RSI e guerra civile nella bergamasca |
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Teodoro Francesconi | ||||
Greco & Greco Editori, pagg.215, Euro 11,50 | ||||
IL LIBRO – Questo libro, dedicato alla guerra civile nella provincia di Bergamo nel 1943/45, è frutto della paziente fatica di uno che ha vissuto e combattuto allora. Il lavoro è concepito come tentativo di dare, attraverso l’analisi degli avvenimenti di una provincia, la prova di quanto avvenne in tutta l’Italia centro–settentrionale. In pochi vogliono ricordare i milioni di uomini che credettero in se stessi e nella Nazione in un momento difficilissimo. Credettero, militarono, parteggiarono, persero e pagarono. DAL TESTO – “Nel pomeriggio del giorno 10 una colonna motorizzata germanica proveniente da Brescia occupa la città senza colpo ferire dopo essersi ricongiunta al nucleo di avieri che, già dall’agosto, presidiavano l’aeroporto di Orio al Serio. In città le nostre truppe erano inquadrate in reparti territoriali e non potevano neppure pensare ad una resistenza; generalmente la truppa si era già sbandata, abbandonando le caserme prima dell’arrivo dei tedeschi. Il comandante del presidio militare, colonnello Poli, saggiamente rifiuta di consegnare le armi ai politici e di arruolare dei civili per una resistenza che potrebbe essere solo simbolo e foriera di dure rappresaglie. Sorge la Repubblica Sociale Italiana. Le adesioni al nuovo Stato in tutta l’Italia centro–nord sono numerose; molteplici le motivazioni di questa presa di responsabilità. Possiamo dire che tre furono i principali: adesione di fascisti che ritenevano doveroso non abbandonare la vecchia bandiera per fedeltà e coerenza, adesione di giovani e meno giovani che rifiutano l’armistizio e che quindi vestivano una divisa per l’onore d’Italia, adesione di colore che pensavano come la RSI fosse una repubblica necessaria e quindi doveroso militarvi per la salvaguardia della Nazione e dei suoi cittadini. Questi i filoni fondamentali accanto ai quali, come sempre avviene, non mancavano le frange dei mestatori, degli aderenti per la pagnotta, degli avventurieri. Il filone fascista merita un approfondimento, anche perché furono i fascisti che ad un certo punto diedero inevitabilmente la caratterizzazione a tutto il movimento e fascisti sono definiti con semplificazione di comodo tutti coloro che militarono e caddero sotto bandiere repubblicane”. L’AUTORE – Teodoro Francesconi (Fano, 1925) ha vissuto l’adolescenza a Zara, nel 1944 si è arruolato volontario nel Battaglione Bersaglieri “Mussolini” dove ha servito al confine giulio. Laureato in chimica, ha operato professionalmente in Piemonte e Lombardia dove vive tutt’ora. Attento cultore di studi storici, è autore di numerosi saggi sulla RSI e sul problema adriatico. Con la Greco & Greco ha pubblicato: “I ragazzi del 1925”. INDICE DELL’OPERA – Prefazione – Capitolo I - Capitolo II – Capitolo III - Capitolo IV – Capitolo V – Capitolo VI – Capitolo VII – Capitolo VIII – Capitolo IX – Capitolo X – Capitolo XI – Capitolo XII – Capitolo XIII – Capitolo XIV – Capitolo XV – Capitolo XVI – Elenco Caduti – Bibliografia – Elenco Caduti Battaglioni Volontari “Benito Mussolini” |