La Massoneria italiana nell'esilio e nella clandestinità (1927-1939)

Santi Fedele
Edizioni Franco Angeli, pagg.208, Euro 20,00
 
IL LIBRO – Utilizzando, per la prima volta in maniera completa e sistematica, le carte dell'Archivio storico del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani relative al periodo dell'emigrazione antifascista, il volume ricostruisce la storia della Massoneria italiana nell'arco cronologico compreso tra la sua soppressione a opera del Regime fascista e lo scoppio della seconda guerra mondiale.
La vicenda del Grande Oriente d'Italia dell'esilio, quale si ricostituisce a Parigi nel 1930, viene indagata nell'articolazione delle Logge a esso affiliate operanti in Francia, Inghilterra, Argentina, Tunisia ecc., nei rapporti che i suoi esponenti intrattengono con le altre componenti dell'antifascismo liberaldemocratico, repubblicano e socialista, nei ripetuti tentativi di ripristinare collegamenti organici con le altre Massonerie europee ed americane alla ricerca di solidarietà e aiuto nella difficile opera di denuncia del carattere liberticida del regime mussoliniano e di sensibilizzazione antifascista dell'opinione pubblica internazionale.
Attenzione particolare il volume dedica al tema, sino a oggi quasi del tutto inesplorato, della condizione dei massoni italiani sotto il Fascismo: dai tentativi di ricostituire vere e proprie Logge clandestine in collegamento con gli esuli alle molteplici altre forme (riunioni private, aggregazioni per piccoli gruppi, etc.) nelle quali si espresse la mai venuta meno fedeltà a quel trinomio massonico Libertà-Eguaglianza-Fratellanza del quale il Fascismo italiano ed europeo rappresentò la dichiarata negazione e l'antitesi radicale.

DAL TESTO – “In particolare Reghini sembrerebbe aver concepito – almeno a giudicare da quanto riferito sul finire del 1927 da un confidente di polizia suo abituale frequentatore – l’idea di mettersi a capo di una nuova organizzazione massonica, erede della tradizione scozzesista di Piazza del Gesù, dichiaratamente favorevole, anzi apertamente di supporto a un regime fascista che, tornando alle originarie enunciazioni programmatiche, abbracciasse una politica “anticlericale, o meglio imperiale-ghibellina, atta a fare della Chiesa cattolica una semplice chiesa cristiana subordinata allo Stato””.

L’AUTORE – Santi Fedele è professore ordinario di Storia contemporanea nell'Università di Messina. Tra i suoi lavori: “Storia della Concentrazione antifascista 1927-1934”, Feltrinelli, 1976; “Fronte popolare. La sinistra e le elezioni del 18 aprile 1948”, Bompiani, 1978; “I repubblicani di fronte al fascismo 1919-1926”, Le Monnier, 1983; “Guido Dorso. Biografia politica”, Gangemi, 1986; “E verrà un'altra Italia. Politica e cultura nei "Quaderni di Giustizia e Libertà"”, FrancoAngeli, 1992; “Una breve illusione. Gli anarchici italiani e la Russia sovietica 1917-1939”, FrancoAngeli, 1996; “Il retaggio dell'esilio. Saggi sul fuoruscitismo antifascista”, Rubbettino, 2000; “Nicola Barbato.Un milite dell'ideale”, Lacaita, 2003.

INDICE DELL’OPERA - Nota dell'autore -
Abbreviazioni - La persecuzione fascista e la diaspora
(Dalla "legge contro la Massoneria" all'invio al confino del Gran maestro Domizio Torrigiani; La condizione dei massoni in Italia negli anni 1927-1928; I massoni italiani in Francia tra Grand Orient e Grande Loge; Uno strumento efficace di azione "profana": la Lega italiana dei diritti dell'uomo; Ubaldo Tracia e la Loggia "Italia"; L'arrivo in Francia di Eugenio Chiesa e Giuseppe Leti; Dai contrasti interni alla Loggia "Italia" alla costituzione della Loggia "Italia Nuova"; L'ondata repressiva del maggio 1929 e il "testamento massonico" di Ettore Ferrari) - Il Grande Oriente d'Italia in esilio (Una problematica ricostituzione; Le Logge argentine; La Loggia "Labor et Lux" di Salonicco; La Loggia Galasso e la Loggia "Ettore Ferrari" di Londra; La Loggia "Giovanni Amendola" di Parigi; La ricostituzione del Grande Oriente d’Italia; L'Assemblea del Goi dell'ottobre 1930; La breve Gran maestranza Labriola; La circolare del marzo 1931 e le risposte delle Comunicazioni estere; La riunione del Consiglio dell'Ordine del novembre 1931; I tentativi di riorganizzazione clandestina in Italia; Confino e morte di Torrigiani; L'elezione di Alessandro Tedeschi a Gran maestro; Problemi finanziari, assetti organizzativi, lavori rituali; La ripresa delle trattative con l'Associazione massonica internazionale) - Nella lotta antifascista
(I massoni e la Concentrazione antifascista; Randolfo Pacciardi e la centrale antifascista di Lugano; L'operato di Giuseppe Chiostergi Ginevra; I massoni italoamericani, la Società Nazionale Fides e la Fratellanza Eugenio Chiesa; La penuria dei mezzi finanziari e la questione del patrimonio del Goi; Il dramma esistenziale degli esuli; La nobiltà dell'esilio: Giuseppe Leti; Compromissioni e cedimenti: dal caso Giannini al ritorno di Labriola in Italia; Lo scioglimento della Loggia "Giovanni Amendola"; Propositi di azione in Italia; La Loggia clandestina di Catania; L'Assemblea del Goi del giugno 1935M Contro l'aggressione all'Etiopia; Per la Spagna repubblicana) - Dall'Alleanza delle Massonerie perseguitate alla seconda guerra mondiale (L'antimassonismo in Europa a metà degli anni Trenta; La ricerca dei collegamenti con le altre Massonerie perseguitate; L'Assemblea del Goi del giugno 1937; L'Alleanza delle Massonerie perseguitate; La condizione delle Logge, i rapporti con le Comunioni estere, la realtà italiana; Il viaggio di Picciardi in America; Pitigrilli e la Loggia "Propaganda"; Vigilia di guerra; La morte di Leti e quella di Tedeschi. Epilogo)