Un lungo Medioevo

Jacques Le Goff
Edizioni Dedalo, pagg.240, Euro 20,00
 
IL LIBRO – La storia è la scienza degli uomini nel tempo. Il Medioevo è stato particolarmente innovatore in fatto di concezione e gestione del tempo, organizzandolo in nuovi calendari basati sulla settimana e scandendolo con il suono delle campane. Il controllo del tempo desacralizza la natura, aprendo così la strada al futuro sviluppo della scienza. Fino al XVIII secolo, l'immagine diffusa del Medioevo è quella di un'epoca oscura, che inizia con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente e si conclude con la scoperta (inconsapevole) dell'America. Per l'autore, invece, si tratta di un periodo più esteso, i cui aspetti salienti si prolungano ben oltre il Rinascimento, e né completamente oscuro, come lo volevano umanisti e illuministi, né completamente dorato, come lo immaginavano romantici e cattolici del XIX secolo; esso è, come ogni periodo della storia, fatto di ombre e luci. Tra queste ultime, l'autore sceglie di mettere in evidenza alcune delle principali forze d'innovazione di quell'epoca: le città, gli ordini mendicanti, la regalità e il suo modello incarnato, San Luigi; per quel che riguarda le ombre, invece, egli si concentra sullo spirito di crociata, le cui tracce sono tuttora presenti nell'idea occidentale di crociata e nella giustificazione tardiva che essa offre oggi al bellicismo e al terrorismo di alcuni ambienti islamici. Infine, si concede al fascino dei mirabilia, dei fenomeni misteriosi e inspiegabili, aprendosi all'esplorazione del "meraviglioso".
L'opera raccoglie i risultati di alcune delle principali ricerche condotte dallo storico che ha saputo mutare la nostra percezione del Medioevo, dilatandone i confini e mostrandocene, al di là delle ombre, le luci e i momenti creativi.

DAL TESTO – “Il Medioevo ha conosciuto una grande aspirazione alla natura, alla pace, alla ragione, ed è stato, nel medesimo tempo, un periodo di violenza, espressa in particolare dall’endemica persistenza della guerra, nonostante essa, nel Medioevo, pur portando distruzione e miseria, non provocasse molti morti e fosse sottomessa a regole: gli uomini, i teorici dell’epoca, fanno riferimento in maniera pressoché unanime alla concezione di sant’Agostino, il quale autorizza solamente la guerra giusta, condotta contro gli infedeli o contro i cristiani ingiusti; il principe è il solo autorizzato a dichiararla o a interromperla, principio, questo, che ha favorito la costruzione dello Stato moderno, a partire dal XIII secolo; infine, anche nella guerra giusta, Agostino raccomanda di dare prova di misericordia di fronte al nemico”.

L’AUTORE – Jacques le Goff è unanimemente considerato uno dei più insigni medievisti contemporanei. Allievo di March Bloch, erede dello spirito de "Les Annales", è direttore di ricerca dell'École des hautes Études en Sciences Sociales. È autore di numerose opere, fra cui "La Civiltà dell'Occidente medievale", "San Luigi", "Tempo della Chiesa e tempo del mercante", "La nascita del Purgatorio", "Storia e memoria".

INDICE DELL’OPERA – Prefazione – Prima parte. Un lungo e bel Medioevo – Il Medioevo di Jacques Le Goff – Il bel Medioevo è veramente esistito! – Il Medioevo si conclude nell’Ottocento – Seconda parte. Ombre e luci del Cristianesimo medievale – La prima crociata: e Gerusalemme diventa di nuovo un sogno. Cronaca di una grande sciagura – La seconda crociata: e il cristianesimo inventò la “guerra giusta” – Il cristianesimo ha liberato le donne – Il rifiuto del piacere – La Cristianità, un’idea nuova? – Terza parte. La città, i frati, il re – Gli ordini mendicanti – La consacrazione di san Luigi – La vita privata di san Luigi – Ritratto del re ideale – Biografia e individuo: “san Luigi è davvero esistito?” – Quarta parte. L’immaginario – Un mistero dell’arte svelato: il sangue di Cristo e il frutto della vigna – Gesù ha riso? L’India meravigliosa: “l’anticamera del Paradiso” - Cronologia