DAL TESTO – “La visione dell’ebreo vittima ha – in verità – origine ebraica. Agli esordi della storiografia ottocentesca la storia degli ebrei era considerata un ininterrotto susseguirsi di persecuzioni e lo stesso movimento sionista di ricostruzione nazionale prendeva le mosse da un’analisi pessimistica della possibilità di convivenza degli ebrei frammezzo alle altre nazioni europee. L’esperimento di emancipazione era sostanzialmente fallito, gli ebrei dovevano rendersi conto di non essere ben voluti nel mondo e quindi avevano il dovere di riappropriarsi delle proprie specificità culturali e nazionali dando vita a un Risorgimento, unica risposta possibile alle violentissime pressioni antisemite”.

L’AUTORE – Gadi Luzzatto Voghera si occupa di storia degli ebrei e di didattica della Shoàh e dell’antisemitismo. Tra le sue pubblicazioni: “Pensare e insegnare Auschwitz” (2004), “Il prezzo dell’uguaglianza: il dibattito sull’emancipazione degli ebrei in Italia, 1781-1848” (1998), “Antisemitismo” (1997) e “L’antisemitismo: domande e risposte” (1994).

INDICE DELL’OPERA – Introduzione – Emancipazione dell’uomo e dell’ebreo: la rigenerazione – L’inizio dell’astrazione: l’ebreo e il capitale – Meglio continuare a sognare – Prima e dopo Auschwitz: i morti non sono ebrei – Ebreo vittima e persecutore: la schizofrenia come prodotto dell’astrazione – Da ebreo a sionista ad americano: l’ultima astrazione – Proposte per uno statuto politico dell’antisemitismo – Note