Tutto il potere al popolo |
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John Lennon | ||||
Datanews Editrice, pagg.72, Euro 8,00 | ||||
IL LIBRO – L'intervista “perduta” di John Lennon realizzata da Tariq Ali e Robin Blackburn nel 1971 e recuperata solo ora. Pochi lessero allora questa intervista. Si tratta di un’intervista esplicitamente politica. Lennon parla del dolore della sua infanzia e del dolore della classe operaia di Liverpool da cui veniva l’ispirazione più profonda della sua musica e delle sue canzoni. Ma parla anche del ‘68, della guerra in Vietnam e di un mondo nuovo che valga la pena di vivere senza nazioni, guerre, religione, proprietà privata. Un testo di straordinario impatto emotivo e politico per comprendere a pieno la radicalità politica e sociale di Lennon e della sua musica. DAL TESTO – “Sembra che tutte le rivoluzioni finiscano con il culto di una personalità; anche i cinesi pare abbiano bisogno di una figura paterna. Prevedo che questo accadrà anche a Cuba, con il Che e Fidel. Nel comunismo occidentale avremmo dovuto creare un’immagine degli operai quasi fantastica, in cui essi stessi sono la loro figura paterna. Bella idea! La classe operaia diventa l’eroina di se stessa. Sempre che non sia solo una nuova e confortante illusione, sempre che esista un effettivo potere degli operai. Se un capitalista o un burocrate decidono della tua vita, hai bisogno di illusioni. Le persone devono credere in loro stesse. Questo è il punto cruciale. Alla classe operaia deve essere istillata la fiducia in se stessa, il che non può essere fatto solamente tramite la propaganda. Gli operai devono muoversi, impadronirsi delle loro fabbriche e dire ai capitalisti di togliersi dai piedi. È quello che è iniziato a succedere in Francia nel maggio del 1968...gli operai hanno iniziato a essere consapevoli della loro forza”. INDICE DELL’OPERA – Tutto il potere al popolo, intervista di Tariq Ali e Robin Blackburn – Profilo biografico di John Lennon – Bibliografia – Discografia |