L’utopia armata

Giampaolo Pansa
Sperling & Kupfer Editori, pagg.336, Euro 12,00
 
IL LIBRO – Gli anni Settanta e il terrorismo: una lunga scia di piombo e sangue, ripercorsa da Giampaolo Pansa in questo saggio, apparso per la prima volta nel 1980 e qui riproposto in una nuova edizione rivista e ampliata. Il progetto dell Insurrezione armata viene delineato nella corposa prima parte, dove appaiono i principali protagonisti di quella stagione - da Toni Negri a Renato Curcio a Giangiacomo Feltrinelli, per citare i più noti - ma il cuore del libro racchiude le vicende di molte tra le vittime di quella sciagurata utopia. Perché la storia del terrorismo italiano è la storia delle sue vittime. Dal commissario Luigi Calabresi al giornalista Walter Tobagi, passando per l'ingegner Carlo Saronio, il giudice Emilio Alessandrini, l'operaio Guido Rossa, lo studente Alceste Campanile e altri assassinati, l'autore ricostruisce un intero decennio in pagine che colpiscono e fanno riflettere come quelle, memorabili, dedicate alla fabbrica, ovvero alla Fiat, in cui le voci di un caporeparto, un operaio specializzato e uno dei sessantun licenziati perché ritenuti violenti riescono a sintetizzare, con straordinaria efficacia, i dubbi, gli interrogativi, la paura e l'angoscia di un periodo che non possiamo, né dobbiamo, dimenticare.

DAL TESTO – “Quando tutto ebbe inizio, più o meno dieci anni fa, la borghesia moderna italiana rivelò ancora una volta la sua straordinaria capacità di riconoscere all’istante i propri nemici. Quelli che si firmavano “Brigate rosse” erano terroristi di sinistra, avevano come bersaglio la vita dei borghesi e come obiettivo la distruzione della loro sicurezza. Lo dimostrano le vittime dei primi colpi di pistola: dirigenti industriali, magistrati, giornalisti conservatori, politici democristiani e chi aveva il compito di difenderli, gli uomini dei corpi di polizia. A chi faceva osservare che il terrorismo rosso in realtà lavorava contro la sinistra e per una restaurazione autoritaria, i moderati davano una risposta pratica e chiara: forse poteva anche essere così, e a lungo andare sarebbe stata la sinistra a uscirne con le ossa rotte; ma per ora erano soltanto uomini della borghesia a cadere e famiglie della borghesia a piangere. Dunque, “quelli” erano loro avversari, assassini che volevano prendersi un certo numero di vite, e andavano combattuti come tali. A sinistra, invece, dinanzi a quei primi colpi di pistola molti non vollero vedere né sentire. Alzava la testa un nemico nuovo, eppure non si avvertì il pericolo e non si riconobbe da che parte veniva. Soltanto alcuni ebbero l’onestà di ammettere che il terrorismo delle Brigate rosse e dei gruppi affini nasceva in casa, tra le file delle sinistre, e andava messo sul conto del sessantotto, tra i frutti marci di quella straordinaria stagione di grandi slanci, di enormi sciocchezze e di terribili errori”.

L’AUTORE – Giampaolo Pansa, nato a Casale Monferrato nel 1935, scrive per “L'espresso” e “la Repubblica”. Con Sperling & Kupfer ha pubblicato saggi e romanzi di grande successo. Tra questi ricordiamo: “Siamo stati così felici”, “I nostri giorni proibiti” (Premio Bancarella), “Ti condurrò fuori dalla notte”, “I figli dell’Aquila”, “Il sangue dei vinti”, “Prigionieri del silenzio e Sconosciuto 1945”.

INDICE DELL’OPERA – A chi legge – Introduzione – Parte prima. Il mito dell’insurrezione - Da Feltrinelli a Toni Negri – Parte seconda. Il poliziotto senza pistola - Gli ultimi giorni di Luigi Calabresi – Vietato difendersi – Pier Luigi Torregiani – Il giudice di piazza Fontana – Emilio Alessandrini – Parte terza. Le domande che dobbiamo farci – Carlo Castellano - L’operaio di Genova – Guido Rossa – Il postino delle Br – Francesco Berardi – Parte quarta. Al bar “dell’angelo” – Strage a Torino – Quel tormento nel Pci – Piero Fassino - Battaglia alla Fiat – La gabbia di Mirafiori – Parte quinta – Insegnare a Padova – Angelo Ventura – Operazione paura – Il tam-tam di Autonomia – Un testimone da uccidere – Antonio Romito – Parte sesta. La scuola gambizzata – Un assalto di Prima linea – In memoria di mio padre – Andrea Casalegno – Morto per errore – Antonio Leandri – Il mistero di Alceste – Vittorio Campanile – Una conclusione – Ricordo di Walter Tobagi