino, pagg.438, Euro 25,00
 
IL LIBRO - A soli venti mesi dalla fine del Fascismo e della guerra civile, il 26 dicembre 1946 nasceva a Roma il Movimento sociale italiano. Esso costituì il risultato di un intenso lavoro di contatti e di relazioni che ebbe inizio addirittura prima della fine della guerra e che coinvolse anche ambienti legati ai servizi segreti americani. Avvalendosi di un'ampia messe di fonti edite e inedite, italiane e straniere, Parlato rovescia la visione tradizionale di un neofascismo puramente nostalgico: il neofascismo e il Msi si inserirono bene nella politica della Guerra fredda, dove, nella contrapposizione al comunismo, potevano individuare nuovi spazi di agibilità politica. Il volume prende le mosse dalla descrizione del Fascismo clandestino al Sud, nell'Italia liberata, fra il 1943 e il 1945, per poi affrontare l'attività riservata svolta dai neofascisti in funzione anticomunista. Scorrono in queste pagine momenti inediti e sorprendenti: la prima apertura ai neofascisti, realizzata da Togliatti nel novembre 1945; il ruolo della Chiesa nella loro organizzazione unitaria; i rapporti fra i neofascisti ricercati dalla polizia con autorità di governo e uomini politici antifascisti al fine di concordare l'amnistia Togliatti; gli uomini della Decima Mas invitati come addestratori dei reparti d'assalto in Israele; aspetti nascosti dell'attentato all'ambasciata inglese a Roma (1946); le profonde differenze fra la strategia di Romualdi e quella di Almirante al momento della nascita del Msi.
 
  DAL TESTO - "Da parte israeliana vi era molto interesse nei confronti di un corpo, la Decima, divenuto famoso per le azioni contro gli inglesi nella Seconda guerra mondiale, i cui uomini erano considerati i migliori tra gli incursori e gli assaltatori. All'organizzazione ebraica l'assicurazione di Calosi era sufficiente: in più era suffragata dallo stesso Angleton, che aveva avuto, come si è visto, rapporti ottimi con Borghese e con i suoi uomini e che aveva ben presente quali fossero gli interessi degli Stati Uniti in Palestina. Il dissidio fra Stati Uniti e Gran Bretagna sulla specifica questione atteneva a una diversa visione degli scenari successivi alla Seconda guerra mondiale e riguardava gli ultimi momenti di una politica, quella inglese, ancora legata a un ruolo predominante nel Medio Oriente".
 
  L'AUTORE - Giuseppe Parlato insegna Storia contemporanea nella Libera Università "San Pio V" di Roma. Con il Mulino ha pubblicato anche "La sinistra fascista. Storia di un progetto mancato" (2000).
 
  INDICE DELL'OPERA - Introduzione. Dal Fascismo al postfascismo: continuità e discontinuità - I. Fascisti al Sud - II. Pensando al dopo... - III. Dal 25 aprile al 2 giugno - IV. Primavera di bellezza - V. Il partito di Romualdi - VI. Il partito di Almirante - Note - Appendici - Tavola sinottica. Genealogia del neofascismo - Ringraziamenti - Indice dei nomi