Bruno e Gina Mussolini

Roberto Festorazzi
Sperling & Kupfer Editori, pagg.268, Euro 18,00
 
IL LIBRO – Due giovani accomunati da un destino terribile, il loro amore appassionato, i drammi personali e storici che coinvolgono le loro famiglie verso la fine della guerra: la ricostruzione della vicenda di Bruno Mussolini e Gina Ruberti, a partire da un ampio epistolario inedito, diari, e altri preziosi documenti, ha permesso a Roberto Festorazzi di aggiungere nuovi capitoli alla storia dei Mussolini. Figlio terzogenito del Duce, Bruno nasce nel 1918 e manifesta, fin da giovanissimo, un'autentica passione per gli aerei. A soli diciassette anni consegue il brevetto di pilota e pochi mesi dopo, durante la guerra d'Etiopia, si distingue per il suo coraggio nelle prime missioni in volo. Conquista primati mondiali di velocità, apre nuove rotte fra l'Europa e il Brasile, si occupa del potenziamento dell'aviazione e della sperimentazione nella meccanica degli aerei. Nell'agosto del 1941, Bruno muore durante un volo di prova sull'aeroporto di Pisa: un incidente che spezza anche la vita della giovane moglie, abbatte il padre con la forza di un presagio funesto e segna l'inizio di una tragica sequenza di avvenimenti che, intrecciati ai fatti bellici, toccheranno tutti i membri della famiglia. Nel racconto dell'autore, rigoroso nei riferimenti storici e ricco di aneddoti, e nelle lettere scambiate fra i protagonisti, rivivono i sentimenti dei due ragazzi, la mondanità degli anni Trenta, gli orrori della guerra, la difficile eredità ricevuta da Gina, la lacerazione dei rapporti in casa Mussolini.

DAL TESTO – “È una fredda mattina romana di dicembre quando Benito Mussolini varca la soglia di un elegante palazzo di via Mazzini. Mancavano tre giorni a Natale e quella visita è un’incombenza che il capo del governo avrebbe preferito evitare, visto che è venuto a rendere omaggio alla salma di un suo ministro stroncato dalla fatica e dallo stress a cinquantasei anni. Accingendosi a salire le scale dell’edificio per raggiungere l’appartamento al primo piano può immaginare che quell’occasione avrebbe portato novità decisive nella vita della sua famiglia, le cui vicende e il cui destino sarebbero rimasti per sempre legati a quelli delle persone che quel giorno stavano vivendo lo strazio della scomparsa del proprio caro. Il ministro ucciso dal superlavoro è Vincenzo Tangorra. Insigne economista, originario di Venosa, in Lucania, prima di accedere a cariche di governo era stato docente di Scienza delle finanze alla Normale di Pisa. Deputato del Partito popolare dal 1919, nel luglio 1921 era entrato nel ministero Bonomi come sottosegretario al Tesoro. Dopo la Marcia su Roma e la nomina di Mussolini a capo di un Gabinetto di coalizione, Tangorra era stato promosso ministro nello stesso dicastero. Il Duce ha trentanove anni e il volto scuro, il fisico asciutto, agile e scattante di un uomo che sorprende chi lo incontra perché contrasta con l’immagine abituale di un capo di governo, attempato se non afflitto da incipiente decrepitezza. Insomma, Mussolini è lontanissimo dallo stereotipato “physique du rôle”, ma ciò lo avvicinava alla gente perché toglie il consueto filtro dell’incomunicabilità tra il grigiore governativo e le attese del popolo, che pulsa di vita, di aspettative comuni. Queste prepotenti energie di un Paese che vuole cambiare allargano il fossato che separa il potere, il mondo dei palazzi, della massa che guarda al domani con ansie nuove”.

L’AUTORE – Roberto Festorazzi è nato a Como nel 1965. Laureato in scienze politiche, giornalista professionista, è stato redattore di “Avvenire”. Ha scritto e scrive per numerosi quotidiani, tra cui “il Giornale”, “Il Messaggero”, “Il Mattino”, “Il Riformista”, “la Repubblica” e “La Stampa”. Ha pubblicato “I veleni di Dongo” (1996), “Hard da morire” (1997), “Churchill-Mussolini: le carte segrete” (1998), “San donnino, cella 31” (1999), “La pianista del Duce” (2000), “Starace: Il mastino della rivoluzione fascista” (2002), “Laval-Mussolini, l’impossibile Asse” (2003), “Farinacci: l’antiduce (2005), “D’Annunzio e la piovra fascista” (2005), “La Gladio rossa e l’oro di Dongo” (2005), “Mussolini e l’Inghilterra” (2006).

INDICE DELL’OPERA – Premessa. Al lettore – Ringraziamenti - Prologo. Roma, 1922 – 1. Due destini incrociati – 2. Sugli alberi di Villa Torlonia – 3. La dolce vita dei ragazzi Mussolini – 4. “Ci sono uomini che hanno le ali” – 5. L’estate dell’idillio - 6. I “Sorci Verdi” – 7. A Palma non pensava che a lei – 8. La leggenda di un duello – 9. Trasvolatore oceanico – 10. “Finché morte non ci separi” – 11. Un ponte aereo tra Italia e Brasile – 12. Caccia all’elefante – 13. Arriva Marina – 14 Da Ghedi a Pisa – 15. “Babbo, manda gli aerei” – 16. Storia di un apparecchio sfortunato – 17. Uno schianto e il sinistro presagio – 18. “Parlo con Bruno” – 19. Gina non vuole più vivere – 20. L’estate più lunga – 21. Il dramma di Edda – 22. La “scena madre” di Salò – 23. Ritratto di famiglia in un inferno – 24. Alla deriva sul lago di Como – 25. I documenti fantasma – 26. Un grido nella notte – 27. Un velo di rossetto sulle labbra – 28. Una bimba dagli occhi scuri – Bibliografia