Mussolini. Gli ultimi 600 giorni
Ray Moseley
Lindau, pagg.598, Euro 29,00
 
IL LIBRO - Il Mussolini di Salò continua, a distanza di sessant’anni, a impegnare gli storici, a interessare i lettori e a dividere gli animi.
  Con questa ricostruzione storica minuziosa, condotta con il piglio del giornalista di razza, capace di coinvolgere qualsiasi lettore, Moseley fa del Duce un ritratto documentato e avvincente.
Su questa estrema avventura del fascismo restano da chiarire molte questioni (la liberazione di Mussolini e la sua morte, per esempio) e sono da approfondire le ragioni che portarono molti italiani a schierarsi dalla parte della RSI. Moseley, in una ricostruzione non ideologica, ci propone un ritratto a tinte forti dell’ultimo Mussolini, consapevole della sconfitta e sempre in bilico fra rimpianto, autocritica e disprezzo per i propri compatrioti.
  Dal punto di vista dell’accuratezza, il volume è decisamente opera di un ricercatore serio e scrupoloso, attento all’uso delle fonti. Non si tratta di un libro scandalistico: gli aspetti della vita privata di Mussolini vengono affrontati senza scivolare nel pettegolezzo o nell’operetta. La figura del Duce è quella di un uomo stanco, prigioniero del suo personaggio ma non tanto da aver perso il contatto con la realtà. Benchè il Führer lo tratti con tutti gli onori (troppi onori, secondo alcuni: Goebbels ne è infastidito; in fondo, Mussolini “è pur sempre un italiano”, pur se superiore ai suoi connazionali – vedi cap.3), lo fa sorvegliare e lo obbliga a compromessi umilianti (come la cessione di vaste porzioni di territorio nordorientale annesse al Reich, o addirittura alla Croazia di Ante Pavelic, con l’inevitabile mini pulizia etnica, preludio alla slavizzazione rossa dell’Istria da parte di Tito).
  Leggendo il libro, ci si rende conto che Mussolini non credeva affatto alla demonologia della razza (che per i Nazionalsocialisti era un articolo di fede: si veda il cap. 10). Il cinismo del Duce si alterna a un senso di colpa che imbarazza il lettore. Mussolini dà l’impressione di essere diviso tra il rimpianto sognante dei fasti “imperiali” del 1935-36 (campagna d’Etiopia) e il disincanto derivante da una situazione compromessa, senza uscita. Si rivela capace di affermazioni come: «Ho distrutto l’Italia», alternate a frasi piene di disprezzo per i propri compatrioti.
  Nei confronti dei tedeschi, il Duce nutre ben poco amore e non lo nasconde. Tra i capitoli più interessanti del volume si segnalano il quarto, che tratta del destino degli ebrei romani, e il decimo, che approfondisce il rapporto di Mussolini con gli ebrei. Il capitolo 7 riassume, senza esagerazioni, il contenuto di un precedente studio dell’Autore su Ciano, con l’aggiunta di qualche dettaglio nuovo.
  Le sezioni 24 e 25 parlano dell’esecuzione di Mussolini e del cadavere oltraggiato a Milano.
  Il capitolo 28 tratta dei presunti rapporti segreti tra il Duce e Churchill.
  Il libro è scritto in un inglese limpido, scorrevole e godibile. Si tratta di un lavoro scrupoloso, sicuramente adatto a un pubblico ampio e desideroso di conoscere i fatti: soprattutto, il testo appare libero dalle pastoie ideologiche e dalle controversie che spesso avvelenano il dibattito storiografico nel nostro paese.
 
  DAL TESTO - "Aveva portato un'Italia arretrata nel mondo moderno, aveva elettrizzato un'intera nazione con la sua oratoria, era stato ampiamente ammirato all'estero e le sue ambizioni di conquista si erano inizialmente guadagnate l'approvazione del suo popolo. Era un uomo di genio, come i suoi ammiratori non erano mai stanchi di declamare nei giorni della sua gloria, ma oramai questa descrizione suonava vuota". 
 
  L'AUTORE - Ray Moseley, è un giornalista brillante, corrispondente in Europa dello «Chicago Tribune», vincitore del premio Pulitzer. Attualmente vive in Inghilterra, e in Italia ha pubblicato presso Mondadori l'acclamato "Ciano, l'ombra di Mussolini" (2000).
 
  INDICE DELL'OPERA - Ringraziamenti - 1. L'ultimo spettatore - 2. Dopo la caduta - 3. La nascita della Repubblica di Salò - 4. La sorte degli ebrei romani - 5. Mussolini e Claretta - 6. Una famiglia molto infelice - 7. Galeazzo Ciano e Edda - 8. Problemi su tutti i fronti - 9. La guerra partigiana si sviluppa - 10. Il Duce e gli ebrei - 11. La liberazione di Roma - 12. Un'estate terribile - 13. Ancora atrocità e disperazione - 14. "Ho rovinato l'Italia" - 15. I negoziati segreti - 16. Alla ricerca di una via d'uscita - 17. Le speranze di pace sul piatto della bilancia - 18. La sconfitta e la paralisi incombono - 19. Una momentanea mancanza di sangue freddo - 20. La caduta del fascismo - 21. La fuga e la cattura - 22. Mussolini domato: il prigioniero cortese - 23. "Sono venuto per fucilarli" - 24. L'esecuzione del Duce: un giallo - 25. Piazzale Loreto: un epilogo vergognoso - 26. La resa tedesca - 27. Gli omicidi in riva al lago e l'oro di Dongo - 28. Il misterioso dossier su Churchill - 29. I morti mettono le ali - 30. Epilogo - Cronologia - Dramatis personae - Bibliografia - Indice dei nomi