Comi – Evola. Un rapporto ai margini del Fascismo

Gigi Montonato
Congedo Editore, pagg.159, Euro 13,00
 
IL LIBRO – L’accostamento di un quasi “santificato” a uno “stramaledetto” può sembrare inopportuno. Ma non sta allo storico valutare certe opportunità. Girolamo Comi e Julius Evola si conobbero, furono amici e collaboratori. Profondamente diversi, eppure per certi aspetti simili, vissero sempre ai margini del potere politico e culturale, durante e dopo il Fascismo, coltivando una visione superiore della vita. Entrambi baroni, diedero agli eventi materiali ed esterni l’importanza che l’aristocrazia dello spirito riserva al mondo. Comi si avviò verso Dio lungo i sentieri della poesia; conobbe la povertà materiale senza essere mai plebeo. Evola cercò Dio in se stesso; conobbe la prostrazione fisica senza mai essere blasfemo. Sapere chi dei due raggiunse l’obiettivo è questione di fede, non di storia.

DAL TESTO – “La comunanza di interessi fra i due “baroni” consisteva nel culto della Tradizione e in certo paganesimo, misto di elementi magici ed esoterici, per Evola itinerario per raggiungere il massimo grado di potenza spirituale attraverso lo yoga tantrico, per Comi “impeto soprannaturale” per andare oltre “ogni terrestre divinità”. Nel “Gruppo di Ur” Comi ritrova le idee antroposofiche di Rudolf Steiner, cui anche Evola in un primo momento non era stato estraneo. Né l’uno né l’altro di questi due percorsi riconducono a categorie politiche, utili e contingenti. Lo stesso Evola era considerato dal regime un eretico; assertore di un superfascismo elitario, che gli procurò interventi censori dalle autorità, compresa la chiusura de La Torre dopo soli dieci numeri. Dovette crearsi all’interno di strutture fasciste contesti protettivi, in cui ospitare anche gli “amici”, e trovò in Roberto Farinacci il suo “santo protettore””.

L’AUTORE – Gigi Montonato, docente di Italiano e Storia, pubblicista; ha pubblicato, fra l’altro, “L’Italia che ti ritrovi” (1996) e “Il giovane Gramsci” (1998).

INDICE DELL’OPERA – Premessa – 1. Il carteggio Evola-Comi – 2. Il rapporto negato – 3. Tra poesia e fede: breve rassegna critica – 4. Comi e il suo milieu romano – 5. Nel “Gruppo di Ur” – 6. “La Torre”: l’esperienza superfascista – 7. Evola negli studi comiani – 8. Comi-Evola e il fascismo – 9. Comi da “La Torre” a “Diorama” – 10. La conversione di Comi nel rapporto con Evola – 11. L’influenza evoliana su Comi – 12. Nella rissa suo malgrado – 13. Comi, uomo extra – 14. Breve profilo biografico di Comi – 15. Comi, “Vedetta” e “Primato” – 16. La colpa fu dell’ermetismo – 17. Comi-Evola: affinità e differenze – 18. Comi: il barone di ritorno – 19. Storia e geografia di una famiglia baronale – 20. Comi, un poeta contro i poeti – Appendice: Due recensioni di Evola a Girolamo Comi – Indicazioni bibliografiche – Indice degli autori