Lo scrittore è un sovversivo

Paco IgnacioTaibo II
Datanews Editrice, pagg.96, Euro 12,00
 
IL LIBRO – Il grande scrittore messicano si sofferma sul carattere dirompente della letteratura che definisce “l’atto culturale più sovversivo che esista e l’unico spazio che sta ancora producendo pensiero utopico”. Paco Ignacio Taibo II parla anche dei suoi personaggi, delle sue letture, del suo romanzo impossibile ed interminabile. “Credo nella letteratura - scrive - e in sua madre il romanzo, col fervore di un fondamentalista eretico, un super tifoso del calcio, un gruppettaro del rock. Credo che non esistano i classici, le letture obbligatorie o alla moda. Credo che il Parnaso non esista e che se esistesse sarebbe una taverna messicana i cui portieri non sarebbero Octavio Paz o i membri del comitato svedese del Nobel”. Un libro affascinante, di rottura, dove un grande Autore si confessa con una straordinaria forza.

DAL TESTO – “Questo accade perché il mito del Che è un mito molto particolare. In questi giorni, la morte di lady Diana ha portato il suo nome alle orecchie di massa pressoché sterminate, è il mito regnante oggi, ma in una manciata di settimane svanirà nel nulla e non ci sarà più memoria per esso che come un fatto di cronaca. Questa è la società occidentale, la nostra società, iniziamo il giorno bevendo Coca-Cola che ci fa ingrassare e finiamo il giorno bevendo Coca-Cola light, per dimagrire. In questo contesto, il Che si inserisce come un mito che non si lascia decolorare perché ha radici profonde nella cultura della gente sfruttata, della gente povera e bisognosa di orgoglio. Il Che è stato il loro cavaliere, nella vita quotidiana prima e dopo nei sogni. In Messico, i bambini della borghesia sognano i personaggi di Disney che vengono a proteggerli. I bambini poveri, durante gli incubi, quando il mostro sta per ghermirli, sognano che Guevara arriva sul suo cavallo bianco e prende il mostro a calci in culo. Il mito del Che non è un mito tramandato soltanto come racconto o come storia, è vissuto con la gente, nella quotidianità della vita degli oppressi, e quindi non si lascia comprare da nessuna strumentalizzazione. Il mito del Che è un mito che non si lascia decolorare, è un mito che ti prende a calci in culo”.

L’AUTORE – Paco Ignacio Taibo è uno dei maggiori scrittori contemporanei. Fra i suoi libri segnaliamo: “Come la vita” (Net, 2004); “Il fantasma di Zapata” (Tropea, 2004); insieme col Subcomandante Marcos, “Morti scomodi” (Tropea, 2005); “Rivoluzionario di passaggio” (Net, 2005).

INDICE DELL’OPERA – Quattro idee non molte chiare sullo scrivere romanzi, di Paco Ignacio Taibo II – Dieci domande a Paco Ignacio Taido II. Intervista di Nicola Vizioli – Di arcangeli eretici, sconfitte e lezioni. Intervista di Martìn Corona – I movimenti in Messico. Intervista di Albert Sterr – Il Che arriva sul cavallo bianco. Intervista di Paulo Gherardini – Sono il papà, la mamma e il nonnino del romanzo nero. Intervista di Rocio Rivera – Amo la letteratura in cui riflessione e azione si intrecciano. Intervista di Albert Sterr – Soggetti emergenti. Gli apaches civilizzatori. Intervista di Paulo Marìa Molinet – Profilo biografico di Paco Ignacio Taibo II, di Nicola Vizioli – Bibliografia italiana di Paco Ignacio Taibo II, di Nicola Vizioli