L'impero del mai. Corea del Nord: realtà, immaginazione e rappresentazioni

Giuseppina De Nicola
O barra O Edizioni, pagg.96, Euro 11,00
 
IL LIBRO –  La Corea del Nord tiene in scacco il mondo con le sue minacce. Se ne sa poco e Kim Jong Il è tra i leader più misteriosi. Eppure, a sorpresa, questo stato indecifrabile si rivela capace di suggestioni. Dalle riviste di moda e architettura ai fumetti, da James Bond ai videogames, sono sempre più numerose le immagini della Corea del Nord assimilate, trasformate e messe in circolazione nel mondo.
Gli Autori, come in un diario di viaggio, esplorano per la prima volta questo universo di “rappresentazioni” e lo confrontano con la sfuggente realtà che appare quando si visita il paese. Indagano l’interazione con la Corea del Nord avvenuta lungo i due assi Nord/Sud, Est/Ovest: come la Corea del Sud percepisce la separazione dai “fratelli del Nord” e la minaccia comunista tra cultura pop e boom economico? Quali sono le elaborazioni prodotte in Occidente sulla Corea del Nord?

DAL TESTO – “La Corea del Nord è uno dei Paesi meno accessibili al mondo, forse il più frainteso. Occupa i pensieri delle diplomazie, si fa incasellare come un reperto della guerra fredda, come una mutazione impazzita del ceppo comunista. Eppure, suo malgrado, o malgrado i nostri tentativi di conoscenza, di applicazione razionale alla sua realtà socio-politica il regime di Pyongyang dissemina intorno a sé suggestioni tenaci e avvolgenti. Il suo leader Kim Jong Il è rappresentato correttamente come l’archetipo di una capricciosa minaccia, lo stravagante satrapo orientale in bilico tra la caricatura e l’imprevedibile Stranamore. E la stessa Corea del Nord diventa lo schermo dove altri proiettano immagini, ansie, fantasmi, diventa un oggetto di manipolazioni dagli esiti non scontati. Documentaristi, fumettisti, pubblicitari, registi hollywoodiani, fotografi, architetti, designer, musicisti, artisti del web: la lista di chi ha in qualche modo interagito con una certa Corea del Nord, con una sua idea della Corea del Nord sorta chissà come, è lunga e persino sorprendente. Gli assi di questa interazione vanno da Est a Ovest e da Nord a Sud. Est/Ovest è la direttrice sulla quale ci collochiamo noi occidentali, portati a vedere in Pyongyang un perverso, radicale “altro”, che si lascia reinventare: e meno sappiamo, più siamo tentati di creare sull’immaginario palinsesto nordcoreano. E c’è un asse Nord/Sud che invece riverbera in spazi più stretti la contrapposizione fra due entità politiche e sociali distinte, che si richiamano a una irraggiungibile unità ideale, ma per paradosso si caratterizzavano da oltre cinquant’anni in opposizione l’una all’altra. Corea comunista come Corea rivolta all’America, Corea gulag e Corea libera (libera davvero da una ventina d’anni soltanto, peraltro).
“L’essere coreani conta. Le distanze si assottigliano. Nella dialettica fra i due lati del 38° parallelo, le rappresentazioni che la Corea del Sud ha coltivato della Repubblica Democratica Popolare seguono l’oscillografo della Storia, dalla pervasiva propaganda anticomunista degli anni Cinquanta e Sessanta, agli anni Settanta e Ottanta in cui un formidabile strumento di comunicazione come il cinema d’animazione si fa veicolo dei valori sudcoreani e baluardo contro l’aggressività del Nord, fino agli ultimi due decenni, in cui la Corea del Sud – attraverso la sua canzone, il cinema, la narrativa persino la pubblicità – impara a interrogarsi davvero sui fratelli separati”.

GLI AUTORI - Giuseppina De Nicola dopo la laurea in Lingue e Civiltà Orientali presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli, ha vissuto molti anni in Corea del Sud e frequentato il corso di Ph.D in Antropologia Culturale alla Seoul National University. Attualmente è docente del Corso di Laurea in Scienze Antropologiche ed Etnologiche presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca.
Marco Del Corona nato a Milano nel 1968, è vicecaporedattore del Corriere della Sera, per il quale ha visitato la Corea del Nord nel 2001. Ha pubblicato, tra l’altro, due diari di viaggio, “Strade di bambù” su Cina, Laos e Birmania (1999) e “Cattedrali di cenere” sulla Cambogia (2005). È direttore responsabile del trimestrale “Mondo cinese”.

INDICE DELL’OPERA – Introduzione – Nord/Sud, di Giuseppina De Nicola – Yin e Yang – Il sole sorge a Nord – We are the one, but… – Est/Ovest, di Marco Del Corona – Alien Nation – Non aprire quella porta – La morte ti fa bella – Cronologia – Bibliografia