Bill Gates. Non aprite le finestre

Rosa Malnati
Bevivino Editore, pagg.87, Euro 7,50
 
IL LIBRO – All'età di 13 anni William Henry Gates III mette le mani su un computer della General Electric e inizia la "strada che porta a domani". Oggi Bill Gates, capo assoluto della Microsoft Corporation, è l'uomo più ricco del mondo e il più invidiato. Nonostante le numerose accuse e sentenze di violazioni sulla legge che regola il monopolio, continua a voler essere il protagonista dei principali cambiamenti in corso nel mondo. Più di due computer su tre girano con un sistema operativo creato da Microsoft. Nonostante l'annuncio di voler lasciare la guida dell'azienda entro il 2008 e di volersi dedicare completamente alla fondazione che porta il suo nome, Gates continua a lanciare sfide al mercato. Classico stile da nerd, tutti hanno avuto in classe un Bili Gates: brutto e troppo timido per poter esprimere la propria genialità, sembra quasi che stia vivendo il proprio momento di gloria, vendicandosi di tutti i torti subiti. La storia di una rivincita che non sembra riuscire a placare mai la propria sete.

DAL TESTO – “In principio era il mito. Una nebulosa grigia, dove l’antitesi vero e falso perde significato per cedere il passo a quella più interessante tra universale e particolare. Nella mitologia ogni racconto ha una morale che ha valore in quanto aiuta a comprendere l’umanità nel suo complesso nel contesto storico in cui è raccontata. Le storie “vere” parlano di fatti reali, e sono lo specchio di una realtà particolare, un nulla di fronte all’universalità. Il mito va oltre, racconta storie anche palesemente false, che nella loro esemplarità, però, si avvicinano alla Verità con la maiuscola. I miti dei nostri giorni offrono ciò che il pubblico, o la sua maggioranza, vuole perché accendono la fantasia e i sogni delle persone, entrando nella vita e nella cronaca quotidiana. Anzi, teorie psicanalitiche, con Carl Jung in testa, elevano il mito a meccanismo fondamentale della psiche umana nella sua relazione con gli altri, fino ad arrivare a quel livello di condivisione cristallizzata nell’inconscio collettivo. E se nella cultura classica il racconto doveva sedimentare per secoli prima di assurgere al rango di mito, oggi basta la rete e le sue mille subculture, la potenza del marketing e il fascino della tecnologia per trasformare l’ultimo degli sfigati e il più ricco degli uomini in un mito capace di offuscare Rambo, i Beatles ed Elvis Presley. Tra i tanti eroi positivi Bill Gates brilla di una luce oscura, demoniaca, da vero Anticristo tecnologico. Lui e la sua Microsoft sono il male assoluto, metafora del potere, della cupidigia, della menzogna elevata a sistema. Windows è la tentazione di Faust che promette di raggiungere i nostri sogni più nascosti, ma, venduta l’anima al diavolo, ci precipita in un inferno di comandi oscuri, funzioni inutili, virus e minacce alla nostra sicurezza e alla nostra privacy”.

L’AUTORE – Rosa Malnati vive nella provincia lombarda al confine tra il grigio dell’utopia industriale e il verde delle Prealpi, ma ha vissuto tutta la sua vita lavorativa tra le redazioni economiche di Milano. Studia per professione e per passione le conseguenze economiche della tecnologia e dell’evoluzione legislativa con più attenzione ai piani industriali e organizzativi che agli equilibrismi finanziari.

INDICE DELL’OPERA – Il mito e la maschera – E le stelle stanno a guardare – Il presagio – La macchina infernale – Le notti di campus – Business is business – La stagione dei duelli – Vita d’ufficio – La giustizia può attendere – Money, money, money – Cherchez la femme – Status symbol – Chi era costui