Le portaerei del Duce
Daniele Lembo
Grafica MA.RO Editrice, pagg.80, Euro 15,00
 
IL LIBRO – La Regia Marina arrivò al 10 giugno 1940 senza avere in linea neanche una portaerei e con pochissimi velivoli imbarcati sulle unità maggiori, facendo sì che l’Italia fosse l’unica grande potenza a esserne sprovvista. E così, durante il conflitto, si avviarono i lavori di allestimento della navi portaerei “Aquila” e “Sparviero”.

  DAL TESTO – “La storia delle navi portaerei della Regia Marina è la storia di una lunga contesa fra la Marina e l’Aeronautica, fatta di progetti su progetti ai quali non seguirà nessuna realizzazione, ma, soprattutto, è la storia di una serie di decisioni prese, rimandate e poi annullate da parte dei vertici della Marina che sembrano non intuire l’importanza di poter disporre, al seguito della flotta, di una indispensabile copertura aerea. La Regia Marina si renderà conto di tale necessità solo nel corso del secondo conflitto mondiale quando ormai sarà troppo tardi per recuperare gli errori di programmazione fatti fino a quel momento. Com’è ampiamente noto, anche a quei lettori che meno sanno di storia, la marina Italiana, nel corso della seconda guerra mondiale, non avrà in linea navi portaerei, non avendone allestito precedentemente e non riuscendo ad immetterne in servizio nel corso del conflitto. Di contro, gli aerei sul mare dimostreranno di essere capaci di causare seri fastidi e danni alle flotte avversarie, sia intercettandole nelle immensità delle distese d’acqua, sia attaccandole con bombe e siluri. Anzi, i velivoli imbarcati, come andremo meglio a vedere in seguito, si dimostreranno pericolosi non solo per le unità in navigazione ma anche per quelle che, attaccate nei porti, si sentono protette e al sicuro. Il fatto che la Regia Marina arrivi al 10 giugno 1940 senza avere in linea neanche una portaerei e con pochissimi velivoli imbarcati sulle unità maggiori è alquanto strano, in considerazione del fatto che in Italia il problema di un’Aviazione di Marina e, soprattutto di un’aviazione imbarcata, si è affrontato già da tempo negli anni precedenti. Nel 1921–22, l’Italia, assieme all’Inghilterra, alla Francia, al Giappone, agli Stati uniti d’America e ad alcune nazioni minori, ha preso parte ai lavori della Conferenza di Washington dove le nazioni partecipanti hanno concordato le tonnellate di naviglio da guerra da poter costruire per la propria flotta. Ad ognuna delle grandi potenze presenti, anche se in varia misura, è stata riconosciuta la possibilità di navi portaerei e all’Italia, al pari della Francia, sono state assegnate 60.000 tonnellate di naviglio di tale tipo. Ebbene, malgrado esista questa possibilità, L’Italia sarà l’unico degli Stati citati a presentarsi all’appuntamento della seconda guerra mondiale con una flotta priva di portaerei”.                                 

   L’AUTORE – Daniele Lembo, nasce nel 1961 a Minori (SA), in Costiera Amalfitana. Dopo la maturità liceale frequenta il corso biennale della Scuola Ispettori della Guardia di Finanza. Appassionato di studi storici sulla partecipazione italiana al secondo conflitto mondiale è autore di varie cronache sull’argomento. Suoi articoli sono apparsi su Storia del XX Secolo, Storia del Novecento, Storia e Dossier, Storia Verità, Eserciti nella Storia, Storia e Battaglie, Aerei nella storia, Aeronautica, Cockpit. Nel 1999 è stata edita una sua monografia dal titolo “Taranto…fate saltare quel ponte”, avente come tema i Nuotatori Paracadutisti della Regia Marina; nel 2000 è apparso un suo saggio dal titolo “I Fantasmi di Nettunia – I reparti della R.S.I. impegnati sul fronte di Anzio – Nettuno”; nel 2001 sono apparsi due altri suoi lavori, di cui uno avente come tema la storia Regia Aeronautica dal titolo “Il lungo Volo della Regia” ed un saggio dal titolo” I Servizi Segreti di Salò – Servizi Segreti e Servizi Speciali nella Repubblica Sociale Italiana”. Nell’anno 2002 è stato pubblicato “Il prigioniero di Wanda”, ovvero il suo primo romanzo d’ambientazione storica. Infine, nell’anno 2003 ha dato alle stampe il volume "La Carne contro l’acciaio - Il Regio Esercito Italiano alla vigilia della seconda guerra mondiale". Attualmente vive a Cisterna di Latina.

  INDICE DELL’OPERA – Premessa - L’aviazione di Marina agli inizi - Il primo conflitto mondiale - Il periodo tra le due guerre - La nave “appoggio aerei” Giuseppe Miraglia - Gli aerei imbarcati sulle navi da battaglia - La seconda guerra mondiale - Il cambiamento di rotta - La nave portaerei “Aquila” - L’”Organizzazione Roma” - Le caratteristiche della portaerei “Aquila” - Gli aerei da imbarcare sull’”Aquila” - La fine dell’“Aquila” - La nave portaerei “Sparviero” - I progetti - L’incrociatore lancia aerei “Bolzano” – Conclusioni – Bibliografia